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Giovedì, 18 Aprile 2024
La pandemia

Mascherine: cosa succede in autunno

Fonti del ministero della Salute mettono a tacere le voci su una nuova stretta nel caso di un peggioramento del quadro epidemiologico. A decidere dunque sarà il nuovo governo. Meloni è stata chiara: "Basta alle formule del modello Speranza". Il monito di Mattarella: "Occorre intelligenza collettiva e responsabilità"

No, per ora non è prevista una nuova stretta sulle mascherine al chiuso. È quanto hanno precisato ieri sera fonti del ministero della Salute dopo la notizia, rilanciata da diverse testate, di una presunta circolare che lo stesso Ministero avrebbe inviato alle Regioni. Nella nota veniva spiegato che l'utilizzo dei dispositivi di protezione negli spazi chiusi potrebbe essere "una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sull'assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali". In serata però, come detto, fonti del dicastero hanno fatto sapere che non c'è "nessuna circolare in pubblicazione", ma che invece "prosegue il monitoraggio del quadro epidemiologico" e si "continua a raccomandare la quarta dose di vaccino per fragili e over 60".

Mascherine, quali sono le regole e cosa aspettarsi in autunno

Le regole dunque restano quelle attualmente in vigore. Dal 1° ottobre è decaduto l'obbligo di indossare i dispositivi sanitari su bus, metropolitane, treni e traghetti. È stato invece prorogato fino al 31 ottobre l'obbligo negli ospedali e nelle Rsa. Le limitazioni dunque sono ormai quasi nulle, né sembra esserci la volontà, da parte dell'esecutivo in carica, di intervenire con nuove restrizioni. Sarà il prossimo governo, che si insedierà verosimilmente entro fine mese, a decidere il da farsi. Sul punto Meloni è stata chiara: "Nel caso di una recrudescenza di pandemie, l'Italia non sarà più l’esperimento del modello cinese in occidente, basta alle formule del modello Speranza e degli apprendisti stregoni".

Lecito dunque attendersi ben poche restrizioni e una gestione del Covid decisamente diversa da quella del precedente esecutivo. Sul tema vanno però registrate le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ieri ha ricordato che "la pandemia non è definitivamente sconfitta, anche se l'azione dei vaccini e la risposta responsabile degli italiani ne hanno frenato l’espansione, ridotto grandemente la pericolosità e salvato la vita a decine di migliaia di persone. Occorrerà ancora intelligenza collettiva e responsabilità". Un messaggio agli italiani, ma forse anche al nuovo governo affinché mantenga un atteggiamento prudente. 

Intanto stiamo già facendo i conti con gli effetti della nuova ondata autunnale. Tra lunedì e martedì sono stati registrati 72.201 contagi contro i 54.886 della settimana precedente e i 36.654 di due settimane fa. Nelle ultime 24 ore le diagnosi notificate sono state 58.885 con un tasso di positività del 20,1%. Sono in aumento ricoveri (+294, per un totale di 4.814) e terapie intensive (+15, per un totale di 155).

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