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Martedì, 23 Aprile 2024
Non abbassare la guardia

"Perché le mascherine sono ancora necessarie anche per chi è vaccinato"

Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, ricorda l'importanza di mantenere i corretti comportamenti anticovid anche ora che molte regioni italiane sono passate in ‘zona bianca’ e la campagna vaccinale prosegue

L'Italia è sempre più "bianca", con ben 13 regioni nella fascia di rischio più bassa, con conseguente allentamento delle restrizioni. Due terzi degli italiani passano oggi in zona bianca ma sono tenuti comunque a indossare sempre le mascherine, rispettare le distanze e lavorare spesso le mani. Ma quando si potrà dire addio alle mascherine? Chi ha già fatto il vaccino può evitare di indossarle?

"Anche se ci troviamo in zona bianca, possiamo continuare a mantenere le misure di contenimento, ossia utilizzare mascherina, distanziamento, lavaggio delle mani", è il monito lanciato questa mattina da Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, ricordando che i comportanti anticovid valgono anche per i vaccinati: "Le precauzioni sono indispensabili per evitare che il virus continui a circolare e possa diffondersi una nuova variante''.

"Situazione abbastanza sotto controllo, ma non vuol dire che sia tutto finito"

Al momento, ha detto Andreoni, "la situazione è abbastanza sotto controllo e le cose vanno discretamente bene. Però non vuol dire che tutto sia finito". Questo perché "il virus continua a circolare, quindi dobbiamo fare attenzione e avere pazienza fino a quando avremo una condizione sotto controllo, quando sarà vaccinata una quantità sufficiente di persone da avere l'immunità di gregge. A quel punto, essere più tranquilli". E quel momento, secondo Andeoni, potrebbe arrivare dopo l’estate.

"Probabilmente dovremo aspettare l'autunno, visto che probabilmente ora avremo un piccolo rallentamento delle vaccinazioni per le decisioni prese dal governo dopo la questione di AstraZeneca. Quindi, è ipotizzabile che raggiungere l'immunità di gregge, auspicabilmente con la riapertura delle scuole. In questa fase - ha aggiunto - le mascherine vanno tenute, a meno che non ci si trovi in un ambiente esterno e non siamo sufficientemente distanziati. In caso contrario, dobbiamo fare sempre attenzione e continuare a tenere tutte le misure".

Attenzione alla variante delta: "La sua capacità di diffusione è molto rapida"

Quanto alla vaccinazione, ha detto l’infettivologo, "l'abbiamo fatta su un numero troppo piccolo della popolazione per poter pensare che sia sufficiente per ridurre la circolazione del virus. Ricordiamo che 40milioni di dosi somministrate non corrispondono a 40 milioni di vaccinati. Dobbiamo ancora tenere le misure di contenimento secondo le condizioni attuali. Quindi, non è che non si possa andare al ristorante ma bisogna stare distanziati. All'aperto, si può stare senza mascherine, ma solo se c'è il distanziamento". 

"Se ora circolasse in Italia la variane Delta noi avremmo solo 15milioni di persone che hanno già fatto le due dosi, e sarebbero meno a rischio. Ma i restanti 25milioni, che ne hanno fatto soltanto una, sarebbero protetti solo al 30 per cento. Non dimentichiamo che la capacità di diffusione di una variante è molto rapida. In Inghilterra, quella indiana ha soppiantato l'inglese. Per scongiurare questo pericolo dobbiamo continuare a vaccinare il più possibile, facendo anche la seconda somministrazione. E intanto continuiamo a tenere tutte le misure di contenimento", ha spiegato l'infettivologo riferendosi alla variante indiana ora "ribattezzata" dall’Oms. Nel Regno Unito, dove quest’ultima variante è responsabile della recente e allarmante crescita di nuovi casi di Covid-19, il premier Boris Johnson si prepara a rinviare il "Freedom Day", la data originariamente prevista per l’allentamento delle restrizioni fissata al 21 giugno. 

Intanto in Francia il prossimo 30 giugno potrebbe essere revocato l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, secondo quanto annunciato dal direttore generale della Sanità Jérôme Salomon. "Se tutto va bene", ha il ministro rispondendo ad una domanda sull'obbligo della mascherina negli spazi all'aperto nel periodo estivo mentre era ospite di una trasmissione radiofonica, "revocheremo una serie di restrizioni il 30 giugno". "Abbiamo un calendario coerente, progressivo, legato alla situazione, questo calendario i francesi lo hanno perfettamente compreso e rispettato e quindi se tutto va bene, revocheremo ancora una serie di obblighi il 30 giugno, se le condizioni lo consentono", ha detto Salomon, specificando però "che naturalmente il distanziamento sociale resterà, è importante: il lavarsi le mani, le distanze, il prestare attenzione nei grandi raduni", ha aggiunto, ricordando che la mascherina resterà obbligatoria negli spazi chiusi dove "ci sono molti più rischi" di essere contagiati.

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