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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mascherine, utili o dannose per i soggetti allergici? La risposta dell’allergologo

A chiarire il dubbio è il professore Gennaro Liccardi che spiega i vantaggi dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale purché siano certificati

La fine del lockdown arriva proprio nella stagione più complicata per i soggetti allergici che, oltre a dover indossare le mascherine divenute indispensabili nella fase 2, si ritrovano a fare i conti con i pollini e il “respiro corto” propri del periodo. Molti si stanno chiedendo se l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale sia effettivamente utile o, al contrario, possa aumentare le difficoltà respiratorie, dubbio a cui ha risposto Gennaro Liccardi, già responsabile dell’ambulatorio di allergologia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, nonché professore a contratto di “Allergologia” della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università Tor Vergata di Roma e consulente IRCCS SDN SYNLAB.

“In area respiratoria – ha premesso Liccardi intervistato da Napoli Today - le mascherine protettive per le vie aeree si usano soprattutto in ambito professionale quando il lavoratore è a contatto con fumi, vernici, animali da laboratorio, agenti inquinanti o biologici ecc. Ci sono, però, dati della letteratura che ne consigliano l'uso ‘preventivo’ quando sono in corso epidemie virali, come quella che stiamo vivendo con il Coronavirus, o nelle aree urbane fortemente inquinate (per traffico, riscaldamento ecc.), in quanto capaci di ridurre l'inalazione degli agenti nocivi”.

“In ambito allergologico noi consigliamo le mascherine ai pazienti allergici alla polvere quando devono svolgere le faccende in casa, spazzolare animali domestici, pulire macchie di muffe alle pareti”, ha proseguito l’esperto: “Non ci sono dimostrazioni scientifiche su questo, ma è evidente che l'uso di mascherine all'aperto durante le stagioni polliniche costituisce sicuramente un ostacolo all'inalazione dei pollini (20-30 micron di diametro)”.

L’importanza delle mascherine certificate

“Attenzione, però, a utilizzare mascherine certificate, perché in caso contrario, la frazione più piccola di questi pollini potrebbe filtrare”, ha aggiunto ancora l’allergologo: “Parimenti, una ridotta inalazione di inquinanti da città che peggiorano i sintomi legati alla pollinosi potrebbe essere utile nei soggetti allergici. Quindi in tali soggetti l'obbligo della mascherina potrebbe risultare utile”.

Un accenno, poi, anche ai soggetti che usano la mascherina durante l’attività fisica: “Questo dispositivo di protezione individuale, potrebbe, al contrario, creare qualche problema nei soggetti non allergici che fanno attività fisica sia per motivi meccanici che per la possibilità di re-inalare la CO2 che si emette col respiro. Nei soggetti con asma o BPCO non importanti - prosegue l’allergologo -, l’uso della mascherina non crea particolari problemi; quando, invece, tali patologie sono più gravi è bene usare cautela nell'utilizzo della stessa”.

Ma quale tipo di mascherina deve utilizzare il soggetto allergico? “E’ evidente - conclude il dott. Liccardi - che quelle che si usano in ambito sanitario hanno una capacità filtrante molto più alta, ma non si trovano facilmente e costano di più. Quindi, per un ragionamento di costo/beneficio, possono andar bene anche le normali maschere chirurgiche certificate o quelle lavabili”.

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