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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La situazione

Due regioni in rosso scuro: la nuova mappa dei territori ad alto rischio covid

Ecco dove l'incidenza dei contagi è sopra la soglia dei 500 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni. I colori simulano l'applicazione della raccomandazione sulle restrizioni di viaggio interne all'Ue. Cosa cambia per i cittadini

Sono due le regioni italiane colorate in rosso scuro nella mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) aggiornata a oggi, giovedì 11 febbraio: Umbria e Trentino Alto Adige (province autonome di Trento e Bolzano). E c'è un'importante novità rispetto alla mappa della settimana scorsa: il Friuli Venezia Giulia non è più in zona rosso scuro, quella con la più alta incidenza di contagi. Tutte le altre regioni italiane sono in rosso, mentre la Valle d'Aosta è stata promossa nell'area arancione, quella con una bassa incidenza di contagi da coronavirus.

Le due regioni italiane in rosso scuro e cosa cambia per i cittadini

Secondo la mappa aggiornata delle zone a rischio covid, in Europa il rosso scuro prevale in gran parte della Spagna e in Portogallo, ma anche nel sud della Francia al confine con l'Italia, in Repubblica Ceca e in alcune zone di Slovacchia, Lettonia, Estonia e sud della Svezia. Le altre zone arancioni sono in Norvegia, Danimarca e Grecia.

I colori simulano l'applicazione della raccomandazione sulle restrizioni di viaggio interne all'Ue. Secondo la raccomandazione, che mira a contrastare la diffusione delle nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2, per chi proviene da una regione in "rosso scuro" gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un tampone prima dell'arrivo e trascorrere un periodo di quarantena. Si tratta di raccomandazioni e non di misure restrittive imposte dai governi.

Con il colore rosso scuro, che si aggiunge agli altri già presenti nella mappa (verde, arancione, rosso e grigio), vengono indicati i territori in cui i tassi di notifica di nuovi casi negli ultimi 14 giorni è superiore a 500 persone ogni 100mila abitanti. Le regioni si trovano invece in zona rossa se l'incidenza è tra i 50 e i 150 casi ogni 100mila abitanti e il tasso di positività dei tamponi è superiore al 4% o quando l'incidenza è superiore ai 150 ma inferiore ai 500 casi ogni 100mila abitanti, anche in caso di minore tasso di positività ai tamponi.

La mappa viene aggiornata dall'Ecdc ogni giovedì sulla base dei dati ricevuti fino a martedì e riguarda le restrizioni da imporre sulla libera circolazione dei cittadini nell'Ue.

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