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Giovedì, 25 Aprile 2024
I punti chiave

Le regole per Natale secondo i "colori": cosa cambia

Super green pass anche in zona bianca, stretta contro i no-vax e aperture in zona rossa: tutti i nodi da sciogliere. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore il prossimo 6 dicembre

Restano i colori per le Regioni, ma con nuove regole, e stretta contro i no-vax: sono questi i nodi chiave che il Consiglio dei ministri deve sciogliere, prima di varare le misure che serviranno a contenere i contagi durante il periodo natalizio. Le modifiche dovrebbero entrare in vigore a partire dal prossimo 6 dicembre, ma il condizionale resta ancora d'obbligo, visto che la decisione verrà presa dal Cdm. Altro punto chiave rimane quello dei trasporti, con l'ipotesi di allargare l'obbligo del Green pass per salire a bordo di regionali e interregionali. Sul tavolo anche l'obbligo vaccinale da la possibilità di estendere, oltre al comparto sanitario e alle Rsa, alla sicurezza, difesa e personale della scuola.

Le regole di Natale: restano i colori per le Regioni

Resta in vigore il sistema dei colori in aree bianca, gialla, arancione e rossa, varata dal secondo governo Conte per decidere il tenore delle strette necessarie per arginare la pandemia. Invece, la stretta sui no vax -con l'obbligo del super green pass per accedere alle attività ludiche e ricreative- dovrebbe arrivare sull'intero territorio italiano, senza distinzioni per aree di colore, dunque già in zona bianca. Il super green pass dovrebbe valere in zona bianca solo per il periodo delle feste natalizie e dunque circa un mese a partire dal 6 dicembre. Il sistema dei colori resta legato a strette ancor più incisive, laddove l'incidenza del virus e la situazione ospedaliera lo richiedessero. Gli amministratori locali dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter decidere anche lockdown circoscritti, a livello territoriale. 

Maggioranza divisa sulle aperture in zona rossa

C'è una divisione forte, tra le forze di maggioranza, sulle eventuali chiusure da adottare in zona rossa. In particolare, i capi delegazione e il premier Mario Draghi, Lega e Fi sarebbero per mantenere tutto aperto, compresi bar e ristoranti, anche nelle aree più critiche, facendo scattare di fatto il lockdown solo per i no vax. Al contrario, le altre forze di maggioranza sarebbero favorevoli alla previsione di chiusure generalizzate in caso di situazioni più critiche, ovvero rosse per incidenza del virus e per via dei sistemi ospedalieri in affanno. 

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