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Giovedì, 25 Aprile 2024
La situazione guardando i numeri

Più morti e terapie intensive ancora in affanno, mentre solo il 3% dei 70enni è stato vaccinato

Il rapporto settimane della Fondazione Gimbe indica una diminuzione del numero dei nuovi contagi mentre cresce quello dei decessi e sono ancora più di 200 i pazienti che ogni giorno entrano in terapia intensiva. La campagna vaccinale prosegue ma a rilento.

Diminuiscono i nuovi casi di contagio ma sono ancora più di 200 i pazienti che ogni giorno entrano in terapia intensiva, mentre aumentano i decessi. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe per la settimana dal 7 al 13 aprile conferma una riduzione del 15,4% dei nuovi contagi da Sars-Cov-2 in Italia (scesi da 125.695 a 106.326), a fronte di un aumento dei decessi del 7,5% rispetto al periodo precedentemente analizzato (3.083 vs 2.868). La campagna vaccinale prosegue anche se a rilento e, in vista delle riaperture, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, lancia un appello: "fondamentale" inserire tra i parametri specifici anche "il target di copertura vaccinale per le categorie a rischio". 

Coronavirus, l'andamento dell'epidemia in Italia

  • Decessi: 3.083 (+7,5%) (esclusi 258 decessi comunicati dalla Regione Sicilia riferiti a mesi precedenti)
  • Terapia intensiva: -217 (-5,8%)
  • Ricoverati con sintomi: -2.385 (-8,1%)
  • Isolamento domiciliare: -33.883 (-6,5%)
  • Nuovi casi: 106.326 (-15,4%)
  • Casi attualmente positivi: -36.485 (-6,6%)

Il dato nazionale, come sempre accade, risente delle notevoli eterogeneità tra le varie Regioni, si legge nel report, che rileva ad esempio un aumento della variazione percentuale dei nuovi casi in sei Regioni (in particolare Basilicata e Calabria) e un aumento degli attualmente positivi in cinque. 

gimbe trend settimanale nuovi casi 7-13 aprile 2021-2

trend settimanale gimbe 7-13 aprile 2021-2

"I nuovi casi e la loro variazione percentuale continuano a scendere ma con un bacino di 520mila casi attualmente positivi è impossibile riprendere il tracciamento dei contatti", spiega Cartabellotta. Per quanto riguarda invece la pressione sugli ospedali, Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione, rivela che "le curve dei ricoveri con sintomi e delle terapie intensive hanno iniziato una discesa lenta e irregolare" anche se al tempo stesso "i numeri assoluti restano elevati e in molte Regioni gli ospedali sono ancora in affanno". A livello nazionale l'occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid in terapia intensiva (39%) e area medica (41%) è ancora superiore alle soglie di allerta (fissate rispettivamente al 30% e 40%). Sette le Regioni ancora sopra la soglia di allerta per i posti letto di area medica e tredici per le terapie intensive. I nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva sono in calo, conferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe, ma "la media mobile a 7 giorni rimane superiore ai 200 ingressi al giorno". 

gimbe posti letto terapia intensiva pazienti covid-2

A che punto siamo con i vaccini

Alle 6.06 del 14 aprile, al netto dei ritardi di notifica, risultano consegnate in Italia 15.575.830 dosi di vaccino anti Covid, pari al 22,7% di quelle previste per il primo semestre 2021. Per il secondo trimeste, spiega Cartabellotta, sulla carta possiamo disporre di un "'portafoglio' di oltre 52 milioni di dosi di vaccini, a cui si aggiungeranno 6,7 milioni di dosi di Pfizer/BioNTech, che saranno consegnate in anticipo".

Per raggiungere il traguardo delle 500mila vaccinazioni al giorno serve però "una fornitura regolare da parte di tutte le aziende per garantire 3,5 milioni di dosi a settimana", dice il presidente di Gimbe, specificando che si tratta di un risultato "condizionato da varie criticità" considerando il fatto ad esempio che AstraZeneca ha già comunicato ritardi nella consegna delle dosi promesse e che entro il 22 aprile ne arriveranno soltanto 500mila (come annunciato dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-10, il generale Figliuolo). C'è poi il caso di Johnson&Johnson, che ha annunciato una dilazione della distribuzione del suo vaccino in Europa: 180mila dosi sono già state consegnate ma c'è attesa per il verdetto dell’Ema (slittato alla prossima settimana), anche se le dichiarazioni di ieri sottolineano che i benefici superano ampliamenti i rischi.

