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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mascherine, dove e quando sono (e non sono) obbligatorie

I dispositivi di protezione individuale vanno indossati sempre nei luoghi chiusi (tranne che a casa) e anche all'aperto in presenza di persone non conviventi. Ecco le nuove regole e le multe previste

Via libera del Consiglio dei ministri all'estensione dello stato di emergenza per il coronavirus: è stato prorogato fino al 31 gennaio 2021. Non solo: nell'ambito del decreto legge Covid, il Cdm ha approvato una norma che proroga il Dpcm con le norme anti contagio ora in vigore al 15 ottobre. Con una novità: diventa da subito effettivo l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto su tutto il territorio nazionale, se si è vicini a persone non conviventi. La disposizione relativa al nuovo obbligo sarà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge Covid.

Nuovo Dpcm: dove e quando sono (e non sono) obbligatorie le mascherine

Entro il 15 ottobre andrà dunque adottato un nuovo Dpcm che confermi o aggiorni le regole anti contagio che sarebbero scadute oggi e che sono invece prorogate. Dove e quando sono (e non sono) obbligatorie le mascherine? Oltre che all'aperto se in presenza di persone non conviventi, la mascherina è obbligatoria in tutti i luoghi chiusi, ad eccezione delle abitazioni private. È la novità che, a quanto apprende l'agenzia Ansa, è stata introdotta dal Consiglio dei ministri nel nuovo decreto Covid:

"L'obbligo al chiuso era previsto per i soli luoghi aperti al pubblico, arriva ora un'ulteriore stretta e l'obbligo scatta ovunque tranne che nella propria abitazione".

Fonti del governo hanno spiegato all'Ansa che l'obbligo di indossare la mascherina varrà "in tutti i luoghi all'aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento" da altre persone. In sostanza: anche se si è da soli (o tra conviventi) ci si dovrà assicurare che non ci siano altre persone nelle vicinanze.

Il nuovo Dpcm su mascherine e multe è stato approvato

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Il nuovo Dpcm introduce "l'obbligo di avere sempre con sé, dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l'obbligatorietà dell'utilizzo nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e in tutti i luoghi all'aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche, produttive e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande", scrive l'agenzia di stampa Dire.

Sono esentati dall'obbligo di mascherina:

  • I bambini di età inferiore ai sei anni;
  • chi si trova in una condizione di isolamento, quando si è lontano dagli altri: per esempio se si va in campagna, in giardino, nel proprio orto;
  • chi sta svolgendo attività motoria e sportiva, fermo restando il distanziamento di almeno 2 metri;
  • i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.

La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, ospite a "Oggi è un altro giorno" su Rai 1, ha precisato che "la mascherina andrà indossata sempre. La frase nel Dpcm significa che nelle situazioni di isolamento, cioè una corsa in un bosco o mentre sono in un parco dove non c'è nessuno, o in una condizione di isolamento posso non indossarla. Quindi l'indicazione è portatela sempre con voi. Le eccezioni vere sono i bambini dai 6 anni in giù, le persone che hanno una certificazione secondo cui la mascherina "non è confacente alla loro salute e ci sono le situazioni di disabilità in cui la mascherina si può non indossare".

Mascherine obbligatorie: le multe per i trasgressori

Per i trasgressori sono previste multe a partire da 400 euro, che possono arrivare anche a mille. Anche gli esercenti che non fanno rispettare i divieti all’interno del proprio locale/negozio rischiano una multa da 400 a mille euro. Chi viene multato perché non indossa il dispositivo di protezione individuale dove è previsto l’obbligo può contestare la sanzione se la ritiene ingiusta? La risposta è sì, almeno in linea teorica. La sanzione è contestabile: le multe per violazione delle misure anti-Covid, infatti, sono sanzioni amministrative e, pertanto, si può fare ricorso al prefetto o al giudice di pace. Qui trovate tutti i dettagli

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