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Sabato, 30 Settembre 2023
Il dramma dei migranti

Nel Mediterraneo è strage di bambini: ne sono morti 289 solo quest'anno

Con il record degli sbarchi aumenta anche il numero delle vittime del mare e a morire spesso sono i minori: i numeri dell'Oim e di Unicef

Un quinto delle persone scomparse, lungo la rotta migratoria del Mediterraneo, è un minore. Sono i drammatici numeri forniti da Unicef e Oim (L'Organizzazione Internazionale delle migrazioni) che sottolineano come dal 2018 siano morti in mare circa 1500 minori su 8274 persone scomparse (accettate). Una media del 20%. Undici bambini alla settimana muoiono mentre cercano di arrivare sulle nostre coste. Una strage silenziosa, consumata nell'ombra dell'Occidente e dell'Europa e molto probabilmente sottostimata. I numeri ignorano infatti i tanti naufragi mai registrati dalle stime ufficiali. 

Finora, nel 2023, si stima che circa 11.600 bambini (428 a settimana) abbiano compiuto la pericolosa traversata. Nei primi tre mesi del 2023, 3.300 bambini, il 71% di quelli arrivati in Europa tramite la rotta mediterranea - sono stati registrati come non accompagnati o separati

E gli sbarchi sono tornati ad aumentare esponenzialmente. Secondo l'agenzia Frontex negli ultimi sei mesi gli arrivi sono incrementati del +140% nel Mediterraneo Centrale, ovvero sulle nostre coste, mentre sono tendenzialmente diminuiti quelli sulle coste greche e spagnole. Una dinamica causata molto probabilmente anche dall'instabilità e dalla profonda crisi economica e sociale vissuta da un paese limitrofo come la Tunisia, nel quale la nostra premier si è recata anche recentemente per cercare di trovare soluzioni in grado di attenuare un flusso che diventa, giorno dopo giorno, sempre più intenso. 

I prezzi bassi della rotta centrale come causa del boom di sbarchi

"Il Mediterraneo centrale rimane la rotta piu' attiva verso l'Ue, con quasi 66 mila rilevamenti segnalati dalle autorita' nazionali nei primi sei mesi del 2023. E' quanto si legge nell'ultimo rapporto di Frontex, l'Agenzia europea per la protezione dei confini. "Si tratta della meta' di tutti gli ingressi irregolari nell'Unione. Gli arrivi su tutte le altre rotte migratorie hanno registrato cali rispetto a un anno fa, che vanno dal 6% sul Mediterraneo occidentale fino al 34% sulla rotta del Mediterraneo orientale. Dopo una diminuzione a maggio causata da lunghi periodi di cattive condizioni meteorologiche, i trafficanti hanno intensificato le loro attivita', determinando un aumento dell'85% degli arrivi nel Mediterraneo centrale a giugno", si legge ancora.

Secondo l'agenzia Ue, "l'aumento della pressione migratoria su questa rotta potrebbe persistere nei prossimi mesi con i trafficanti che offrono prezzi piu' bassi per i migranti in partenza dalla Libia e dalla Tunisia in mezzo a una feroce concorrenza tra i gruppi criminali".

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