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Martedì, 16 Aprile 2024
la spiegazione

Kevin Chiappalone, l'italiano che combatte in Ucraina: "Non sono un mercenario"

Il giovane di 19 anni anni di Genova spiega sui social network la scelta di andare a combattere contro i russi

"Non sono un mercenario. Sono un militare regolare che sta combattendo per la democrazia. Sin da quando sono giunto in Ucraina, mi sono unito ai ranghi della Legione Internazionale, che è completamente integrata all'interno dell'Esercito Ucraino". Con un lungo post su Instagram, Kevin Chiappalone, lo studente genovese di 19 anni arruolato in Ucraina e indagato dalla procura di Genova perché ritenuto un mercenario, spiega la sua posizione e la sua scelta di combattere al fianco degli ucraini contro i russi. 

"Dal momento in cui la mia persona è stata negli ultimi giorni soggetta all'attenzione dei media, è mia intenzione chiarire alcuni punti: sono stato al fronte negli ultimi mesi sotto bombardamenti di artiglieria quotidiani", scrive il 19enne. "Siamo stati colpiti da attacchi aerei, droni e peggio ancora. Abbiamo mantenuto le linee del fronte in una guerra contro la tirannia e un attacco alla democrazia non solo per l'Ucraina, ma per il mondo intero, inclusa l'Italia, la mia patria. Non sono qui per altre ragioni se non per aiutare l'Ucraina contro l'invasione russa, che ha conseguenze su tutti noi. Non sono qui per soldi o per interessi personali. Sono qui per fare quello che penso sia giusto fare". 

Simpatizzante di CasaPound, lo scorso marzo il ragazzo aveva annunciato la sua intenzione di arruolarsi per andare ad aiutare le forze di Kiev. Adesso rischia una condanna dai 2 ai 7 anni di reclusione. "Sin da quando sono giunto in Ucraina - continua Chiappalone - mi sono unito ai ranghi della Legione Internazionale, che è completamente integrata all'interno dell'Esercito Ucraino. Sto servendo perciò sotto le Forze Armate Ucraine e di conseguenza sono un legittimo combattente ai sensi della Convenzione di Ginevra. Ho sentito che è stata avviata un'indagine nei miei confronti, nella quale qualcuno sostiene che io sia un mercenario. Questa interpretazione è contraria al Diritto Internazionale. Sarebbe uno scandalo essere perseguito sotto queste circostanze che rientrano totalmente nella legalità".

Il sostituto procuratore Marco Zocco della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo genovese accusa il giovane di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale ucraina. L'indagine della Digos era partita dopo le dichiarazioni del giovane al settimanale Panorama in cui annunciava di volere partire per difendere l'Ucraina dopo avere sentito Putin che parlava di "denazificare il Paese".

Chiappolane è intervenuto proprio sulla sua affiliazione politica. "Voglio sia chiaro che le mie frequentazioni politiche sono un capitolo della mia vita passato, con cui ho interrotto tutti i legami. Il mio obiettivo e scopo in Ucraina e difendere la libertà. L'Ucraina e gli ucraini hanno provato il loro coraggio, ma tutti sappiamo che hanno bisogno di aiuto. Se la procura italiana persegue coloro che combattono contro la tirannia, sono senza cuore e favoriscono la Russia".

Dopo una fase di addestramento, come mostrano anche alcune foto sui social, ora si troverebbe in Donbass. Al momento il giovane è l'unico indagato ma gli investigatori stanno cercando di capire se vi siano altri mercenari e se vi sia una rete di reclutatori. Chiappalone su Instagram postava da tempo immagini in mimetica e imbracciando armi, documentando in questo modo le sue azioni. 

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