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Giovedì, 28 Marzo 2024
I numeri

In Italia grazie ai vaccini evitati 150mila morti e 500mila ricoveri (in un solo anno)

La stima è contenuta in un rapporto dell'Iss. Dal giorno del V-Day al 31 gennaio scorso ci sono stati 55mila ricoveri in terapia intensiva inferiori all'atteso

La campagna vaccinale anti-Covid in Italia ha permesso di evitare "circa 8 milioni di casi, oltre 500mila ospedalizzazioni, oltre 55mila ricoveri in terapia intensiva e circa 150mila decessi", di cui più di 7 su 10 negli anziani over 80. La stima, che si riferisce al periodo compreso tra il 27 dicembre 2020, il 'V-Day' in cui sono iniziate le vaccinazioni, e il 31 gennaio 2022, è contenuta nel rapporto 'Infezioni da Sars-CoV-2, ricoveri e decessi associati a Covid-19 direttamente evitati dalla vaccinazione, pubblicato dall'Istituto superiore di sanità. Il calcolo - spiega l'Iss - è stato fatto con una metodologia inizialmente sviluppata per i vaccini antinfluenzali, ma già applicata in altri Paesi per studi relativi a Sars-CoV-2, che utilizza i dati della Sorveglianza integrata e dell'Anagrafe nazionale vaccini del ministero della Salute.

Questa stima è detta diretta in quanto non considera - precisa l'Istituto - il possibile impatto indiretto della stessa vaccinazione sulla popolazione non vaccinata: ad esempio, le infezioni evitate tra i vaccinati potrebbero aver contenuto la trasmissibilità complessiva osservata in Italia.

I vaccini sono stati un argine contro Omicron

Solo nel mese di gennaio 2022, caratterizzato dalla predominanza della variante Omicron, altamente diffusiva, in cui sono state osservate un totale di 4.3 milioni di diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, la vaccinazione ha permesso di evitare un totale di 5.2 milioni di casi di infezione (range 4.3 mln-6,4 mln), 228mila ospedalizzazioni (161mila-384mila), 19mila ricoveri in terapia intensiva (13mila-31mila) e 74mila decessi (48mila-130mila). 

I vaccini hanno ovviamente protetto da conseguenze letali soprattutto le persone più in là con gli anni (ma non solo). Il 72% dei decessi complessivi, si legge nel report, è stato evitato per le persone di età pari o superiore a 80 anni, il 19% nella fascia 70-79, il 7% nella fascia 60-69 e il 3% sotto i 60 anni; - La distribuzione degli eventi evitati non è stata omogenea durante il periodo studiato. Nella prima metà del 2021, dovuto alla bassa copertura vaccinale, il numero di eventi evitati è stato limitato. Invece, durante la seconda metà del 2021 e durante gennaio 2022 si stima che la vaccinazione ha evitato più della metà degli eventi attesi.

"La pandemia non è finita e ci sono numeri di circolazione virale significativi, ma dobbiamo avere fiducia nella scienza" ha detto questa mattina il ministro della Salute Roberto Speranza. "A oggi abbiamo il 91,44% che ha fatto la prima dose di vaccino, e il 90% che hanno completato il primo ciclo e 39 mln hanno fatto anche il richiamo. Inoltre, sta partendo in questi giorni anche il secondo booster per over80 e fragili. L'utilizzo delle mascherine inoltre è e resta essenziale. Se siamo in una fase diversa è grazie alla campagna di vaccinazione".

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