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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'appuntamento

"Stop alle armi all'Ucraina": Conte si prende la piazza dei 50mila per la pace

Scopo della manifestazione in corso a Roma e in 100 città italiane è quello di chiedere un cessate il fuoco per il conflitto in Ucraina e per tutte le guerre attualmente in corso nel mondo

Il tema delle armi inviate dall'Italia all'Ucraina è al centro della manifestazione per la pace organizzata oggi 5 novembre 2022 a Roma. E il presidente del Movimento 5 stelle appena arrivato in piazza prova a mettere il cappello sulla manifestazione accusando il neo ministro della Difesa Guido Crosetto di voler armare ancora Kiev. "Il ministro Crosetto ha annunciato che sta preparando il sesto invio. Bene - ha detto Conte - noi gli diciamo che visto che è stata votata una risoluzione che impone al governo di avere un confronto in Parlamento, non si azzardi questo governo a fare un ulteriore invio di armi senza venire a confrontarsi in Parlamento".

"Kiev è armata di tutto punto - aggiunge l'ex premier - i cittadini sono arrivati oggi in piazza per far sentire la loro voce , stanchi di una strategia che sta portando a un'escalation militare mentre è arrivato il momento di promuovere un negoziato di pace all'insegna di una 'svolta della Ue che veda i paesi belligeranti protagonisti ma in una cornice internazionale".

La manifestazione di Roma

Oggi a Roma la marcia per la Pace organizzata dalla piattaforma "Europe for Peace" che unisce cattolici e laici e che terminerà in piazza San Giovanni in Laterano dove nel pomeriggio sono previsti gli interventi degli organizzatori dal palco allestito sotto la Basilica. L'evento non ha simboli di partito ma ci sono le adesioni dei sindacati e di diverse associazioni: Cgil, Cisl e Uil ad Emergency, la Comunità di Sant' Egidio, Libera e tante altre. Oltre all'appuntamento romano sono previsti presidi e mobilitazioni in oltre 100 città italiane.

Scopo della manifestazione è quello di chiedere un cessate il fuoco per il conflitto in Ucraina e per tutte le guerre attualmente in corso nel mondo.

A Roma il ritrovo dei manifestanti è in programma per le 12 in piazza della Repubblica da dove intorno alle 14 partirà il corteo che attraverserà le strade del centro di Roma per giungere in Piazza San Giovanni in Laterano. Dal palco di San Giovanni verrà letta la lettera del presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi, indirizzata ai manifestanti. Sono, inoltre, previsti gli interventi di Francesca Giuliani (Sbilanciamoci), Raffaella Bolini (Arci), Rossella Miccio (Emergency - Associazione ONG Italiane), Gianfranco Pagliarulo (Anpi), Emiliano Manfredonia (Acli), Sergio Bassoli (Rete italiana Pace Disarmo), Flavio Lotti (Tavola della Pace - Comitato Promotore Marcia Perugia Assisi), Giuseppe De Marzo (Rete dei Numeri Pari), Gianpiero Cofano (Stop the War Now), Francesco Scoppola (Agesci), don Luigi Ciotti (Libera), Andrea Riccardi (Comunità di Sant'Egidio), Maurizio Landini (Cgil).

"L'Italia, l'Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l'escalation e raggiungere l'immediato cessate il fuoco". Si legge nella nota degli organizzatori. "Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale - proseguono gli organizzatori della manifestazione - per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l'economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso".

Secondo le forze dell'ordine sono previste nella capitale oltre 50 mila persone che giungeranno anche con pullman e treni.

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