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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Disse "terùn" a Napolitano: Mattarella concede la grazia a Bossi

Il presidente della Repubblica ha concesso l’atto di clemenza nei confronti dell’ex leader della Lega, in merito alla condanna ad un anno di reclusione per il reato di vilipendio commesso nel 2011

Grazia per Umberto Bossi. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concesso l’atto di clemenza nei confronti dell’ex leader della Lega in merito  la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (c.d. vilipendio: art. 278 c.p.), in riferimento a fatti commessi nel 2011.

In quell’occasione il “senatùr” si era rivolto nei confronti di Giorgio Napolitano, che in quel momento ricopriva il ruolo di presidente della Repubblica, con l’appellativo “terùn”, ossia terrone. Come si legge nel comunicato del Quirinale, a seguito di provvedimento della Magistratura di sorveglianza Bossi è stato affidato in prova al servizio sociale". 

Mattarella concede la grazia a Bossi

"Nel valutare la domanda di grazia -prosegue la nota- in ordine alla quale il Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria ha formulato un avviso non ostativo, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Procuratore generale, delle condizioni di salute del condannato, nonché della circostanza che in relazione alle espressioni per le quali è intervenuta la condanna il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha dichiarato di non avere nei confronti del condannato 'alcun motivo di risentimento'”.

"Sono molto contento, ringrazio sia il presidente della Repubblica Mattarella, che il presidente Napolitano", è stato il commento di Umberto Bossi.

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