rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Italia

Scommesse, un italiano su quattro fatica ad arrivare a fine mese ma si indebita per giocare

Un’analisi condotta dall'Eurispes ci offre uno spaccato della società maschile italiana: uomini in difficoltà per un lavoro sovente sottopagato e costretti ad utilizzare i risparmi o chiedere aiuto alla famiglia, amici o privati

Ad aver pagato il prezzo più alto per la crisi economica che ha investito l’Italia sono gli uomini: un’analisi condotta dall’Eurispes ci offre uno spaccato della società maschile in cui si fanno sentire con prepotenza le differenze generazionali. I giovani sono più incerti rispetto al futuro, poco soddisfatti della propria posizione lavorativa e più pessimisti riguardo alla loro situazione economica.

Il 64% degli uomini italiani intervistati risponde di avere un’occupazione, ma non è trascurabile che il 30,7% dei rispondenti dichiari di non potersi spese importanti (mutuo, automobile, casa), mentre uno su tre è addirittura "abbastanza difficile" arrivare a fine mese, riuscendo pertanto a dare poca (30,5%) o nulla (9,7%) stabilità alla famiglia.

Addirittura, analizzando i dati per fasce d'età, emerge che 4 lavoratori su 10 di età compresa tra i 18 e i 25 anni, affermano di non poter progettare “per niente” il proprio futuro.

Incertezze che vengono anche dall'insicurezza del posto di lavoro (25%) spesso a causa di contratti precari, mentre un italiano su cinque denuncia irregolarità nei pagamenti.

Gli uomini che vivono da soli sono quelli che si ritrovano più frequentemente a dover utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese (52,9%), seguiti da quanti vivono in coppia ed hanno figli (45,5%) e dai monogenitori (44,7%), mentre chi ha un partner, ma senza figli attinge ai risparmi nel 35,8% dei casi.

Agli uomini intervistati è stato poi chiesto se nell’anno passato si sono trovati nelle condizioni di ricorrere ad alcune soluzioni per far fronte ai problemi economici. La situazione più comune è il ricorso al sostegno economico della famiglia di origine che ha riguardato circa un terzo del campione (33,7%), segue la richiesta di aiuto ad amici/colleghi ed altri parenti (16,5%), mentre ad essere tornato a vivere con la famiglia d’origine o con i suoceri è l’11,7% degli uomini italiani e uno su dieci ha chiesto soldi in prestito a privati essendo loro precluso l’accesso ai prestiti bancari.

Scommesse: quattro uomini su dieci spendono denaro per giocare

Il volume d’affari dei giochi in Italia ha superato i 100 miliardi di euro nel 2017 secondo gli ultimi dati dell’AAMS. Accanto agli aspetti puramente ludici e sani del gioco, occorre segnalare il problema delle patologie di dipendenza che si stanno diffondendo come piaga sociale aggravata dallo sviluppo di circuiti di gioco illegale, al fianco di quelli legalizzati.

Circa quattro uomini su dieci in Italia (38,8%) spendono il proprio denaro per il gioco legale: di questi, il 23,2% gioca solo dal vivo, il 12,4% solo on line e il 12,4% partecipa su entrambi i circuiti. D’altro canto, il 61,2% degli uomini afferma di non partecipare a giochi con vincita in denaro.

Preoccupante il dato secondo cui le percentuali più alte di quanti dichiarano di giocare si rilevano tra i più giovani: il 45,9% tra i 25 e i 34 anni e il 40,4% tra i 18 e i 24 anni (nelle altre classi di età considerate il valore non supera mai il 38% circa).

Tra i giochi legali con vincita in denaro il più diffuso è il Gratta e vinci, con solo il 16,9% di giocatori che risponde di non giocarci mai, contro l’83% circa di chi vi gioca qualche volta, spesso o addirittura sempre. Diffusissimi anche Lotto e SuperEnalotto (78,1%). 

Meno della metà dei giocatori d’azzardo ha poi l’abitudine di giocare con le Slot Machines/VLT (41,6%), di partecipare a scommesse non sportive (35,2%), giochi di carte (32,4%), Bingo (30,6%), scommesse ippiche (27,3%) e al Casino (23,8%).

