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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il liceo che abolisce le parole "studente" e "ragazzo": arriva l'asterisco per il genere fluido

Un istituto di Torino si impegna a utilizzare parole che non escludano e non taglino fuori nessuna persona per continuare a lavorare sui temi dell'inclusione di genere

Il liceo classico Cavour di Torino fa un passo avanti nelle questioni di genere: nelle comunicazioni (interne, esterne, individuali o collettive) non utilizzerà più sostantivi e aggettivi connotati, ma l'asterisco. Lo riferisce il preside Enzo Salcone durante un'intervista pubblicata nei giorni scorsi. “Studente” diventerà “student*” e “iscritti” sarà “iscritt*”, solo per fare alcuni esempi.

Il liceo si impegna quindi a utilizzare parole che non escludano e non taglino fuori nessuna persona, questo per continuare a lavorare sui temi dell'inclusione di genere. Una decisione che, spiega il preside al quotidiano, nasce anche dal confronto con iscritti e iscritte e dalla volontà di mantenere alta l’attenzione verso le persone e di lottare contro le discriminazioni. 

Le reazioni del mondo politico

"Un conto è il rispetto, altro conto è una folle corsa verso il niente. Basta!", dice Matteo Salvini in un post su Facebook a tre giorni dall'annuncio della scelta del liceo di Torino.

"Adesso Salvini si scaglia anche contro il Liceo Cavour di Torino, eccellenza scolastica del capoluogo, "colpevole" di aver scelto comunicazioni inclusive,inserendo nel proprio regolamento il principio di non discriminazione basato sul genere - dice Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte -. È solo l'ultimo capitolo di una lunga serie di ingerenze della Lega nel mondo della scuola, pensiamo ad esempio alle continue battaglie, con mozioni e atti di indirizzo su fantasiose teorie gender. La scelta del Cavour andrebbe presa a modello, non certo demonizzata. La Lega e il centrodestra tengano lontana la macchina del fango e la propaganda dell’odio dai luoghi dell’istruzione e della cultura. E imparino dalle giovani generazioni la cultura del rispetto e dell'inclusione".

“Esiste un modo per non discriminare che non storpia l’italiano. In questo la scuola dovrebbe dare l’esempio, non cedere a provvedimenti ideologici che peraltro anziché difendere l’identità di ognuno, l’annientano. Se si vuol dare seguito al dettato costituzionale si ricordi che l’uguaglianza si realizza nella valorizzazione dell’identità, non nel nasconderla dietro un asterisco. Il liceo Cavour ci ripensi e trovi un modo più sostanziale e meno superficiale per la difesa dei diritti. Scriverò al ministro dell’istruzione Bianchi per un approfondimento sulla decisione assunta dalla scuola torinese circa l’inserimento dell’asterisco alla fine delle parole 'studenti e ragazze' nelle comunicazioni scolastiche”, scrive il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

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