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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mascherine ancora obbligatorie al lavoro? C'è qualcosa che non torna

Oggi è la giornata in cui si decide tutto, al ministero del Lavoro è previsto l'incontro con le parti sociali e si saprà che ne sarà dei protocolli di sicurezza attualmente in vigore nel settore privato. Dove rischia di esserci disparità di regole con il pubblico: da una parte l'obbligo, dall'altra la raccomandazione. Cgil: "Non ha senso"

Mascherina su naso e bocca al lavoro se non c'è distanziamento fino all'estate? Oggi è la giornata in cui si decide tutto. Infatti al ministero del Lavoro è previsto l'incontro con le parti sociali e si saprà che ne sarà dei protocolli di sicurezza attualmente in vigore sul lavoro nel settore privato. Obblighi non ce ne sono più da questa settimana, per i dipendenti pubblici il ministro Renato Brunetta ha preparato una circolare in cui si raccomanda semplicemente l’utilizzo della mascherina nelle varie situazioni di rischio. Per due anni sostanzialmente poi non se n'è più parlato, perché l'uso delle mascherine al chiuso era dato di fatto per scontato. Oggi, secondo indiscrezioni di stampa, le parti sociali però sembrano essere intenzionate a mantenere i protocolli che prevedono l’obbligo di mascherina nelle situazioni lavorative a rischio fino al 15 giugno. 

Mascherine obbligatorie al lavoro fino all'estate?

"Avevamo già confermato ai ministeri del Lavoro e della Salute la nostra disponibilità a dare comunque efficacia ai protocolli, che sono uno strumento flessibile - spiega Pierangelo Albini, direttore della sezione lavoro e welfare di Confindustria - Sono uno strumento di grande precauzione, di grande utilità che si presta bene ad accompagnare ancora questa fase della quale non si vede la fine". Confcommercio punta al mantenimento della mascherina: "Chiederemo al Governo l’uso della mascherina per i lavoratori almeno fino al 15 giugno, in particolare per tutti quelli a contatto con il pubblico, come i supermercati e negozi con grande affluenza di persone", fa sapere la vicepresidente dell’associazione Donatella Prampolini. "I protocolli dovranno essere semplificati ma non aboliti, vanno dismessi gradualmente. Riscontriamo ancora molti casi di positività tra i nostri collaboratori. Una volta cadute le prescrizioni sui dpi, oltre alla dismissione dei protocolli aziendali andranno aboliti anche i comitati aziendali istituiti per la pandemia". La maggior parte degli associati di Confesercenti ha chiesto ai dipendenti di continuare a indossare la mascherina sul lavoro.

Detto ciò, si rischia di delineare un quadro quantomeno particolare. Ovvero, nessun obbligo per i dipendenti pubblici, mentre ci sarebbe l'obbligo per i dipendenti privati (parliamo sempre di lavori in cui non si mantiene il distanziamento). Certo, l'imposizione prevista da un protocollo non ha valore di legge ma se non rispettata può portare a sanzioni disciplinari. Tale differenza di regole, se permarrà, "deve essere sanata», ragionano dalla Cgil: "Non ha senso che a seconda del settore in cui si lavora le previsione sulla sicurezza siano diverse". Insomma, da vedere come i protocolli possano imporne l'obbligo quando questo non è più previsto da alcuna legge. Secondo più di qualcuno, è semplicemente impossibile.

Novità sull'uso della mascherina in parlamento. Ci saranno infatti dei leggii da cui si potrà intervenire senza dover indossare il dispositivo. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera. Inoltre, sarà possibile intervenire dal proprio posto senza mascherina purché non ci sia nessuno nell'arco di due metri di distanza.

Dove serve la mascherina fino al 15 giugno

Mascherine fino al 15 giugno per le sale cinematografiche. "Sì, ci sono delle regole che il governo ha adottato su suggerimento del Cts. Ci sono opinioni diverse: ci sono persone che vanno al cinema e sono tranquille nello stare in mezzo a tante altre persone senza mascherine, e persone - e io propendo per questa opinione - che vanno al cinema perché si sentono sicure nello stare tra centinaia di persone con mascherine. Comunque manca un mese, non di più": lo ha spiegato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo alla serata della premiazione dei David di Donatello su Rai1. "Il cinema italiano - ha aggiunto il ministro - ha davanti una stagione formidabile. Sono molto ottimista. Purtroppo è un momento di difficoltà per le sale, il pubblico ha avuto paura ma ci sarà un investimento del governo sulle sale molto convinto".

"Siamo d'accordo con l'assessore alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli: prolungare fino al 15 giugno l'obbligo di mascherina a teatro sembra accanimento verso un settore che ha sofferto tanto la pandemia. Queste restrizioni che hanno avuto un senso durante la fase acuta con le intensive piene, ma ora risultano assurde e discriminatorie per una sola categoria. Per questo la Lega presenterà a livello parlamentare proposte emendative e ordini del giorno affinché l'obbligo della ffp2 venga abolito e si torni alla normalità anche nei luoghi di cultura e di sport al chiuso", dichiarano i deputati della Lega in commissione Istruzione, Cultura e Sport.

Dal 1 maggio niente mascherina sia all'aperto sia al chiuso in bar e ristoranti (dove da domenica  scorsa non è più richiesto a nessuno il Green Pass). Non bisogna indossare la mascherina obbligatoriamente nemmeno per entrare o uscire dai locali, o quando ci si alza per andare ai servizi.  

I dispositivi per coprire naso e bocca sono ancora obbligatori per salire su autobus, metro, treno, traghetto o aereo. E poi per entrare in cinema, teatri, palazzetti (non allo stadio), e ovviamente per andare a visitare un parente in un ospedale o in una residenza per anziani (in queste situazioni la mascherine diventerà un'abitudine senza scadenza, probabilmente). Mascherine obbligatorie a scuola fino alla fine dell’anno scolastico per gli studenti di tutti gli ordini e gradi dai sei anni in su.

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