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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'infettivologo del Sacco

"Su AstraZeneca è stata una gara tra Ponzio Pilato e Don Abbondio"

Il j'accuse di Massimo Galli: "Tutti si sono tirati fuori da ogni responsabilità. Ciò che è avvenuto fa malissimo alla campagna di vaccinazione"

"La decisione di ieri sera è una nobile gara tra Ponzio Pilato e Don Abbondio, in una partita a tresette a non prendere. Tutti si sono tirati fuori da ogni responsabilità. E così l'immagine, la credibilità del vaccino sono state minate in maniera decisiva senza che ci fossero motivi reali per poterlo fare". Lo ha detto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano e docente all'università Statale del capoluogo lombardo, commentando il pronunciamento dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) sul vaccino AstraZeneca e la decisione italiana di riservare il farmaco agli over 60.

"Certamente ci sono dei quadri clinici, con qualche decesso che ne è conseguito" ha affermato Galli parlando all'AdnKronos. "Quadri particolari, sospetti, strani se vogliamo. Situazioni delle quali si sa molto poco, almeno in base ai dati fino ad ora messi a disposizione. Numericamente sono assai poco consistenti, rispetto alla totalità delle vaccinazioni fatte. Non abbiamo la certezza che non si tratti di fenomeni ascrivibili, pur nella loro singolarità e rarità, a 'rumori di fondo', ovvero a qualcosa che non ha una relazione diretta con il vaccino". In questo quadro, secondo l'esperto "sarebbe stato meglio, sin dall'inizio, un approccio differente. Un approccio che, vista la situazione, avesse fatto precedere, già nella prima fase, l'indagine alla sospensione. E non la sospensione all'indagine". 

Galli: "Ieri 600 morti per Covid, così rischiamo altri ritardi"

"Ieri sono stati oltre 600 i morti per Covid-19 in Italia" ha osservato Galli. "Abbiamo ancora un numero elevato di persone che muoiono, in una condizione in cui avremmo potuto evitarlo se la campagna vaccinale fosse stata più tempestiva ed efficace. E ora, quanto avvenuto attorno alla vicenda AstraZeneca, fa malissimo proprio alla campagna di vaccinazione". 

A fronte dei tanti decessi, "per il potenziale rischio di alcune condizioni avverse, di assoluta rarità, rischiamo di far saltare e ritardare la campagna vaccinale con messaggi continuamente contraddittori". Una campagna che, dice Galli, "avrebbe dovuto, avrebbe potuto, ed è auspicabile che possa ancora, ridurre i in maniera molto significativa proprio le morti". Un risultato di cui "abbiamo la certezza, dalla Gran Bretagna, la cui estesa campagna vaccinale, basata proprio sul vaccino AstraZeneca, ha drasticamente ridotto i decessi per Covid".

La "confusione" che si è creata sul vaccino nato in Gran Bretagna, secondo Galli avrà riflessi sull'adesione all'immunizzazione. "Già normalmente - spiega - siamo di fronte ad una percentuale non trascurabile della popolazione europea e mondiale di 'esistanti' nei confronti del vaccino. E si tratta di una parte della popolazione che, per quanto sia trasversale a livello socio-culturale, nella maggior parte dei casi non ha sufficienti elementi per un giudizio critico sui fenomeni scientifici. Di fronte a questa 'danza delle libellule' fatta dagli ippopotami, con comunicazioni che non pesano le conseguenze, rischiamo di rinfocolare le esitazioni sui vaccini in generale, proprio nel momento meno opportuno".

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