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Venerdì, 19 Aprile 2024
La sentenza

Minicar parcheggiate negli spazi per le moto, la Cassazione: "Giuste le multe"

I giudici contro una società che nel 2015 si è opposta alla sanzione elevata a una microcar parcheggiata negli stalli dei motocicli. Ecco perché e cosa può succedere

Le microcar non possono essere parcheggiate nei posteggi riservati ai motorini. Lo ha stabilito la Cassazione, con una sentenza destinata a fare giurisprudenza su un tema sempre più sentito, visto le tante microcar in circolazione.

La multa nel 2015 in zona Prati a Roma

La vicenda parte nel 2015, quando la società Rappresentanze Ferrari Federico e Andrea s.r.l. si oppone a una multa elevata dalla polizia locale di Roma Capitale in via Fabio Massimo, zona Prati. Gli agenti staccano la sanzione a una microcar 40 posteggiata, appunto, nei parcheggi riservati ai motorini, e la società si rivolge al giudice di pace sostenendo l’illegittimità del verbale poiché la sosta si sarebbe dovuta considerare consentita in quanto “il veicolo oggetto di accertamento era qualificabile come un quadriciclo leggero assimilato”. 

La tesi della società ricorrente: le microcar sono equiparate agli scooter

Nel 2017 il giudice di pace respinge l’opposizione e dà ragione al Comune, basandosi sul presupposto della ritenuta sussistenza della contestata violazione “poiché il mezzo in questione si includeva nella categoria dei quadricicli a motore di cui all’art. 53, comma 1, lett. h), c.d.s., per come evincibile anche dalla relativa carta di circolazione”. Non un motociclo, dunque, ma un quadriciclo, ovvero un veicoli su quattro ruote. E poco importa che la cilindrata sia la stessa degli scooter. Il tribunale di Roma, nel 2019, ha confermato la validità della decisione del giudice di pace, sottolineando anche la presenza di “un cartello stradale, il quale esplicitava chiaramente che la sosta era riservata ai veicoli a due ruote”.

Il parere della Cassazione sulle microcar

La società però non si è data per vinta e ha presentato ricorso in Cassazione, ricorso cui Roma Capitale ha a sua volta risposto con un controricorso. A sostegno del ricorso, gli avvocati della società sono tornati a sottolineare come le microcar vadano equiparati ai motocicli e, quindi, possano legittimamente sostare negli spazi per gli scooter. I giudici della seconda sezione civile hanno invece confermato la legittimità dei precedenti giudizi - e dunque della multa - facendo notare che “nelle zone di sosta in cui gli spazi destinati a ciascun veicolo sono delimitati da segnaletica orizzontale, vale a dire dalle classiche strisce, i conducenti sono tenuti a sistemare il proprio veicolo nello spazio a esso destinato, senza invadere gli spazi contigui; ciò comporta che, nel caso delle microcar posteggiate negli spazi adibiti alla sosta per i ciclomotori (ovviamente più stretti), deve ritenersi che la loro sosta è stata illegittimamente effettuata”. 

Non è dunque soltanto un questione di equiparazione non corretta - le microcar sono quadricicli, e non motocicli - ma anche di spazio occupato: parcheggiandole nelle strisce che delimitano gli stalli dei motorini, ne occupano inevitabilmente più d’uno. 

Centinaia di microcar a rischio multa ogni giorno

Gli Ermellini hanno quindi condannato la società a pagare le spese del giudizio d’appello, 370 euro, e soprattutto aperto la strada a raffiche di multe per le decine di microcar che spesso vengono parcheggiate negli spazi riservati ai motorini. Differente sarebbe stata la questione se si fosse trattato di un veicolo a tre ruote: in quel caso la tesi degli avvocati della società avrebbe potuto essere accettata, quantomeno nella parte riservata all’assimilazione agli scooter, visto che per l’articolo 52 del codice della strada “i ciclomotori sono veicoli a motore a due o tre ruote aventi le seguenti caratteristiche: a) motore di cilindrata non superiore a 50 cc, se termico; b) capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 km/h”.

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