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Sabato, 20 Aprile 2024
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Negazionisti del Covid, la scienza risponde: "Messaggio pericoloso, il virus è tra noi"

Non si placano le polemiche dopo l'incontro "Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti" in Senato. Massimo Galli: "Quello che è stato detto non ha alcuna base dal punto di vista scientifico"

Matteo Salvini che si rifiuta di indossare la mascherina, malgrado gli inviti dei funzionari del Senato. Vittorio Sgarbi che dice che "il virus non c'è più e bisogna farla finita con questo allarme globale". E poi le parole del tenore Andrea Bocelli: il suo intervento ha scatenato un polverone. Non si placano le polemiche dopo l'incontro "Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti", un convegno contro il governo sulla lotta al coronavirus, organizzato ieri in Senato da Armando Siri e Vittorio Sgarbi.

Massimo Galli contro i negazionisti del Covid

La scienza non ci sta. Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano, stigmatizza le posizioni espresse in occasione dell'incontro con parole chiare: "Penso che tutto quello che è stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità", dice il virologo all'Ansa contro i negazionisti del Covid.

Armando Siri (Lega), tra gli organizzatori del dibattito, ha parlato di "eccessivo allarmismo", mentre per Salvini il bollettino quotidiano dei contagi rappresenta un "terrorismo mediatico". Affermazioni "inadeguate", rileva Massimo Galli, soprattutto perché "nessuno di coloro che si sono espressi ha titolo per dare un'opinione di tipo scientifico" sull’attuale andamento dell’epidemia. Al contrario, avverte Galli, "alla gente bisogna dire chiaramente, ad esempio, che in Israele stanno per richiudere tutto dopo aver riaperto e in Catalogna ci sono problemi enormi. E che anche noi in Italia abbiamo avuto vari focolai nelle ultime settimane che ci indicano che il virus c’è ancora".

E questo, afferma l’esperto, "implica la necessità di avere le debite precauzioni per poter continuare a tenere tutto aperto. Le misure anti-contagio, dalla mascherina al distanziamento alle misure igieniche, vanno ribadite. Perché quello che è abbastanza chiaro è che questo virus non si abolisce per decreto. Il virus è ancora tra noi".

Anche il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto dopo che Salvini non ha rispettato le misure anti Covid ieri in Senato: "Ci sono misure essenziali che non possono essere messe in discussione se non vogliamo vanificare i risultati ottenuti", ha detto Speranza, commentando la decisione del leader della Lega di non indossare la mascherina. "Uso della mascherina nei luoghi chiusi, distanziamento e divieto di assembramento, lavaggio frequente delle mani restano fondamentali anche in questa fase profondamene diversa da quella del lockdown", ha detto il ministro a Radio anch'io su Rai Radiouno. "In questi mesi non ho fatto polemica con nessuno - ha continuato Speranza - e continuo a pensare che sia importante non dividersi su questioni fondamentali".

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