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Giovedì, 25 Aprile 2024
CORONAVIRUS

Coronavirus: ci sono tre buone notizie

Ancora in flessione il numero dei contagi e il tasso di positività. Continua il calo, lieve ma costante, delle terapie intensive. Non c'è ancora traccia della terza ondata. Ma in 8 regioni e province autonome i reparti di area critica sono ancora in sofferenza

Sono 9.660 i casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore su un totale di 244.429 tamponi, di cui 125.396 molecolari. Sono i dati che arrivano dal bollettino sull’epidemia diffuso dal Ministero della Salute. Il tasso di positività si attesta oggi al 3,95% in calo rispetto al 5,6% di ieri. Anche considerando solo i test Pcr, la percentuale di tamponi positivi è piuttosto bassa: 7, 70%.

I nuovi casi sono in calo. Martedì scorso erano stati registrati 10.593 contagi su oltre 257mila test. Se prendiamo i casi registrati tra lunedì e martedì rispetto alla settimana scorsa il calo è di circa 1.500 positivi.

Casi tra lunedì e martedì

  • questa settimana: 17.585
  • scorsa settimana: 19.155
  • due settimane fa: 19.322
  • tre settimane fa: 26.774
  • quattro settimane fa: 26.178

La variazione rispetto alla media delle ultime 4 settimane è pari al -23% mentre il numero dei tamponi molecolari è sceso del 7% (fonte Lorenzo Ruffino, Twitter).

Leggermente in calo i decessi registrati nei primi due giorni della settimana in corso.

Decessi registrati tra lunedì e martedì

  • questa settimana: 828
  • scorsa settimana: 961
  • due settimane fa: 980
  • tre settimane fa: 1.064
  • quattro settimane fa: 997
  • cinque settimane fa: 1.104

La variazione rispetto alla media delle ultime quattro settimane è pari al -17 % (fonte Davide Torlo, Twitter). Oggi le vittime sono state 499 per un totale dall’inizio dell’epidemia di 89.344 decessi.

Sono invece in lieve aumento per il secondo giorno consecutivo il numero dei ricoverati con sintomi (+57). Rispetto al precedente bollettino torna però a scendere il saldo tra ingressi e uscite in terapia intensiva (-38). 

Il numero di ingressi odierno nei reparti di area critica è sostanzialmente in linea con i giorni scorsi (158), ma se prendiamo il dati di lunedì e martedì si può osservare comunque un decremento rispetto alle scorse settimane:

  • Questa settimana: 303
  • Scorsa settimana: 312
  • Due settimane fa: 318
  • Tre settimane fa: 364
  • Quattro settimane fa: 338
  • Cinque settimane fa: 423
  • Sei settimane fa: 362
  • Sette settimane fa: 337
  • Otto settimane fa: 336

Insomma, oltre al calo dei contagi va registrato anche una lenta, ma costante diminuzione dei pazienti in area critica. La terza buona notizia è il calo del tasso di positività: La percentuale di pazienti positivi al tamponi Pcr non era così basso dallo scorso 20 ottobre.

Le 8 regioni dove le terapie intensive superano la soglia critica

Ma negli ospedali la situazione resta delicata. Secondo gli ultimi dati di Agenas attualmente il 26% dei posti letto di terapia intensiva sono occupati da pazienti Covid (la soglia di allarme è del 30%). Nei reparti di area non critica la percentuale è pari al 32%. 

Nonostante i valori medi nazionali vadano migliorando, i reparti di terapia intensiva sono ancora sotto pressione in 8 regioni e province autonome italiane, dove superano la soglia critica, fissata al 30% dal ministero della Salute, dei pazienti Covid-19 ricoverati rispetto ai posti letto disponibili. La percentuale più alta si registra in Umbria con il 45%, seguita dalla Provincia autonoma di Trento con il 39% e dalla Puglia (37%), a fronte di una media nazionale che sta registrando un costante calo ed è stabile da 4 giorni sul 26%. E' quanto emerge dai dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera. Le altre regioni che 'sforano' il 30% dei posti Covid nelle terapie intensive sono il Friuli Venezia Giulia (35%), la Provincia autonoma di Bolzano con il 34%, Lazio, Lombardia e Marche al 31%.

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