Il vaccino sviluppato dalla tedesca Curevac (che utilizza la stessa tecnologia di quelli Pfizer-BioNTech e Moderna, ossia è un vaccino a mRNA) dovrebbe completare lo studio clinico di fase 3 entro la fine del secondo semestre e allora potrà essere presentata all'Ema la domanda di autorizzazione condizionata al commercio. C'è poi lo scoglio della "ingiustificata diffidenza" nei confronti del vaccino di AstraZeneca (che potrebbe interessare anche quello di Johnson&Johnson) secondo le parole della dottoressa Gili, che ammonisce: "Senza un'adeguata e incisiva comunicazione istituzionale sul profilo beneficio-rischio di questi vaccini e sul processo di vaccinovigilanza, il loro rifiuto selettivo rischia di estendersi a macchia d'olio con ulteriore rallentamento della campagna vaccinale". 

gimbe dosi vaccino 1 semestre 2021-2

gimbe dosi vaccino previste 2 trimestre 2021-2

Le vaccinazioni in Italia

Secondo l'ultimo monitoraggio di Gimbe, il 6,8% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose: si tratta di un totale di 4.055.458 milioni di persone. Si registrano però notevoli differenze tra Reioni e Regioni, passando ad esempio dall’8,3% del Piemonte al 5,2% della Campania. Anche se il numero di somministrazioni in alcuni giorni ha superato quota 300mila, su base settimanale non si va oltre le 1,9 milioni di dosi: un numero ben lontano dall’obiettivo Figliuolo (cioè 3,5 milioni/settimana).

Questa la situazione per quanto riguarda le categorie più fragili:

  • Over 80: degli oltre 4,4 milioni, 1.939.680 (43,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.414.126 (32%) hanno ricevuto solo la prima dose, con le consuete importanti differenze regionali.
  • Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 180.164 (3%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.395.527 (23,4%) hanno ricevuto solo la prima dose, anche qui con rilevanti differenze tra le Regioni.
  • Elevata fragilità: le dosi destinate ai soggetti fragili vengono rendicontate nella categoria 'Altro', dove oltre la metà delle dosi (1.680.418 dosi) è stata somministrata ad over 70 mentre il 47,6% (1.529.103 dosi) è andato a persone under 60, dove possono rientrare soggetti ad elevata fragilità e loro caregiver. 

Il presidente Cartabellotta precisa che “senza prevedere nella rendicontazione pubblica specifiche categorie di soggetti fragili non è possibile condurre ulteriori analisi su questo indefinito contenitore dove confluiscono certamente anche soggetti 'non aventi diritto'". 

gimbe dosi vaccino somministrate categoria altro-2

Il punto in vista dell’estate, tra riaperture e tensioni sociali

Conclude Cartabellotta: "Se gli effetti di un'Italia rosso-arancione si protrarranno per almeno 3 settimane, il progressivo ritorno al giallo determinerà inevitabilmente una risalita della curva epidemica, anche se mitigata dalla ridotta probabilità di contagio all’aperto per l’aumento delle temperature". In più, chiarisce, "in tempi brevi non esiste alcuna possibilità di ridurre i contagi a 50 per 100.000 abitanti al fine di riprendere il tracciamento, attività peraltro mai potenziata dalle Regioni" e "la progressione della campagna vaccinale permetterà di mettere in sicurezza, auspicabilmente prima dell’estate, over 70 e fragili con notevole impatto su ospedalizzazioni e decessi, ma non sulla circolazione del virus che richiederà di mantenere tutte le misure individuali". Per questo, secondo Cartabellotta, “è fondamentale inserire tra i parametri per le riaperture specifici target di copertura vaccinale per le categorie a rischio”. 

gimbe rapporto settimana 7-13 aprile 2021-2

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