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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Morto il neofascista Stefano Delle Chiaie, indagato e poi assolto per le stragi di Bologna e piazza Fontana

Aveva 82 anni. Latitante a lungo in Sud America, nel 1960 aveva fondato il movimento Avanguardia Nazionale, sciolto nel 1976 per effetto della legge Scelba

È morto la scorsa notte a Roma Stefano Delle Chiaie, esponente della destra radicale e fondatore dell’organizzazione neofascista Avanguardia Nazionale. Avrebbe tra poco compiuto 83 anni, essendo nato a Caserta il 13 settembre 1936. Indagato per aver partecipato alla strage della stazione di Bologna nel 1980 fu poi assolto per “insufficienza di prove”. Fu accusato anche nel 1982 di aver partecipato anche alla strage di piazza Fontana: sette anni dopo fu assolto “per non aver commesso il fatto” con una sentenza poi confermata in appello nel 1991, quando fu prosciolto anche dall’accusa di associazione eversiva.

Stefano Delle Chiaie aderì a 14 anni al Msi (Movimento Sociale Italiano), per uscirne a 20 seguendo Pino Rauti al Centro Studi Ordine Nuovo. Nel 1960 fondò Avanguardia Nazionale, movimento sciolto poi nel 1976 per effetto della legge Scelba.

Delle Chiaie a lungo latitante in Sudamerica

Delle Chiaie ha vissuto a lungo da latitante in Sud America per sfuggire alla giustizia italiana, a partire dal 1970, fino all'arresto nel marzo del 1987 in Venezuela, a Caracas. Si era reso latitante il 25 luglio del 1970, giorno in cui era stato chiamato a testimoniare sul ruolo di Mario Merlino nella strage di piazza Fontana. Delle Chiaie, ricorda l'Agi, è stato collaboratore, con il boia di Lione Klaus Barbie, della dittatura boliviana negli anni '80.Collaborò anche con la dittura di Pinochet in Cile. 

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