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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'iniziativa

Il coprifuoco e la petizione per abolirlo

Il governo ha confermato il divieto di uscita notturna nel decreto legge sulle riaperture. Sarà modificato per gradi, se i dati epidemiologici lo permetteranno, ma non si conoscono ancora i tempi. Il leader della Lega non molla e lancia una campagna per cancellare le limitazioni serali, poi corregge il tiro

Da oggi quasi tutta Italia riapre, come stabilito dall'ultimo decreto legge del governo. Ci sono meno restrizioni nelle regioni in zona gialla, ma rimane il coprifuoco. Il divieto di spostarsi nelle ore serali istituito sei mesi fa per arginare i contagi da coronavirus per il momento resta in vigore dalle 22 alle 5, ma non fino alla scadenza del nuovo provvedimento con le misure per la graduale ripresa delle attività economiche varato dal Consiglio dei ministri (valido dal 26 aprile al 31 luglio).

Se i dati epidemiologici lo permetteranno, il coprifuoco alle 22 non è destinato a restare fino al 31 luglio. Da giugno, a seconda dell'andamento dei contagi, la misura potrebbe slittare alle ore 23 o anche essere eliminata. A chiedere buonsenso, con il graduale slittamento alle 23 e poi un'eventuale cancellazione del coprifuoco se la curva epidemiologica dovesse migliorare con la bella stagione, sono esponenti di molti partiti, da sinistra a destra.

La petizione per abolire il coprifuoco

Ma è Matteo Salvini a provare ad intestarsi la battaglia per cancellare il coprifuoco, lanciando una petizione per togliere il divieto di uscita notturna e ottenere maggiori riaperture dove la situazione sanitaria sia sotto controllo. "Noi, donne e uomini liberi d'Italia, chiediamo la cancellazione dell'insensato coprifuoco e la riapertura di tutte le attività nelle zone (gialle o bianche) in cui il virus sia sotto controllo", si legge nel testo della sottoscrizione.

Sul suo profilo Facebook, Salvini ha scritto che "cerchiamo di condizionare le scelte dell'esecutivo, sapendo che al governo non siamo da soli e che siamo entrati, in una situazione di emergenza, proprio per evitare di lasciare il Paese in mano a sinistra, chiusuristi e pauristi. Stando fuori puoi solo protestare (sarebbe stato più comodo e più gratificante a livello di consensi), stando dentro qualche battaglia la puoi vincere. Letta del Pd vuole spingermi fuori dal governo? - continua il leader della Lega -. Gli ricordo che sul coprifuoco, misura assurda e insensata - così come è discriminante consentire a bar e ristoranti di operare solo all'aperto - governatori e sindaci del suo partito la pensano come me, quindi forse è lui ad avere problemi di coerenza". Il riferimento è alle parole del leader del Partito democratico che aveva detto: "Oggi Salvini partecipa a una raccolta firme contro il coprifuoco che il governo di cui fa parte ha stabilito, se non vuole stare al governo non ci stia".

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Il coprifuoco dopo la cena al ristorante

Petizione a parte, il tema rimane al centro del dibattito politico. Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini ieri ha rilasciato un'intervista al Messaggero in cui ha sostenuto che il coprifuoco non scatta alle 22 per chi mangia fuori al ristorante nelle regioni in zona gialla. Secondo Gelmini per chi va a cena fuori l'inizio del coprifuoco slitta. In pratica si potrebbe stare nel locale fino alle 22, uscire dal locale a quell'ora e poi tornare a casa senza rischiare sanzioni. Ma non è così.

Subito dopo la pubblicazione dell'intervista a Gelmini ieri ha parlato il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle: "Sono stato tra quelli che auspicavano il coprifuoco alle 23 ma la cabina di regia, dove siedono i rappresentanti di tutti i partiti, ha deciso per le 22. Detto ciò, la legge e la circolare del Viminale è chiara e ora prevede il ritorno a casa proprio alle 22, anche per chi cena all'aperto in merito alle disposizioni di legge sul coprifuoco - ha detto Sibilia -. Se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza non è il caso lo faccia il ministro degli Affari regionali. In Italia l'unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del ministro dell'Interno. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine. Il coprifuoco al momento è alle 22", ha concluso il sottosegretario.

E dunque, visto che il coprifuoco scatta alle 22, fino a che ora si può rimanere all'interno del locale? Alle 22 scatta il divieto di spostamento (tranne che per motivi di lavoro, urgenza e salute), quindi dipende dal tempo che occorre per il rientro nella propria abitazione. Esiste un margine di tolleranza? La circolare del Viminale ha richiamato prefetti e questori al rispetto della norma, esiste un margine in caso di imprevisto giustificato. Le sanzioni previste per chi non rispetta le norme vanno da 400 a 1.000 euro, ridotte se il pagamento avviene entro cinque giorni.

La retromarcia di Salvini e la "guerra" con Giorgia Meloni

Martedì 27 aprile Fratelli d'Italia porterà in Parlamento un ordine del giorno per abolire il coprifuoco. "Vediamo chi lo sosterrà e chi invece si schiererà ancora una volta in favore di una misura inutile e liberticida", ha scritto Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook. È chiaro che l'ordine del giorno sarà respinto, dato che il governo gode di un'ampissima maggioranza.

La mossa di Meloni sulla restrizione oraria appare dunque più come una strategia per "stanare" Salvini su questo tema, tanto che il leader della Lega, parlando ai microfoni di Rtl, sembra aver cambiato già pensiero: "Siamo d'accordo con Draghi, entro metà maggio ci sarà un aggiornamento in base ai dati scientifici, se continueranno a essere positivi, dal nostro punto di vista la riapertura deve essere totale, con azzeramento del coprifuoco", ha detto Salvini. Il governo procederà per gradi dando una valutazione nelle prossime settimane in base all'andamento epidemiologico. 

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