rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
"Mi tolgo di mezzo per un po'..."

Galli dice (quasi) addio alla tv: "Per almeno 15 giorni devo studiare e lavorare"

"Se non emergono fatti straordinari nuovi preferisco fare a meno non solo di andare in televisione ma anche di rilasciare interviste", ha dichiarato il professore del Sacco di Milano

Il professor Massimo Galli, una delle voci più presenti in tv e più ascoltate in questi mesi di emergenza covid, entra in silenzio stampa. Il responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano si appresta a sospendere interviste e apparizioni televisive almeno per qualche settimana, come ha detto oggi a "L'aria che tira" su La7: "Basta tv, per almeno 15 giorni ho da lavorare, studiare e fare altro. Ho deciso di togliermi di mezzo per un po'...". Durissimo il suo sfogo in collegamento con la trasmissione a cui hanno partecipato anche il direttore del Corriere della Sera e il direttore di Libero, Luciano Fontana e Pietro Senaldi: "Quello che dovevo dire l'ho detto, se non emergono fatti straordinari nuovi preferisco francamente fare a meno non solo di andare in televisione ma anche di rilasciare interviste. Alcuni signori, presenti inclusi, riescono a elaborare assolute fake news mettendo insieme contrasti che non esistono, con affermazioni fasulle. Non ho voglia di alimentare la balla quotidiana".

Galli dice (quasi) addio alla tv: il suo sfogo

"Uno dei motivi per cui non voglio più venire a parlare è che non voglio più parlare di quella parola", ha detto Massimo Galli rispondendo alle domande sull'ipotesi di spostamento del coprifuoco allo studio del governo Draghi. "Se si è convinti che il segnale corretto sia quello di un ulteriore 'liberi tutti', diamolo pure. Non ho voglia di fare il custode della purezza…", ha affermato prima di soffermarsi sui numeri della campagna di vaccinazione. "In Italia sono state somministrate 24,5 milioni di dosi, in Gran Bretagna sono arrivati 53 milioni di dosi, con quasi 18 milioni di persone totalmente vaccinate: viaggiano a 79 dosi per cento abitanti contro le nostre 49,5. Sono il primo a sperare che si arrivi ad una riduzione del numero di malati, ma questo non vuol dire che impediamo al virus di circolare", ha sentenziato prima di chiudere il collegamento. Ha cambiato idea sul silenzio stampa? "No, non ne posso più".

Da tanti mesi entrato nelle nostre case attraverso la tv per parlare della pandemia così come altri colleghi e scienziati, Massimo Galli è uno dei maggiori esperti in materia in Italia. Tante le sue ospitate nei talk televisivi, ma l'infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano non si è arricchito, anzi. Lo ha spiegato lui qualche giorno fa: "Non ho mai richiesto né percepito alcun compenso per le mie partecipazioni a programmi televisivi, né per le interviste a giornali". O meglio, il professore si è corretto poco dopo: "Ho preso 300 franchi a presenza dalla televisione della Svizzera che te li manda di default. Ci sarò andato due o tre volte ed ecco gli unici soldini ricevuti per la mia partecipazione a programmi tv, peraltro non richiesti e nemmeno in Italia".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Galli dice (quasi) addio alla tv: "Per almeno 15 giorni devo studiare e lavorare"

Today è in caricamento