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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mascherine, cosa cambia dal 15 giugno

L'annuncio del sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Dal 15 giugno stop all'obbligo di indossare le mascherine al chiuso". Esperti divisi sul tema: per alcuni sarebbe meglio continuare a portarle, almeno su mezzi pubblici, treni e aerei

Dal 15 giugno potremo dire addio definitivamente alle mascherine? È questa la novità annunciata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: dopo l'allentamento delle ultime settimane, tra una settimana dovrebbero cadere anche le ultime restrizioni rimaste. Costa, intervenuto a 'Radio anch'io' su Rai Radio1, ha fissato la data: "Il 15 giugno credo che andremo a rimuovere le ultime misure restrittive come le mascherine al chiuso. L'obiettivo del Governo è sempre stato quello di creare le condizioni per una convivenza con il virus". Dal vaccino, per cui rimane in piedi l'ipotesi del richiamo annuale, fino alle nuove varianti, il sottosegretario alla Salute ha sottolineato come "la ricerca stia continuando ogni giorno a lavorare per metterci nelle condizioni di avere strumenti nuovi per fronteggiare la pandemia, non solo dal punto di vista dei vaccini, ma anche dal punto di vista delle terapie. Oggi abbiamo già molti strumenti in più a disposizione".

Addio mascherine al chiuso? Cosa dicono gli esperti

Il tema caldo rimane quello delle mascherine: non tutti gli esperti sembrano infatti d'accordo con la decisione di eliminare totalmente l'obbligo di indossare la mascherina.  Secondo Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, sarebbe meglio "tenere l'obbligo di mascherina sul trasporto pubblico locale, sui treni e anche in aereo. Siamo ancora ad un tasso di positività che oscilla intorno al 10%, spesso sopra. Direi di aspettare".

Nella giornata di ieri anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), aveva paventato l'ipotesi di mantenere l'obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza in alcune situazioni: "Possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei". . "La situazione - ha spiegato Locatelli - anche alla valutazione della cabina di regia, evidenzia una netta riduzione dell'incidenza cumulativa che si è abbassata a 207 casi su 100mila abitanti; si è abbassato l'indice di trasmissibilità e anche una riduzione dell'occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive. Gli indicatori sono tutti favorevoli ma non dobbiamo dimenticare che c'è ancora una circolazione di Sars-Cov 2 nelle sue varianti più contagiose. La situazione è quindi sotto controllo ma non da sottovalutare, c'è una buona soluzione ma la pandemia non è finita, stiamo andando verso una circolazione endemica del virus".

Differente la linea del virologo Massimo Clementi: "Facciamo cadere l'obbligo ma non l'abitudine a usare le mascherine. Che un eventuale liberi tutti venga vissuto con responsabilità e rispetto e non trasformato al contrario in un obbligo a non mettere la mascherina". Questo l'invito del direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha una visione personale sul destino di questa protezione anti-contagio. "Io vivrò sempre con le mascherine in tasca, che si possono mettere o togliere all'occorrenza", ha avuto modo di spiegare. La mascherina, ricorda sempre Clementi, "è un filtro e ci possono essere dei contesti in cui, al di là dello stesso coronavirus, può essere utile in particolari stagioni dell'anno". Forse non in piena estate, "ma dall'autunno" il consiglio dell'esperto è di "tenerla a portata di mano".

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