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Giovedì, 18 Aprile 2024
Irriducibili

Più di duemila medici non sono ancora vaccinati

Sono stati sospesi. E quelli "sotto osservazione" sono quasi trentamila

Sono 2.254 i medici e gli odontoiatri sospesi per non aver adempiuto all'obbligo vaccinale. Ma in totale sono quasi trentamila, 29.972 per la precisione, quelli "sotto osservazione", perché i loro nominativi sono stati segnalati dall'ultima interrogazione della Piattaforma nazionale digital green certificate: il 6,4% dei 467.800 iscritti agli albi. A comunicarlo è la Fnomceo, la federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Spetta infatti alle federazioni la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione anti Sars-Cov-2.

Sarà poi compito degli ordini territoriali verificare la posizione degli iscritti e, ove risultino realmente inadempienti, sospenderli. Quello che scaturisce dall'interrogazione della piattaforma è infatti un dato grezzo, binario, che certifica solo l'avvenuta o non avvenuta vaccinazione ma non tiene conto, ad esempio, delle vaccinazioni effettuate all'estero, di quelle non ancora registrate, o dell'insussistenza dei presupposti per l'obbligo, o delle prenotazioni effettuate, o di certificazioni di esenzione o di differimento per ragioni di salute.

Salgono dunque a 437.828 i medici sicuramente vaccinati secondo i protocolli previsti dalla normativa: il 93,6% del totale. Lo scorso 21 gennaio, quindici giorni fa, erano 434.155, il 92,8% di tutti gli iscritti. I sospesi erano invece 1972. "Ma i vaccinati sono sicuramente molti di più - spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Gli ordini stanno procedendo con le verifiche e con le sospensioni, che sono una piccola percentuale rispetto al dato grezzo: segno che molti dei medici segnalati dalla piattaforma sono in realtà vaccinati non ancora registrati, o guariti, o esenti, o comunque in regola. Se, infatti, contassimo solo i sospesi, i medici ottemperanti sarebbero oggi il 99,5%. È importante, tuttavia, continuare a monitorare gli iscritti segnalati dalla piattaforma, chiedendo anche la loro collaborazione per verificarne il reale stato vaccinale".

"Quello che è certo - continua l'esperto - è che 3.673 medici, nelle ultime due settimane, si sono vaccinati, o hanno dimostrato di essere in regola con l'obbligo. Le verifiche sono costanti, così come l'aggiornamento degli albi, con sospensioni e revoche delle stesse, da parte degli ordini - aggiunge Anelli -. L'intento è quello, previsto dalla legge, di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura e assistenza".

Gli attacchi no vax

Proseguono, in parallelo, anche gli attacchi di matrice no vax a strutture sanitarie: l'ultimo, dopo l'incendio di due giorni fa all'hub vaccinale di Mestre, è avvenuto all'ordine dei medici di Bolzano. La notte scorsa, infatti, la scritta sulla targa che indica la sede è stata cancellata e sostituita con scritte ingiuriose. Ma non c'è giorno che gli ordini regionali non siano bersagli di proteste, manifestazioni, atti aggressivi, violenti o vandalici. È accaduto a Terni, con due sit in di persone che chiedevano uno 'sdoganamento' delle cosiddette terapie domiciliari. E prima ancora a Genova, in concomitanza di un procedimento disciplinare. Mentre a Pisa la targa dell'ordine era stata imbrattata.

"È veramente l'ora di finirla - sbotta Anelli -. Gli ordini stanno facendo il loro dovere, stanno portando a termine, tra mille difficoltà e sacrifici, un compito che la legge affida loro. È inammissibile che, oltre al sovraccarico di lavoro, alle difficoltà applicative delle leggi, alla burocrazia, debbano far fronte a questi attacchi irrispettosi e osceni".

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