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Martedì, 19 Marzo 2024
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"Le mascherine sono inutili, il virus non è stato isolato": chi è Mariano Amici, il medico richiamato dall'Ordine

Il camice bianco è stato segnalato per alcune esternazioni sui vaccini e il Sars-Cov-2: "Una calunnia definirmi un negazionista". Ma di affermazioni discutibili ne ha fatte parecchie

"Sono stato chiamato dall'Omceo Roma (Ordine dei medici, dei chirurghi e degli odontoiatri, ndr) perché ci sono state delle segnalazioni e ho risposto a quello che mi contestavano, tutto qui. Non sono un no-vax. Dico che le vaccinazioni non vanno fatte in maniera indiscriminata, al paziente va spiegato quello che gli viene fatto". Si difende così Mariano Amici, medico di Ardea, uno dei camici bianchi segnalati all'Ordine dei medici di Roma insieme ad altri due colleghi per affermazioni contro il vaccino anti coronavirus Sars-CoV-2. In tutto, secondo una stima di Filippo Anelli, presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), sarebbero un centinaio i negazionisti rispetto ai vaccini, compreso quello appena arrivato contro il coronavirus. Tredici di loro sono anche finiti sotto inchiesta. Ma Amici respinge le accuse al mittente. “In queste settimane per screditare la mia azione mi hanno dato del negazionista ma è una calunnia” spiegava sulla sua pagina facebook lo scorso 23 dicembre.

“Ho, infatti, vissuto sulla mia pelle cosa significa combattere questo virus stando ogni giorno al fianco dei pazienti, con terapie mirate e spesso alternative rispetto ai rigidi protocolli ministeriali, e sono convinto che proprio noi medici di famiglia possiamo svolgere un ruolo strategico”. Quanto alle accuse di essere un no-vax, Amici assicura di credere “da sempre nel valore della vaccinazione ma oggi sono sempre più sconcertato davanti alle modalità con cui viene gestita questa epidemia. Da mesi contesto le misure varate dal Governo per arginare la diffusione del virus. Ribadisco le mie perplessità davanti ad un’indiscriminata vaccinazione di massa che definisco ‘non necessaria’, dai benefici ancora tutti da verificare, ma soprattutto con forti dubbi sulla sua innocuità, e respingo l'accusa di essere ‘no-vax’ e negazionista”. Il problema, spiega il medico, è che “non tutti i vaccini sono uguali e non tutti i pazienti possono reagire allo stesso modo”. Nella fattispecie “sui nuovi vaccini contro il Covid ribadisco le mie perplessità”.

“I primi vaccini che ci offrono sono prodotti di terapia genica, inietteremo acidi nucleici che causeranno la produzione di parti del virus da parte delle nostre stesse cellule ma, poiché è la prima volta che si effettua sull’uomo, non conosciamo le conseguenze di questa iniezione. E se le cellule di alcuni ‘vaccinati’ producessero troppi elementi virali, provocando reazioni incontrollabili nel nostro corpo? I rischi della vaccinazione possono essere maggiori dei benefici specie nel caso di un vaccino non sufficientemente testato circa la sua efficacia ed innocuità. Ciò in particolar modo se viene praticato in maniera indiscriminata, per una malattia la cui mortalità è prossima allo 0,05%”.

Cosa diceva Mariano Amici sul virus e i vaccini

Forse non sarà un negazionista, ma di affermazioni discutibili il dottor Amici ne ha fatte diverse. A settembre ad esempio scriveva su facebook: “I fatto che sia il tampone che il prlievo sierologico non danno risultati pienamente attendibili è una certezza non un opionione!!! Perché quindi obbligare un soggetto in piena salute a farsi il tampone per andare al lavoro? Come mai non ci sono ammalati né morti di Covid? Come mai le terapie intensive tranne rari casi di ricoverati per altre patologie sono vuote?” Insomma, per il camice bianco avremmo dovuto “farla finita con la farsa dei tamponi,delle mascherine e dei distanziamenti”. Del resto, spiegava in un altro suo intervento, le “mascherine sono inutili perché le goccioline di flugge sono un veicolo di contagio del tutto residuale e comunque la mascherina non impedisce il passaggio del virus”.

Che tutta la comunità scientifica internazionale la pensi in maniera diametralmente opposta è un dettaglio su cui per ora preferiamo sorvolare. Citiamo invece qualche altra esternazione di Amici. “Il virus Sars-Cov-2 non è mai stato isolato, e se non è stato isolato come fanno a fare un’interfaccia, cioè dei tamponi con dei reagenti che interagiscono con quel virus, se il virus non l’hanno trovato. Come potete trovare col prelievo sierologico degli anticorpi contro cosa se il virus non è stato isolato. Queste sono prese in giro. La realtà è anche più grave, è che non è stato neanche stabilito il nesso di causalità tra il virus e la malattia. Siamo ancora a questo paradosso. Questi sono crimini che io ho denunciato”.

mariano amici-2

Capito? Il nesso casuale tra il virus e la malattia non c’è, e il Sars-Cov-2 non è mai stato isolato. Inutile dire, anche se a questo punto dovremmo farlo, che le affermazioni del dottor Amici non hanno alcun fondamento scientifico: il virus è stato isolato (anche allo Spallanzani di Roma) e il nesso casuale tra il Sars-Cov-2 e la malattia è purtroppo fin troppo evidente. Più di recente, durante una diretta sulla pagina Facebook di un movimento negazionista Amici commentato l'arrivo dei vaccini Pfizer/BioNTech allo Spallanzani scortati dalle forze dell'ordine: "Hanno paura che glieli rubino questi vaccini", aveva affermato il camice bianco. "Penso che c'hanno preso per dei dementi, una cosa del genere è folklore, che senso ha tutto questo? Per dimostrare cosa?", aveva detto ancora. "Un Governo serio avrebbe dovuto farsi garantire alcuni fatti rispetto al vaccino con una sperimentazione adeguata, il tempo che c'è stato a disposizione non è stato sufficiente per testare l'efficacia e per testarne l'immunità".

Ma Amici non è certo l’unico camice bianco a mettere in dubbio la “verità ufficiale” sul virus. Solo nel Lazio il procedimento disciplinare avviato dall'ordine dei medici riguarda dieci professionisti. "Le segnalazioni sono arrivate da parte di colleghi e pazienti", ha spiegato ieri  all'Adnkronos il presidente dell'Omceo, Antonio Magi. Che però ha precisato: "Quasi il 70% (69,9%) dei medici del Lazio ha dato l'ok alla vaccinazione anti-Covid".

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