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Giovedì, 18 Aprile 2024

Vincenzo Sbrizzi

Giornalista

Riaprire i musei per aiutare gli ospedali: la Francia traccia una nuova strada

Quante volte abbiamo sentito dire nel nostro Paese "riapriamo i musei, riapriamo i luoghi di cultura". Ad onor del vero, nel caso dei musei, eravamo anche riusciti a farlo, prima dell'ultima stretta che ha "sospeso" la zona gialla. Arriva dalla Francia un'idea per farlo anche nei momenti più duri, in totale sicurezza. A Digione, in Borgogna, il Museo di Belle Arti è stato riaperto per permettere alle persone di donare il sangue. Gli splendidi capolavori al suo interno fanno da sfondo alle lettighe sulle quali vengono fatti accomodare i donatori. In 48 ore, sono stati esauriti tutti gli slot disponibili. Cento in totale per prendere appuntamento e dare il proprio contributo alla soluzione dell'emergenza ma in mezzo alla bellezza.

Già la bellezza, quante volte ci è stato ripetuto “la bellezza salverà il mondo”, solo che quando abbiamo avuto bisogno di essere veramente salvati è stata la prima cosa a cui abbiamo rinunciato. Immaginate quanto sarebbe bello organizzare un centro vaccinale all'interno della Reggia di Caserta oppure un polo per le donazioni di sangue all'interno degli Uffizi. Non si può calcolare il beneficio che una cosa del genere apporterebbe all'umore delle persone, chiuse da un anno in casa. Proprio perché inestimabile, nell'anno dei bollettini e della conta dei morti, sarebbe la prima cosa da fare.

Per ridare speranza agli italiani facendoli ripartire dalla bellezza, unico, vero valore assolutamente italiano. Non più le pareti asettiche di un padiglione in una fiera o di una caserma, ma quelle affrescate dei tanti palazzi reali o chiese medievali presenti lungo tutta la penisola. Per un attimo la paura andrebbe via. Niente più pensieri sugli effetti collaterali dei vaccini ma solo sguardi persi nella magnificenza dell'arte. Non ci sarebbe più bisogno di girare la testa dall'altra parte per non guardare l'ago che entra.

Avremmo già lo sguardo rivolto all'insù a guardare i soffitti affrescati. Sarebbe una rivoluzione che solo noi, e pochissimi altri Paesi al mondo potrebbero permettersi. Per questo avremmo almeno l'obbligo di provarci, di ripartire usando la fortuna che la storia ci ha lasciato in eredità, e meritandocela. La battaglia è ancora lunga e dura, lasciamoci aiutare e prendiamo esempio da chi è riuscito a sopravvivere a guerre, carestie, pestilenze: l'arte. Ha sicuramente qualcosa da insegnarci.

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