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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'intervento

I no-vax? "Si convincono solo quando sono nel letto di rianimazione"

Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri: "All'inizio ero per la 'moral suasion', ma gli ultimi accadimenti mi fanno propendere per l'obbligo vaccinale"

"Se vogliamo uscire dalla pandemia lo strumento è il vaccino altrimenti il bene della salute pubblica verrà messo in crisi da una fetta di popolazione che impedirà anche l'immunità di comunità". Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), è scettico sulla possibilità di convincere chi si professa no vax con la persuasione e le ragioni della scienza. "Purtroppo c'è uno zoccolo duro di italiani che è contro il vaccino. All'inizio ero per una 'moral suasion' rispetto a queste persone ma gli ultimi accadimenti mi fanno propendere per un sostegno all'obbligo vaccinale". Anche perché, spiega il camice bianco all'Adnkronos, "abbiamo provato di tutto, il Green pass doveva incentivare le immunizzazione degli scettici e sta funzionando, ma c'è una fetta di over 40-50 che fa resistenza".

"Chi si professa contro il vaccino Covid e spesso segue assurde teorie del complotto sui social, vive in una realtà virtuale" sottolinea Vergallo. Una realtà virtuale "dove ci si esalta a vicenda come se si avesse una competenza scientifica. Ma non è così, li vediamo quando arrivano in terapia intensiva, e sono ormai oltre il 90% del totale dei ricoverati, si convincono della vera realtà della malattia e della protezione che potevano avere con il vaccino solo quando sono nel letto di rianimazione. Solo allora capiscono".

Parlando della situazione epidemiologica, secondo Vergallo "assisteremo ad un aumento dei casi in terapia intensiva ancora per qualche settimana, ma è davvero difficile fare delle previsioni per l'autunno perché ci sono troppi fattori in ballo". La Sicilia, già in zona gialla, "è la Regione coi numeri peggiori per quanto riguarda ricoveri in intensiva di pazienti Covid" ma anche la Sardegna "rischia la zona gialla". "Su scala nazionale - prosegue - la media di occupazione dei posti letto in rianimazione è al 6% e al 7% quella per le aree non critiche", laddove le soglie massime, fissate dai nuovi parametri per il passaggio in zona gialla, sono rispettivamente del 10% e del 15%.

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