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Sabato, 20 Aprile 2024
Il ritratto

Vi raccontiamo chi è Jason Stoltenberg, l'uomo Nato

Luci ed ombre nella vita del numero uno dell'Alleanza Atlantica. Chi è, qual è la sua carriera, cosa ha affrontato prima di entrare nella Nato e cosa realizzerà dopo il suo rinnovo

Lo abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi, con l'invasione del territorio ucraino da parte della Russia. Ma chi è veramente Jason Stoltenberg, segretario generale della Nato? Qual è la sua carriera, cosa ha affrontato prima di entrare nella Nato e cosa realizzerà dopo il suo rinnovo?

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Chi è Jason Stoltenberg

Età 63 anni, nazionalità norvegese, altezza 1,87 metri, capelli brizzolati, sempre molto elegante. Stiamo descrivendo Jason Stoltenberg, l'uomo Nato, numero uno dell'organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord che sancisce la collaborazione nel settore della difesa tra i paesi dell'Europa e dell'America del Nord. Stoltenberg è nato ad Oslo, in Norvegia, il 16 marzo del 1959, quasi dieci anni dopo la fondazione della Nato, organizzazione intergovernativa di cui diventa segretario generale il 28 marzo 2014. Come è arrivato ad occupare questa importante carica? Vediamo nel dettaglio tutta la sua lunga ed importante carriera nazionale e internazionale, ma prima iniziamo dagli esordi: nascita e studi.

Nascita, studi e carriera

Jason Stoltenberg, detto Jens, ha trascorso i suoi primi anni di vita in Jugoslavia: suo padre lavorava presso l'ambasciata norvegese. Thorvald Stoltenberg, oltre ad essere stato un ambasciatore, è stato anche ministro della difesa e ministro degli esteri. La madre di Jens, Karin Stoltenberg, genetista, è stata più volte Segretario di Stato negli anni '80. Tornato in Patria, Jason ha frequentato le scuole e l'università ad Oslo, laureandosi in economia nel 1987. Ha mosso i suoi primi passi in politica da giovanissimo, partecipando a manifestazioni contro la guerra in Vietnam, per arrivare poi alla carica di primo ministro del Regno di Norvegia nel 2000 e nel 2005 per un secondo mandato. Prima però è stato leader del partito laburista, ministro dell'industria e dell'energia e ministro delle finanze. E' stato anche inviato speciale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dal 2013 al 2014. E' approdato alla più alta carica della Nato nel 2014, come successore di Anders Fogh Rasmussen. Il suo primo mandato, scaduto nel 2020, è stato esteso sino al 2022 e poi fino a settembre 2023 alla luce della guerra in Ucraina. Jason Stoltenberg diventa così il più longevo segretario generale della Nato.

Una vita fatta di luci ed ombre

Nella sua vita non ci sono solo luci, ci sono anche delle ombre. Si dice che in passato sia stato un ex agente del KGB, i servizi segreti russi. Steklov il suo nome in codice, trovato nei file dei servizi segreti russi che lo definivano come un "collaboratore" di un alto funzionario, vale a dire un informatore del Cremlino. A confermarlo anche i servizi norvegesi, specificando però che Stoltenberg "non ha fatto nulla di male" e che "non ha passato alcuna informazione sensibile ai russi". In fondo, aggiungono, in quegli anni era del tutto normale che il KGB cercasse di entrare in contatto con giovani politici e giornalisti. Da ragazzo veniva definito come un antiamericano, pacifista, con connotazioni talmente radicali da rappresentare "già una nota rossa", dice il Wall Street Journal, ma poi qualcosa sembra essere cambiato. Stoltenberg da antiamericano è diventato ottimo amico di Obama e da pacifista segretario generale della Nato.

I suoi anni alla Nato

Sin dai primi anni del suo mandato Jason Stoltenberg ha cercato di affrontare due grossi problemi: l'instabilità internazionale e il terrorismo. Si è concentrato su un aumento della spesa militare per rispondere ad un contesto di sicurezza sempre più impegnativo, puntando sull'innovazione. Come si legge nella biografia pubblicata sul sito della Nato, Stoltenberg ha messo su il più grande rafforzamento di difesa collettiva dell'Alleanza dalla fine della Guerra Fredda, con esercitazioni militari spesso vicine ai confini russi. "La nostra risposta è stata difensiva e proporzionata" alle azioni di Mosca, ha sempre dichiarato. Il capo della Nato, inoltre, ha sostenuto l'inclusione dell'Ucraina e della Bielorussia nell'Alleanza Atlantica, mantenendo un dialogo sempre aperto con Mosca.

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Guerra in Ucraina: cosa farà Stoltenberg?

Ora che la Russia ha invaso l'Ucraina quali sono le sue priorità? Cosa farà Stoltenberg? Il suo attuale impegno, in veste di segretario generale della Nato, è quello "di garantire che il conflitto non si intensifichi e si espanda oltre l’Ucraina. Sarebbe ancora più pericoloso, distruttivo e ancora più mortale. La situazione potrebbe sfuggire di mano”, ha detto il capo della Nato. Proprio per questo l'Alleanza Atlantica ha “rafforzato in modo significativo” la sua presenza nella parte orientale: “Abbiamo 130 jet in stato di massima allerta. Oltre 200 navi dall’alto nord al Mediterraneo e migliaia di truppe aggiuntive nella regione. La Nato proteggerà e difenderà ogni centimetro di territorio alleato” ha sottolineato Stoltenberg, specificando di non voler essere direttamente coinvolto nel conflitto. Proprio per questo continua a dire no ad una no-fly zone sull'Ucraina.

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