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Lunedì, 11 Dicembre 2023
Un decennio di tragedie

Migranti, 28mila morti in 10 anni. Record di sbarchi nel 2023

Una strage quotidiana che avviene nelle acque del Mediterraneo, soprattutto nella rotta verso l'Italia. Nel frattempo non rallenta l'ondata di arrivi verso le nostre coste: l'anno in corso potrebbe superare il primato di 181mila sbarchi registrato nel 2016

Sono passati dieci anni da quel 3 ottobre del 2013. Quella notte persero la vita 368 persone, uomini, donne e bambini che, come tanti dopo di loro, hanno intrapreso un viaggio della speranza in mare, conclusosi prima di toccare le nostre sponde. A un decennio da quella tragedia, per cui è stata istituita la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione", la situazione non è cambiata di molto. Gli sbarchi vanno avanti senza sosta, l'hotspot di Lampedusa è sempre al collasso e il bilancio delle vittime si aggiorna, purtroppo, a cadenza quasi giornaliera. 

Migranti, 28mila morti in mare dal 2014

Una strage quotidiana che avviene nelle acque del Mediterraneo: dal 2014 a oggi sono più di 28mila i migranti morti e dispersi nel tentativo di raggiungere l'Europa e, in particolare, l'Italia. Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multi etnicità) di Milano, proprio la rotta verso il nostro Paese si dimostra quella in cui si registra il maggior numero di vittime: 2.093 dal primo gennaio al 20 settembre 2023 su un totale di 2.356 avvenuti complessivamente sulle tre rotte mediterranee, la centrale verso l’Italia, l’orientale che porta in Grecia e quella occidentale verso la Spagna.

Una fetta enorme, anche se si comparano i dati degli ultimi dieci anni. Il 76% degli eventi fatali avvenuto durante le traversate del Mediterraneo sono accaduti sulla rotta che porta all'Italia, con picchi particolarmente elevati nel 2014 (95%), 2016 e 2017 (90%). Anche il 2023, nonostante non sia ancora concluso, si appresta a diventare un anno da record: la percentuale è vicina al 90% e potrebbe salire ancora. 

I numeri sugli sbarchi in Italia

Un'ovvia e tragica conseguenza dell'aumento degli sbarchi registrato nell'anno ancora in corso. Secondo i dati disponibili sul sito del ministero dell'Interno e aggiornati al 2 ottobre, sono 134.162 i migranti arrivati in Italia nel 2023, quasi il doppio dell'anno precedente, in cui erano stati 72.209. Numeri in costante crescita soprattutto negli ultimi tre anni, dopo la "pausa" causata dalla pandemia.

Migranti sbarcati in Italia dal 2016 a oggi (dati aggiornati al 2 ottobre 2023)

Nell'ultimo decennio il picco più alto è stato registrato nel 2016, quando gli sbarchi furono 181.436, molti dei quali dalla Nigeria. Dopo un calo nel 2017, il triennio tra il 2018 e il 2020 è stato quello in cui sono stati registrati i numeri più bassi: 23mila nel 2018, 11mila nel 2019 e 34mla nel 2020. Durante l'emergenza Covid i viaggi nel Mediterraneo sono calati drasticamente, prima di tornare a salire con costanza. Nel 2021 sono arrivati via mare 67mila migranti, mentre nel 2022 il numero è tornato a sei cifre, toccando quota 105mila. 

Il 2023 da record

Nel 2023 una nuova impennata: oltre 134mila sbarchi, l'87% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E mentre Lampedusa ricorda la tragedia del 2013, la Sicilia si conferma il principale approdo per i migranti che fuggono verso l'Europa via mare: l'85% degli sbarchi avviene proprio sulle coste siciliane. Numeri già importanti che potrebbero aumentare ancora negli ultimi mesi dell'anno, se non ci sarà una improvvisa (e improbabile) inversione di tendenza. Secondo i dati del Viminale, quasi 70mila arrivi sono avvenuti negli ultimi tre mesi: 23mila a luglio, 25mila ad agosto e 19mila a settembre. Se queste cifre dovessero confermarsi anche tra ottobre, novembre e dicembre, il 2023 potrebbe superare il record di 181mila arrivi del 2016.

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