Litigi in ufficio dopo lo smart working? Come evitare di essere fraintesi
Fine dei qui pro quo in ufficio. Come comunicare senza pregiudizi e incomprensioni
Dopo mesi di smart working il ritorno in presenza potrebbe generare conflitti in ufficio e sul lavoro in generale. Dividere gli spazi, gestire il tempo, banalmente anche doversi vestire potrebbe creare disagio dopo tanto tempo in cui ci siamo abituati a stare a casa. Irene Bertucci, autrice del libro "Non fraintendetemi!" ci suggerisce il metodo per un sereno rientro al lavoro, indicandoci come comunicare senza pregiudizi e fraintendimenti.
Le persone agiscono mosse da condizionamenti di varia natura che si formano dall’infanzia all’ adolescenza e che segnano l’identità e lo stile di comunicazione della nostra vita adulta. Le prime esperienze, le parole preferite, i valori, il tono di voce, le differenze anatomiche del cervello, l’atteggiamento del corpo, la costruzione della frase sono dei sistemi - meccanismi inconsci - che rivelano di noi ben più che il semplice significato di quello che abbiamo detto. È proprio l’incapacità di leggere questi meccanismi a provocare equivoci che rendono difficili le relazioni.
“Uno parla e l’altro capisce ciò che più gli pare e piace – spiega l’autrice - perché alle tue parole, al tuo racconto, lui applica i suoi filtri con cui dà significato alla realtà. Riconoscere, usare, disinnescare questi filtri è il segreto per evitare contrasti tra colleghi, discussioni in famiglia o con gli amici, divergenze con il capo. È fare il modo che l’atro capisca secondo le tue intenzioni e non le sue”.