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Giovedì, 25 Aprile 2024
Virus killer / Francia

Neonati morti per enterovirus, alert dell'Oms: "Insolito aumento di casi"

Dalla Francia sale la preoccupazione per l'Echovirus-11 (E-11), responsabile di un'infezione con compromissione epatica e insufficienza multiorgano. Cosa sappiamo e quali sono i pericoli

L'Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un alert per un enterovirus "killer" nei neonati in Francia, con sette vittime in poche settimane. Per i piccoli è stata fatale un'infezione con compromissione epatica e insufficienza multiorgano.

Il monito dell'Oms sull'Echovirus-11 (E-11) parte da una segnalazione arrivata della Francia il 5 maggio scorso: da luglio 2022 ad aprile 2023 si sono registrati 9 casi in 4 ospedali. Alla data del 5 maggio il bilancio è di 7 neonati morti e due ancora ricoverati.

"L'attuale incremento dell'incidenza e della gravità" dell'infezione "nei neonati, associata a un lignaggio ricombinante di E-11 che in precedenza non era stato rilevato in Francia, è considerato insolito - spiega l'Oms - a causa del deterioramento estremamente rapido e del tasso di mortalità associato tra i bambini colpiti".

"Sulla base delle limitate informazioni disponibili", l'Oms valuta come "basso il rischio di salute pubblica per la popolazione generale, nonostante la natura preoccupante dell'aumento (dei casi, ndr)".

Cosa è l'enterovirus E-11 e perché è pericoloso

Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale San Martino di Genova, all'Adnkronos Salute spiega che l'enterovirus E-11 porta "un deterioramento molto rapido con una grave gastroenterite che poi provoca una insufficienza multiorgano che colpisce anche il fegato".

Secondo Bassetti "si deve vigilare attentamente. La Francia è vicino a noi e alcuni casi si verificheranno anche in Italia o si sono già verificati. Va ricercato questo virus nei neonati e nei bambini, vedere se è presente se ci sono sintomi. Nessun allarme ma molta attenzione anche dal punto di vista dei laboratori che devono essere pronti per cercarlo nelle feci dei bambini". 

I consigli dell'Oms per gli enterovirus

L'Oms spiega che "gli enterovirus non polio sono comuni e distribuiti in tutto il mondo. Sebbene le infezioni siano spesso asintomatiche, alcune possono presentarsi con infezioni del tratto respiratorio". 

I sintomi includono febbre, naso che cola e debolezza del corpo. Questi virus sono anche associati a focolai occasionali in cui una percentuale insolitamente elevata di pazienti sviluppa una malattia clinica, a volte con conseguenze gravi e fatali. 

Per l'Oms "i medici che gestiscono neonati e lattanti che presentano shock circolatorio dovrebbero prendere in considerazione una diagnosi sottostante di sepsi ed eseguire indagini diagnostiche appropriate, compresi i test per gli enterovirus. Gli operatori sanitari e assistenziali che lavorano con campioni sospetti di enterovirus non-polio dovrebbero essere adeguatamente formati per raccogliere, conservare e trasportare vari campioni. Se i campioni vengono inviati a livello nazionale e/o internazionale per scopi di conferma, tipizzazione o sequenziamento, è necessario seguire rigorosamente le normative nazionali e internazionali appropriate sul trasporto di sostanze infettive. I laboratori che eseguono il sequenziamento dovrebbero prendere in considerazione la condivisione dei dati di sequenza genetica attraverso database accessibili al pubblico".

Non è disponibile alcuna terapia antivirale specifica per l'infezione da echovirus e il trattamento si concentra sulla prevenzione delle complicanze. "Le strutture sanitarie che si prendono cura della popolazione neonatale in Francia dovrebbero familiarizzare con i segni e i sintomi dell'enterovirus e mantenere la vigilanza per potenziali casi di infezione nosocomiale e focolai nei reparti che forniscono assistenza neonatale". 

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