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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Massimo Galli: "Stiamo per vivere la battaglia di Milano"

La previsione apocalittica dell'infettivologo del Sacco. Intanto Briatore lo rintuzza: "L'economia è distrutta"

''Quella che stiamo per vivere è la battaglia di Milano'': Massimo Galli sulle pagine del Corriere della Sera oggi è apocalittico sulla situazione del capoluogo lombardo che vive un'impressionante crescita di contagi da coronavirus secondo quanto riporta l'agenzia di stampa AdnKronos. "A marzo ero preoccupato succedesse quello che viviamo oggi, poi ci salvò il lockdown: dobbiamo invertire la tendenza entro 15-20 giorni per evitare interventi più drastici'', ha detto ancora il direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Sacco. 

Massimo Galli: "Stiamo per vivere la battaglia di Milano"

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), ad 'Agorà' su Rai3, è ancora più pessimista: "La situazione è abbastanza grave, perché fuori controllo in molte parti d'Italia. Abbiamo assistito a una crescita esponenziale negli ultimi giorni e le crescite esponenziali sono sempre molto difficili da fermare. Le misure che stiamo vedendo rallenteranno, ma certamente non fermeranno questa crescita". E ancora: "Su queste cifre - ha chiarito l'infettivologo - il tracciamento funziona in luoghi definiti. Può ancora funzionare all'interno di una scuola o di un ufficio, ma nel sistema aperto ogni persona genera 10-20-30 contatti eventuali e, moltiplicato per 16 mila" nuovi positivi giornalieri, "dà un numero tale che diventa difficile pensare che si possano fare tamponi solo ai fini del tracciamento". Ranieri Guerra invece dice che il lockdown provocherebbe rivolte armate

Invece Flavio Briatore va all'attacco quando nel corso della puntata di Dritto e Rovescio, in onda ieri sera su Rete4, vengono mostrate su una schermata dichiarazioni attribuite a Galli: "Non vedo morti di fame in giro ma vedo morti negli ospedali". "Ci sono 630 morti al giorno per patologie vascolari, 450 persone al giorno muoiono di tumore. Le persone non si possono curare, ci sono malati di Serie A e di Serie B. Il virus è di Serie A. Vorrei che il professor Galli andasse in giro per Milano a vedere i ristoranti e i bar, la gente è distrutta. Un imprenditore non può sempre vivere con l'ansia: investe, spende e poi cambiano le carte in tavola. L'ansia distrugge i piccoli imprenditori. Ieri ero a Milano, non c'era nessuno in strada. Ma quanto si può resistere così? Galli dice che non si muore di fame. Si può morire di fame''.

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