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Giovedì, 18 Aprile 2024
La situazione

Covid, Rt in calo a 0,63: in aumento i casi di variante Delta e Kappa in Italia

Scende ancora l'incidenza dei casi di Covid in Italia a 9 casi ogni 100 mila abitanti rispetto agli 11 di 7 giorni fa. I tecnici chiedono un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi. Galli: "Non ci sarà più ondata come le precedenti"

Buoni segnali dal monitoraggio settimanale, come sempre diffuso di venerdì. Continua la riduzione dell'Rt nazionale a 0.63 rispetto allo 0.69 della settimana scorsa e scende ancora l'incidenza dei casi di Covid in Italia a 9 casi ogni 100 mila abitanti rispetto agli 11 di 7 giorni fa. Sono, secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimana Iss-Ministero della Salute sull'andamento dei contagi da coronavirus in Italia, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi.

Casi di variante Delta e Kappa in aumento

Sebbene in assoluto i nuovi casi siano in diminuzione, la proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da varianti delta e kappa (la seconda faceva parte della famiglia della variate delta ed e' ora distinta) è in aumento in Italia, indica la bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. La maggior parte di questi casi è attribuibili a focolai circoscritti in varie parti del paese.

Gli esperti e i tecnici chiedono, visto l'aumento dei casi anche in paesi con alta copertura vaccinale, un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi e un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli.

Da Nord a Sud tutte le Regioni e le province autonome sono a rischio basso e nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, secondo i dati sono nella bozza di monitoraggio Covid Iss-Ministero Salute. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 3% (la soglia critica e' il 30%) con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 362 (22/06/2021) a 240 (29/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente e si attesta al 3% (soglia critica 40%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.289 (22/06/2021) a 1.676 (29/06/2021).

Galli: "Non ci sarà ondata come le precedenti"

"Francamente non credo che si possa pensare al rischio di una nuova ondata pandemica con la portata e le caratteristiche di quella dello scorso anno. I vaccinati contro il Covid ci sono, sono stati numerosi. Siamo indietro rispetto agli inglesi, ma ne abbiamo fatti ormai molti anche noi. Abbiamo la preoccupazione per gli over 60 che non si sono vaccinati ma, insomma, è difficile pensare ad un'ondata con una connotazione come quella già vista". Lo ha detto Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano ospite della trasmissione 'Agorà Estate'. Ha anche aggiunto che oggi, considerando la presenza dei vaccini anti Covid, "è inaccettabile anche un solo morto a causa del coronavirus, seppure toccherà accettare qualche altro decesso, purtroppo. Dobbiamo fare le cose bene. E farci arrivare anche altro virus dall'Inghilterra non è una brillante idea. Ricordiamoci anche che la variante inglese l'abbiamo in Italia ed è inevitabile che diventi la variante preponderante nel nostro Paese. Dobbiamo solo sperare che, pur preponderante, non porti centinaia o migliaia di casi".

Il primo venerdì di Speranza senza ordinanze

"Oggi è un venerdì particolare, perché è il primo dallo scorso autunno, da ottobre, in cui non sarò chiamato a firmare ordinanze", dal momento che "l'Italia da lunedì è tutta in zona bianca e non ci sono modifiche". Insomma, "è una bella giornata per tutti noi". È quanto afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al convegno "Ripartiamo", in occasione della Giornata nazionale per la salute e il benessere delle città.

I numeri di oggi "sono molto incoraggianti - rimarca il ministro -. L'incidenza è a 9, l'indice Rt a 0,63, molto positivo rispetto al passato". Si registra una "riduzione molto singificativa dei contagiati ma anche dell'occupazione dei posti letto, sia in terapia intensiva, dove eravamo a circa 3.800 ora siamo a 229, che per quanto riguarda l'area medica, da quasi 30mila a poco sopra 1.500".

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