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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Diego Armando Maradona: è morto il dio del calcio

Aveva 60 anni. L'annuncio del giornale argentino Clarin: l'ex calciatore ha subito un arresto cardiocircolatorio. L'Équipe: "È la morte di un Dio"

Diego Armando Maradona è morto. Come riporta il giornale argentino Clarin, l'ex calciatore ha subito un arresto cardiocircolatorio nella sua casa di Tigre, in Argentina, dove stava trascorrendo la convalescenza dopo l'intervento chirurgico alla testa di qualche settimana fa.

È morto Diego Armando Maradona

Maradona era stato operato qualche tempo fa per un ematoma subdurale. Aveva compiuto sessanta anni il 30 ottobre scorso. Il 4 novembre era stato sottoposto "con successo" all'operazione al cervello per rimuovere un coagulo. A comunicarlo era stato il portavoce del Pibe de Oro, Sebastian Sanchi. L'operazione era stata effettuata alla Clinica Olivos di Buenos Aires, ed era durata circa 80 minuti. 

Nel video: il mitico riscaldamento di Maradona

Un'immagine di Diego Armando Maradona con la maglia dell'Argentina e l'espressione disperata campeggia su tutta la homepage del quotidiano francese L'Equipe, che titola 'La morte di un dio'. Era nato a Lanus il 30 ottobre del 1970. Ha vinto con la nazionale argentina il campionato del mondo del 1986, disputatosi in Messico, battendo in finale la Germania per 3 a 2, fornendo l'assist per la rete decisiva di Burruchaga.

Ricordando Diego Armando: Quando Maradona vinse da solo un Mondiale

È morto Diego Armando Maradona (FOTO ANSA)

Maradona, le tappe della carriera 

Prima, durante tutto il Mondiale, Maradona aveva dimostrato di essere il più grande calciatore vivente vincendo praticamente da solo alcuni degli scontri diretti più duri, con due doppiette consecutive contro l'Inghilterra nei quarti e il Belgio in semifinale. Per un goal segnato di mano contro l'Inghilterra si era anche guadagnato l'appellativo di antisportivo, ma lui aveva risposto che quella era "La mano di Dio", riferendosi a una vendetta per la guerra delle Farkland e facendo arrabbiare ancora di più i sudditi della Regina. 

Poi, nella stessa partita, aveva segnato il più bel goal mai visto nel calcio, quello che tutti sognavamo di realizzare da bambini: partito da centrocampo, aveva saltato come birilli centrocampisti e difensori inglesi e battendo infine il portiere, il mitico Peter Shilton, in uscita con un tocco magico. Gary Lineker, capocannoniere del Mondiale '86 e in campo quel giorno con la maglia inglese, oggi twitta commosso: "Spero che dopo una vita benedetta, ma travagliata egli trovi finalmente conforto nelle mani di Dio". 

Maradona non si ripeterà a Italia '90, perdendo in finale proprio contro i tedeschi per un rigore assai discutibile realizzato da Brehme. Questa invece è la punizione a due da dentro l'area che il numero dieci realizza contro la Juventus in una partita del campionato italiano con una pennellata poetica che si infila quasi disegnando una curva magica sotto l'incrocio dei pali nonostante il tuffo disperato del povero Tacconi. 

"Sono stato e sono molto felice. Il calcio mi ha dato tutto quello che ho, più di quello che avrei immaginato. E se non avessi avuto quella tossicodipendenza avrei potuto giocare molto di più. Ma oggi questo è passato, sto bene e quello che mi dà dolore è non avere i miei vecchi", aveva detto nella sua ultima intervista rilasciata al Clarin un mese fa. Alla domanda su cosa desiderasse di più, Maradona rispondeva: "Che passi quanto prima questa pandemia e che la mia Argentina possa andare avanti. Spero che tutti gli argentini stiano bene. Abbiamo un Paese bello e confido che il nostro presidente possa farci uscire da questa situazione". Questo è il coro più famoso che gli hanno dedicato i tifosi del Napoli:

Maradona, l'eterno ragazzino di Lanus: i dolori che hanno reso artista il calciatore 

Vinse due scudetti con il Napoli nel 1986/87 e nel 1989/90 e una Coppa Uefa. È stato sospeso due volte dal calcio: nel 1991 dopo essere stato fermato dall'antidoping per uso di cocaina nel 1991 in Italia; sempre per positività ai test antidoping al mondiale degli Stati Uniti 1994 ma per l'uso di efedrina, sostanza usata per perdere peso). Nella sua carriera ha militato prima nell'Argentinos Juniors e nel Boca Juniors. Poi si è trasferito in Europa nel Barcellona e dal campionato spagnolo è arrivato nel Napoli di Ferlaino e Ottavio Bianchi. Al termine di una lunga telenovela di polemiche è passato prima al Siviglia e poi ha chiuso la carriera nei Newell's Old Boys. La sua parabola calcistica si concluse ingloriosamente, con una positività al doping nei Mondiali di Usa '94. Diego accusò la Fifa e puntò il dito contro il nemico di sempre, l'allora presidente Sepp Blatter, reo a suo dire di averlo indotto a rimettersi in carreggiata e poi di averlo tradito. Il suo declino era cominciato in realtà nel 1991, appena un anno dopo il secondo scudetto di Napoli, quando era stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti. 

Alla fine della sua carriera calcistica ha intrapreso quella di allenatore, diventando anche Commissario Tecnico dell'Argentina per un breve periodo. Negli anni ha avuto un aumento eccessivo di peso - per il quale si è sottoposto a una serie di operazioni - e si è liberato della dipendenza dalla cocaina dopo molti soggiorni in centri di disintossicazione. I suoi fratelli Hugo e Raul sono stati calciatori come lui (Hugo ha giocato in Italia nell'Ascoli). 

Diego Armando Maradona è stato sposato con Claudia Villafañe - ha divorziato nel 2004 - e da quella relazione sono nate Dalma Nerea e Gianninna Dinorah. È stato padre anche di Diego Sinagra, nato a Napoli nel 1986 dalla relazione con Cristiana Sinagra, che è stato riconosciuto dal campione argentino soltanto nel 2007. Maradona ha avuto una relazione anche con Valeria Sabalaín, dalla quale è nata Jana, e con Veronica Ojeda, che gli ha dato Diego Fernando, nato nel 2013. 

Maradona era amico di Fidel Castro (è morto nello stesso giorno, a quattro anni di distanza, di colui che considerava come un "secondo padre"), Hugo Chavez, Cristina Kirchner e Saul Menem. Ha sempre espresso ammirazione per Ernesto 'Che' Guevara e si è dichiarato nemico di George W. Bush. In Italia ha avuto molte controversie con il fisco, che l'ha accusato in varie occasioni di aver evaso 39 milioni di euro. La Uefa ha annunciato un minuto di silenzio per la morte del Pibe de Oro oggi e domani nelle partite di Champions ed Europa League. Meno di un mese fa, ricorda l'agenzia di stampa Agi, il 'Pibe de oro' festeggiava con una intervista a France Football il suo sessantesimo compleanno "sognando di poter segnare un altro gol contro gli inglesi, stavolta con la mano destra!" e confessando quanto gli mancasse far innamorare le persone con le sue folli giocate. Ora sarà lui a mancare a tutti noi. 

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