I più giovani si confermano come i più assidui partecipanti in tutte le tipologie di gioco. Solo il 12,7% dei 25-34enni non gioca mai al Gratta e vinci e tra i 18-24enni è molto più alta della media la percentuale di quanti dichiarano di giocarvi spesso (42,1%). Gli uomini appartenenti alla prima fascia d’età inoltre, sono quelli che partecipano, più spesso degli altri, a tutti i giochi con vincita in denaro, con una percentuale di risposte che confluiscono su “mai” sempre inferiore al 50% e molto al di sotto della media. I 25-34enni registrano la percentuale più alta per i giocatori assidui di Slot Machines/VLT (2,6%), di giochi di carte (7,7%), Bingo (5,2%) e ippica/scommesse ippiche (5,1%).

Scommesse: 4 uomini su 10 dicono di aver speso troppo per giocare 

Indagando sulle motivazioni che inducono a giocare, al primo posto si classifica la speranza di una grossa vincita (27,2%), seguita dalla ricerca di denaro “facile” (24,3%) e dalla voglia di divertirsi (22,3%). L’8% degli uomini gioca per tenersi occupato durante il tempo libero; il 5% vede il gioco come un modo per mettere alla prova le proprie abilità; il 4,5% trova entusiasmo nel brivido del gioco e il 3,9% gioca per tradizione familiare; solo l’1,8% dei giocatori vorrebbe vincere del denaro per donarlo a chi ne ha bisogno, mentre il 3% ha motivazioni differenti da quelle opzioni.

Al 39,7% dei giocatori è capitato di avere la sensazione di spendere troppo giocando: “qualche volta” per il 28,3%, “spesso” per l’11% e “sempre” per lo 0,4%.

Chiedere soldi in prestito per giocare è la situazione in cui si sono trovati meno giocatori (27,4%), anche se è da sottolineare che questa circostanza ha coinvolto più di un quarto del campione dei giocatori.

Gioco illegale, una tentazione per un italiano su tre

Rispetto ai circuiti di gioco illegale, il 65% del campione totale degli uomini intervistati non ne è mai venuto a conoscenza, il 27% ne è a conoscenza ma non vi ha mai preso parte, mentre l’8% vi ha partecipato direttamente. Al Sud il gioco illegale sembra essere più diffuso, con il 31,5% di uomini che è a conoscenza di tali circuiti ma non vi ha mai preso parte e l’11,8% che ha anche partecipato.

Tra i giocatori e i non giocatori prevale l’opinione che la promozione, da parte dello Stato, del gioco lecito e responsabile non sia una condotta giusta poiché anche il gioco lecito crea dipendenza (26,8%) e comporta comunque il rischio di perdere ingenti somme di denaro (15,1%). Al contrario, alcuni ritengono che sia un buon modo per scoraggiare il gioco illegale (17,7%) e tutelare i giocatori (11,2%).
La pericolosità sociale di alcuni giochi con vincita in denaro è abbastanza diffusa: viene attribuito un livello “molto” alto di pericolosità sociale soprattutto alle Slot Machine (37,3%), seguite dai giochi on line (24,3%) e dal Bingo (20%), mentre i giochi ritenuti per niente rischiosi da una fetta più ampia del campione sono il Lotto e il SuperEnalotto (17,6%). 

Estrazioni Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto: i numeri vincenti di oggi 21 marzo 2019
 
Note metodologiche 

L’indagine campionaria è stata realizzata su un campione probabilistico stratificato in base alla distribuzione della popolazione per classe d’età (18-24 anni; 25-34 anni; 35-44 anni; 45-64 anni; 65 anni ed oltre) ed area geografica (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole) risultante dai dati dell’ultimo Censimento Istat. La rilevazione è stata realizzata tramite la somministrazione face to face di un questionario semistrutturato ad alternative fisse predeterminate, composto da domande a risposta chiusa. La modalità delle domande chiuse o ad alternativa fissa predeterminata ha consentito di ottenere, oltre ad un elevato tasso di risposta al questionario, una più efficace standardizzazione ed una maggiore facilità di codifica e di analisi delle risposte fornite dagli intervistati. I questionari compilati e analizzati sono stati complessivamente 1.132 e sono stati 

Bar rinuncia alle slot, meno guadagni ma clienti felici: "Tutti si complimentano con noi" 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scommesse, un italiano su quattro fatica ad arrivare a fine mese ma si indebita per giocare

Today è in caricamento