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Venerdì, 19 Aprile 2024
Covid

Mascherine e Green Pass, cosa cambia dal 1º maggio: c'è un solo grande dubbio

Dal weekend prossimo, senza alcun intervento normativo, sarebbe liberi tutti. In arrivo un nuovo decreto di Draghi oppure un'ordinanza di Speranza. Il vero punto di domanda riguarda i clienti di negozi, bar e supermercati: l'orientamento è far decadere l'obbligo. Per tutto il resto, il quadro appare più definito. Certificato verde in soffitta

Nuovo decreto firmato da Mario Draghi oppure ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Sulle mascherine si decide a breve. Ci potranno essere sorprese di poco conto. Va ricordato che dal weekend prossimo, senza alcun intervento normativo, sarebbe veramente un quasi liberi tutti. Il 30 aprile scade il decreto Covid del 24 marzo. L'esecutivo dunque qualcosa farà. L'orientamento è quello di lasciare l'obbligo di mascherine su naso e bocca solo dove più alto è il rischio di contagio. Con obbligo anche negli stadi, sui mezzi di trasporto, a scuola, in alcuni luoghi di lavoro, in ospedali e Rsa, l'obbligo di mascherina resterà.

Mascherine obbligatorie, cosa cambia dal weekend del 1º maggio

Il vero punto di domanda è quello che riguarda "i clienti": ovvero, potrebbe esserci l'addio all'obbligo di mascherine su naso e bocca per andare al supermarket o fare shopping per negozi, per consumare un caffè al bar o quando ci si alza da tavola al ristorante. Potrebbero, anzi dovrebbero, però restare obbligatorie o comunque fortemente raccomandate, per commessi, esercenti e camerieri, che come i lavoratori esposti al contatto con il pubblico necessitano di più protezione. La mascherina potrebbe essere poi fortemente raccomandata e non più obbligatoria nel caso di stadi o concertoni, dove si verificano quegli assembramenti all'aperto ritenuti dagli esperti della Salute comunque veicolo di contagio. 

Da lunedì prossimo di fatto la Ffp2 dovrebbe restare obbligatoria solo sui mezzi di trasporto sia locali, come bus e metro, che a lunga percorrenza come treni e traghetti. Altrove, tipo in cinema e teatri, basterà probabilmente la chirurgica. A scuola, ai bambini di età superiore ai 6 anni dovrebbe ancora essere richiesta la mascherina fino al termine dell'anno scolastico, ovvero per un altro intero mese di lezioni. Ma negli ultimi giorni diversi esponenti del governo hanno però lasciato intendere che le regole potrebbero essere riviste. "Sulle mascherine a scuola sono sempre stato un po' più flessibile. Vedo più preoccupanti le situazioni con soggetti adulti piuttosto che con bambini", ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri aggiungendo di essere "convinto al 100% che a giugno e luglio saremo senza mascherine.

E sul luogo di lavoro? La mascherina potrebbe non essere più obbligatoria nei luoghi di lavoro, anche se in quest'ultimo caso la decisione potrebbe essere diversa tra uffici pubblici e privati (in quest'ultimo caso potrebbero decidere in merito le singole aziende). In generale dove non riuscirà a mantenere il distanziamento di un metro.

L'obbligo di mascherina resterà negli ospedali e nelle Rsa.

Dunque la novità davvero impattante sarebbe quella relativa ai clienti, che potranno entrare senza mascherina in bar, ristoranti, palestre e negozi di qualsiasi tipo, supermercati compresi, se passerà la linea che punta al minor numero possibile di restrizioni in vista dell'estate ormai alle porte.

Come ribadito più volte dal ministro della Salute, Roberto Speranza, si deciderà "ascoltando la comunità scientifica", pur non nascondendo che a suo avviso "serva ancora un po' di prudenza". C'è anche chi predica espressamente cautela. Togliere le mascherine al chiuso? "La circolazione del contagio è elevata, la terrei ancora e dovrebbe esser tolta gradualmente nel corso del tempo in tutti i luoghi pubblici, per eliminarle andrei avanti con progressione", dice a Rai Radio1 il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Ircss dell'ospedale Galeazzi di Milano. "Dal punto di vista medico io suggerisco di tenere la mascherina ancora un mesetto", ha sottolineato il medico.

Il Green Pass non servirà più a (quasi) niente

E poi c'è il capitolo Green Pass. Ha i giorni contati per il 99 per cento delle attività che fanno parte della nostra quotidianità. Esultano soprattutto gli operatori turistici, perché le misure anti-Covid simili al pass "italiano" già da tempo sono state cancellate in buona parte degli altri Paesi europei. La permanenza delle restrizioni avrebbe rischiato di allontanare turisti dall'Italia nell'estate 2022. Quindi niente più Green Pass in hotel, B&B, musei. Sul fronte viaggi, per chi viaggia da e per l'Italia non dovrebbe più essere obbligatorio il Green Pass.

Bar e ristoranti non chiedono già dal primo aprile il certificato se ci si siede all'aperto, ma dal primo maggio arriverà il "seduti tutti" anche per chi si accomoda al chiuso. A maggio, giugno, luglio e agosto il Green Pass servirà quindi a molto poco. Anche i non vaccinati potranno tornare al lavoro e alla vita sociale senza doversi sottoporre a un test ogni 48 ore. Il certificato verde in pratica non cessa di esistere, ma non sarà più richiesto. Dal primo maggio, quindi, non servirà più il certificato rafforzato (vaccinazione o guarigione) per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro. L’unica eccezione (e qui il Green Pass dunque servirà ancora) sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il Super Green Pass non solo per tutta l'estate, ma fino al 31 dicembre.

Sono 24.878 i nuovi contagiati da Covid-19 registrati ieri in Italia (il giorno prima erano 56.263). I morti sono 93 (ieri erano 79), mentre i guariti sono 26.738. I tamponi effettuati sono 138.803 (ieri 326.211), così il tasso di positività sale ancora lievemente al 17.923% ( ieri era 17.247%, il giorno prima al 16,7%). Aumentano i ricoverati per Covid-19 nei reparti ordinari, +155, stabili le terapie intensive.

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