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Giovedì, 25 Aprile 2024
Covid

Mascherine, Bassetti attacca: "Sono un ansiolitico più che una reale protezione"

L'infettivologo genovese: "Il talebanismo italico sulla mascherina in ogni caso non ci ha evitato di essere uno dei Paesi europei con il maggior numero di contagi"

Il parziale addio all'obbligo di mascherina è realtà da qualche giorno nel nostro Paese. Molto è demandato alla sensibilità personale, ad esempio in negozi, bar e ristoranti. "Il talebanismo italico sulla mascherina in ogni caso non ci ha evitato di essere uno dei Paesi europei con il maggior numero di contagi. La mascherina è ormai una sorta di coperta di Linus che funge più da ansiolitico che non da reale dispositivo di protezione individuale". Lo scrive su Facebook l'infettivologo genovese Matteo Bassetti.

"Guardandomi in giro per strada e nei negozi - sottolinea Bassetti - mi rendo conto di quale errata comunicazione si sia fatta in Italia su mascherine e vaccini. La mascherina è oggi vista come il miglior mezzo per difenderci dal Covid, anche da quegli anziani o persone fragili che hanno deciso di non fare il booster o la quarta dose. Dicono 'la mascherina mi protegge dal contagio, il vaccino no'. Ma vi rendete conto di cosa siamo riusciti a creare in Italia? Chi è il responsabile di tutto questo?".

Via le mascherine ovunque, anzi no: l'Italia è un "caso strano"

"Sono messaggi - conclude l'infettivologo - molto sbagliati. Solo grazie al vaccino oggi torniamo a vivere e chi si contagia da vaccinato con tripla dose fa una forma più o meno leggera, ma (salvo qualche eccezione) non si ammala in maniera grave. Come faremo a settembre/ottobre a convincere la gente a fare il richiamo se il messaggio sbagliato che è passato è stato 'mettetevi la mascherina che vi salvate la vita?'".

L'addio alle mascherine? "Capisco che non si poteva fare diversamente, dobbiamo andare verso la convivenza, anche se io continuo a portarla e consiglio a tutti di fare lo stesso nei luoghi più critici. Ad esempio in un ufficio con quattro persone nella stanza la terrei". Così parla su Rai Radio1, Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS del Galeazzi di Milano. In taxi solo il guidatore dovrebbe indossarla. Cosa ne pensa? "Certamente questo non è il massimo". I contagi però non accennano a scendere. "C'è un mantenimento di un plateau - ha detto Pregliasco - e togliendo le mascherine resterà questa situazione di equilibrio".

"Prolungare l'obbligo di mascherina al chiuso in alcuni luoghi ad alto rischio è assolutamente in linea con le evidenze scientifiche - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - Poi ci sono altri luoghi considerati a rischio intermedio dove è rimasta una raccomandazione. Quello che è importante ribadire è che i dati che contano sono il numero di persone che si trovano in un locale, la grandezza del locale, l'areazione e il tempo di permanenza".

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