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Mercoledì, 24 Aprile 2024
e le previsioni?

Le piogge non sono bastate contro la siccità in Italia

Finalmente si è vista della pioggia, ma non abbastanza: i prossimi 50 giorni, prima delle secche estive, saranno decisivi

Dopo un periodo caratterizzato da assenza di precipitazioni e siccità, finalmente negli ultimi giorni parte del Nord Italia ha rivisto la pioggia. Purtroppo quantità e qualità di queste piogge non sono bastate per equilibrare la situazione di siccità presente in questi territori e le previsioni non fanno ben sperare per le settimane a venire. I prossimi 50 giorni saranno decisivi, prima dell'arrivo del periodo estivo in cui, di norma, non si attendono grandi quantità di precipitazioni.

La situazione della siccità al Nord Italia

La grande maggioranza dei territori del Nord Italia è affetto da una situazione di siccità da ormai 4 mesi. Sta piovendo decisamente meno di quanto si aspetterebbe e le conseguenze sono evidenti per ambiente, agricoltura e anche energia. Le piogge sono tornate ma sono state brevi e di moderata intensità: di conseguenza, la situazione non è cambiata granché. Nella mappa sottostante sono evidenziate in rosso le zone in cui il terreno è più o meno umido. Più il colore è rosso, meno il terreno è umido e quindi più arido: spicca l'area del Nord-Ovest e del bacino del Po.

Mappa dell'umidità del suolo-2

Secondo l'Osservatorio dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) i grandi laghi settentrionali hanno registrato incrementi minimi e il lago di Como ha segnato il record negativo di riempimento dal 1949. In Piemonte, i bacini artificiali trattengono acqua solo per il 23% della capacità. In Valle d’Aosta, la portata della Dora Baltea è rimasta sostanzialmente invariata rispetto alla scorsa settimana, mentre la neve è tornata a cadere in montagna (a Courmayeur, quasi 80 centimetri contro una media del periodo di 85).

La siccità potrebbe spegnere la luce nelle nostre case e fare aumentare, ancora, i prezzi

In Lombardia, le precipitazioni non hanno apportato alcuna conseguenza positiva sulle portate del fiume Adda e le riserve idriche sono rimaste al 40% della media storica, mentre manca circa il 70% del manto nevoso. La neve è un'importante riserva strategica di acqua quando in primavera sciogliendosi scende a valle dalle montagne. Le portate del Po escono dai minimi storici ma rimangono comunque al 70% della media storica. Anche in Veneto la situazione è rimasta: i flussi nei fiumi Adige, Bacchiglione e Brenta sono ai minimi. La situazione idrica del Centro e del Sud Italia è in generale migliore del Nord anche grazie alle ultime precipitazioni.

La mappa delle piogge in Italia-2

Perchè i prossimi 50 giorni sono decisivi

In media, al Nord Italia la primavera e l'autunno sono le stagioni più piovose. Questa cosa non è accaduta tra il 2021 e il 2022 e considerando che l'estate si avvicina le prospettive non sono buone. "La fase di instabilità e di maltempo dei primi due giorni di Aprile è stata preziosa, perché ha dato una tregua dal periodo senza precipitazioni, ma ha potuto ben poco sulla siccità" ha detto Andrea Colombo di 3B Meteo a Today".

In aggiunta, le temperature sono già più alte della media del periodo e contribuiscono ad inaridire in fretta il terreno, e non potranno che aumentare. "Aprile è la stagione in cui la domanda di pioggia aumenta drasticamente, anche perché l’intensità della radiazione solare è già paragonabile a quella di agosto - ha detto Colombo -. Dunque ogni giornata 'asciutta' aumenta la predisposizione dei terreni a restare aridi, perché il terreno cede umidità in tempi più veloci. Le precipitazioni sono state di modesta entità, soprattutto alla luce della situazione di siccità. Anche le nevicate sono state modeste, tutte le Alpi ne hanno beneficiato ma si sono distribuite in modo poco uniforme. Si pensava che aprile potesse essere apripista per invertire la situazione, soprattutto a Nord-Ovest. Se maggio non dovesse essere piovoso la situazione diventerebbe pesante, perché entrare in estate dopo quello che c’è stato prima sarebbe di portata eccezionale. L’ultima finestra utile da considerare è maggio, fino alla prima decade di giugno".

Cosa ci dicono le previsioni

A breve e medio termine è molto probabile che il Nord Italia continui a non vedere piogge in quantità utile a cambiare la situazione di siccità attuale. 

La mappa delle previsioni delle piogge ad aprile-2

"A livello di prospettive c’è poco o nulla - dice Colombo -. Al di là di qualche veloce temporale sulle Alpi, le precipitazioni sembra saranno brevi e a macchia di leopardo. Nei prossimi giorni si prevedono giornate estremamente asciutte e soleggiate, una situazione che favorirà un ulteriore inaridimento del terreno. Nel lungo periodo, per il week-end prossimo, seppur con qualche incertezza, sembra che possa persistere una situazione di totale alta pressione, dunque di clima mite. Nella migliore delle ipotesi ci si può aspettare qualche piovasco localizzato, ma niente di più. Il fenomeno inizia a diventare preoccupante". Aprile e maggio sono i mesi decisivi, ma il primo sta finendo e la situazione non sta migliorando, anzi.

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