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Venerdì, 29 Marzo 2024
La denuncia

Le dosi di vaccino avanzate a fine giornata e il caos delle regioni sulle liste di riserva

Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha parlato di un criterio omogeneo in tutta Italia sulle liste d'attesa, per evitare sprechi e accelerare la campagna vaccinale. Confusione e informazioni poco chiare da parte delle regioni sui cosiddetti riservisti

A chi dare le dosi di vaccino a fine giornata, nel caso in cui avanzino? Nei giorni scorsi, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha auspicato un accordo con le regioni per arrivare ad un protocollo comune, un criterio omogeneo in tutta Italia sulle liste d'attesa per non sprecare nessuna dose e accelerare la campagna vaccinale, ma somministrando il farmaco a chi ne ha più bisogno, non agli "imbucati".

"Ritengo che questo argomento necessiti di un'omogenizzazione, parlerò con il commissario Figliuolo - ha detto Curcio -. Il tema dell'utilizzo a fine giornata è stato posto, credo che l'ho posto anche in maniera di impatto, c'è però il tema di dare una regolarità su questo argomento. Sono convinto personalmente che al di là di dare delle indicazioni generiche, forse servirebbe un ragionamento con le regioni per arrivare a dei protocolli di liste d'attesa che permettano di indirizzare ciò che avanza non al ventenne ma a qualcuno che è sempre in quella categoria lì".

Insomma: se si stanno vaccinando gli over 80, anche le liste d'attesa per chiamare i riservisti in caso di dosi avanzate dovrebbero essere composte da over 80, secondo il capo della Protezione civile. "Credo che si possa utilizzare ciò che avanza a fine giornata e finalizzarlo alle categorie che abbiamo detto, senza trovare situazioni che stridono e possono dare adito a cattivi fraintendimenti, per esempio che mi metto fuori e aspetto. Meccanismi che creano la diffidenza del cittadino in una campagna che ha bisogno della sua fiducia", ha aggiunto Curcio.

Il caos delle regioni sulle liste di riserva per il vaccino

Bene, benissimo, ma cosa succede ora nelle regioni? C'è grande caos e carenza di informazioni chiare sulle cosiddette "liste di riserva" per i vaccini anti-covid. L'assenza di una regolamentazione omogenea genera un'inevitabile confusione nei cittadini che hanno inviato a Cittadinanzattiva diverse segnalazioni nelle quali sottolineano una necessità di maggiore trasparenza sulle liste. In particolare chiedono dove poter reperire tali liste e quali siano i criteri per accedervi ed essere contattati. Per questo Cittadinanzattiva ha preso in esame ciò che succede nelle varie regioni, analizzando le informazioni presenti sui siti regionali, oppure telefonando ai numeri verdi regionali.

Solo la Toscana mette a disposizione, all’interno della piattaforma per la prenotazione del vaccino, un riquadro informativo per registrarsi nelle liste di riserva. Tale sistema è stato adottato a seguito delle polemiche innescate da un caso di presunta gestione poco trasparente delle liste. In Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania viene adottato un sistema di liste di riserva che consente, in caso di defezioni dell’ultimo minuto, di contattare coloro che si sono prenotati per il giorno successivo, anticipando quindi l’appuntamento per la vaccinazione.

In Lombardia sono i centri vaccinali ad elaborare tali liste, mentre in Piemonte, Emilia-Romagna e Campania sono le singole Asl. Il Lazio è la regione in cui il sistema della "panchina" è stato attivato fin dall’inizio della campagna vaccinale per gli over 80: le dosi avanzate a fine giornata vengono utilizzate per vaccinare coloro che hanno richiesto la somministrazione a domicilio. Per le altre categorie, invece, si utilizza un sistema simile all’overbooking degli aerei. Viene fatto un check alle ore 14 e, in caso di appuntamenti saltati, sono chiamate le persone in lista per il giorno successivo.

Nelle restanti regioni invece queste liste sono attualmente "in fase di redazione" oppure, nel peggiore dei casi, nemmeno presenti e, forse, non lo saranno mai perché ritenute "non prioritarie", come ha affermato il governatore della Liguria.

"Come già avevamo evidenziato per le modalità di prenotazione e le categorie prioritarie, anche sulle liste di riserva esistono evidenti difformità tra le regioni e anche all’interno della stessa regione: in Sicilia ad esempio solo a Messina è possibile iscriversi alla lista di riserva (è stata attivata una mail specifica, l’iscrizione però è aperta a tutti, tanto che la casella postale è andata in tilt in breve tempo)", dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

"Tutto questo genera un enorme problema di trasparenza e informazione nei confronti dei cittadini. Per questo chiediamo ancora una volta che, anche sulle liste di riserva, siano definiti criteri nazionali per la somministrazione delle dosi avanzate a fine giornata, per fare in modo che nessuna dose vada sprecata e che si proceda regolarmente con la campagna vaccinale e, allo stesso tempo, si completino le categorie prioritarie nel minor tempo possibile, come evidenziato dal capo della Protezione Civile nei giorni scorsi".

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