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Giovedì, 25 Aprile 2024
Concerto nel mirino / Lucca

Jova Beach Party, aperta un'inchiesta per danno ambientale

La Procura di Lucca indaga sui rischi legati al concerto di Jovanotti: al momento la magistratura ipotizza il reato di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto.


Continuano le polemiche sul Jova Beach Party: adesso il concerto di Jovanotti, in programma sulla spiaggia del Muraglione, a Viareggio, tra il 2 e il 3 settembre, è finito nel mirino della Procura di Lucca, che ha aperto un'inchiesta per danno ambientale. Al momento la magistratura ipotizza appunto il reato di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto. Come riporta il Corriere Fiorentino, ad oggi il fascicolo è contro ignoti e non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, ma le cose potrebbero cambiare con il proseguire delle indagini. L'inchiesta è partita in seguito ad un esposto che è stato girato anche in Procura. A questo punto è diventata automatica l’apertura di un’inchiesta per quello che viene definito come l’evento dell’estate viareggina. In Procura tutto nasce perché un’associazione ambientalista ha depositato uno studio del professor Giovanni Baccaro dell’università di Trieste relativi al "campionamento della vegetazione psammofila realizzato nell’area del Muraglione di Viareggio ad inizio agosto".

Secondo questo studio, le piante presenti sull’arenile contribuiscono alla costruzione delle dune, ne aumentano l’altezza e le consolidano, contrastando l’erosione della spiaggia. Gli organizzatori dell'evento, che in precedenza avevano ottenuto il via libera dal Comune di Viareggio dovrebbero presentare nelle prossime ore negli uffici dell’amministrazione comunale la valutazione ambientale. Nella giornata di ieri, il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha diffuso il testo di un parere di Arpat, che di fatto dà il via libera alla manifestazione di Jovanotti: la spiaggia del Muraglione non ha, secondo l’agenzia regionale, pregio tale da rischiare di essere messo in discussione dalla presenza in due giorni di 80 mila persone.

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Sul caso è intervenuto anche Matteo Salvini, che in un post sui social ha commentato la notizia dell'apertura di una inchiesta da parte della procura di Lucca: "Ma lasciate che gli artisti si esprimano e che i giovani si divertano, accidenti!". 


 

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