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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le mascherine U-Mask proteggono davvero? L'inchiesta che fa discutere

Striscia la notizia ha presentato i risultati di alcuni esami che dimostrerebbero il basso potere filtrante di un modello di mascherina molto usata tra i vip e nel mondo dello sport: ecco cosa è successo

La Procura di Milano ha disposto il sequestro di 15 mascherine U-Mask complete di filtro e di 5 filtri per effettuare le analisi sulla loro effettiva capacità di filtraggio e se conforme a quanto dichiarato dall'azienda. L'inchiesta coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco è stata affidata alla Polizia locale e alla polizia giudiziaria del dipartimento Salute, Ambiente e Lavoro.

Nell'indagine nata da un esposto di una ditta concorrente, è indagata per frode nell'esercizio del commercio l'amministratore della filiale italiana della società. Intanto U-Mask fa girare questa mail tra chi ha acquistato il suo prodotto, sottolineando che le mascherine sono "regolarmente autorizzate e supportate dalla documentazione conforme alla legge".

"Buongiorno U-Masker. Sappiamo della notizia di un servizio di 'Striscia La Notizia' previsto per questa sera, 25 gennaio, che tenderà a screditare le nostre mascherine U-Mask, da sempre regolarmente autorizzate e supportate dalla documentazione conforme alla legge. Con la consueta trasparenza che ci contraddistingue, vorremmo immediatamente chiarire la nostra posizione e rassicurarti". Questo il contenuto di una mail inviata a tutti coloro che hanno comprato online le mascherine U-Mask, oggi al centro di un'indagine della procura di Milano (coordinata dagli aggiunti Siciliano e Fusco e affidata alla pm Maura Ripamonti) sul coefficiente di protezione delle mascherine.

L'azienda anticipa "che si è già mossa per tutelare la propria posizione, nelle sedi competenti, dato che le affermazioni nel servizio non sono in alcun modo pertinenti e radicalmente prive di fondamento". Ed entra nel merito del filtro 'sospetto':

"Il metodo utilizzato per stabilire il coefficiente di protezione delle mascherine rispetta pienamente le norme e le leggi in materia. La misurazione di questi parametri è stata effettuata da un laboratorio altamente qualificato nelle modalità previste dalla normativa vigente. Tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri dispositivi è stata inviata, come prescritto dalla legge, alle Autorità competenti (Ministero della Salute) che, preso atto della correttezza della documentazione accompagnatoria e delle prove tecniche effettuate, ne ha disposto l'approvazione e la registrazione come dispositivi medici di classe I".

Ma è proprio su questa classificazione che i pm, incaricando la squadra specializzata della polizia locale di Milano, vogliono vederci chiaro. Un documento di parte smentirebbe la copertura del 98-99% garantita dalle mascherine di classe I (assimilabili alle chirurgiche) dichiarate da U-Mask, abbassandola almeno al 70%. L'ipotesi investigativa per il momento è quella di una frode in commercio: sarà un laboratorio analisi terzo a dare un responso.

u-mask striscia la notizia-2

Nel frattempo la Procura precisa che il sequestro "era stato deciso gia' il 22 gennaio" e che l'operazione "non è in alcun modo influenzata dall'uscita del servizio televisivo, proprio per evitare strumentalizzazioni".

Nel servizio mandato in onda da Striscia la Notizia l'inviato di Canale 5 Moreno Morello si occupa della celebre "mascherina biotech" adottata anche da diverse federazioni sportive, così come da numerosi vip. La particolarità deriva da una molecola che distruggerebbe i batteri facendo percepire di avere su naso e bocca una protezione superiore rispetto a quella garantita dalle chirurgiche. Morello rivela che le U-Mask filtrerebbero meno di quelle da 50 centesimi.

filtrazione u mask-2

"Secondo l’azienda che le produce la mascherina — considerata la particolare struttura e conformazione — non si potrebbe testare con i metodi tradizionali, così è stata esaminata con un loro metodo, innovativo e personale". Nessuna violazione della legge: l’azienda le produce, le fa testare autonomamente e ne dichiara la conformità sotto la propria responsabilità immettendole in commercio con marcatura CE.

mascherina u mask-4

"Abbiamo notato da subito .spiegano da Striscia - che la procedura di validazione dell’Istituto Superiore di Sanità, che dovrebbe essere elemento di tranquillità per tutti, induce le persone a credere che l’Istituto controlli anche l’efficacia dei dispositivi, invece si limita a un semplice controllo documentale. La stessa percezione errata si ingenera con la marcatura CE (l’alternativa alla validazione dell’ISS) perché in sostanza sono i produttori stessi a marcare come CE le mascherine, facendo in proprio dei test senza che nessuno ne controlli il risultato e dunque dichiarandone la conformità. E i test a campione che abbiamo fatto hanno dimostrato che circolano troppe mascherine non a norma".

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