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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Perché il Covid torna a fare paura

Balzo di contagi nel bollettino del Ministero. Sileri: "Ai concerti? Ci andrei con la mascherina" e il sindacato degli infermieri lancia l'allarme: "Sempre impreparati"

Il Covid sta tornando a fare paura. Il bollettino di oggi 7 luglio 2022 non lascia dubbi: la pandemia non è finita e il virus sta tornando a girare. Sono 107.240 i nuovi casi di Covid e 94 i morti in Italia nelle ultime 24 ore. E' quanto emerge dai dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. Sono 378.250 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, che portano il tasso positività al 28,3%, leggermente inferiore a ieri quando era al 28,4%. Aumentano anche  i ricoverati con sintomi (+332 da ieri per un totale di 8.552) e le persone in terapia intensiva (+18 da ieri per un totale di 343).

Non c’è nessun allarme, ma si comincia a ragionare su come affrontare una nuova ondata e l’Ema (Agenzia per i medicinali) mette in guardia: “Se i tassi di infezione aumentassero ulteriormente, anche le persone tra i 60 e i 79 anni, oltre alle persone vulnerabili dal punto di vista medico di qualsiasi età, dovrebbero ricevere una seconda dose booster di vaccino contro il Covid". Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia per i vaccini dell'Agenzia europea per i medicinali. La raccomandazione di aprile per le persone con più di 80 anni, ha aggiunto, "resta valida: dovrebbero ricevere un secondo vaccino di richiamo. A seconda dei dati che riceviamo, potremmo essere in grado di muoverci verso un quadro simile ai vaccini per l'influenza, che non richiede la presentazione dei dati clinici prima dell'approvazione dell'aggiornamento annuale”. Dunque il tema è cercare di capire come affrontare il coronavirus come una normale influenza stagionale ma per farlo bisognerà anche guardare ai numeri del prossimo autunno e come l’eventuale alzarsi dell’onda Covid impatterà sulla nostra vita.

La politica richiama alla prudenza e al buon senso. Non serve chiudere. I concerti non sono da demonizzare. Lo ha detto anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "Al concerto dei Maneskin? Ci andrei, ma con la mascherina. E’ evidente - ha spiegato - che un concerto con migliaia di persone determina un aumento del rischio, vista anche l'ampia circolazione virale di questi giorni. Ma ritengo che oggi le priorità siano altre, soprattutto la protezione delle persone più fragili, alle quali dobbiamo raccomandare con forza l'utilizzo dei dispositivi di protezione e soprattutto il completamento delle quarte dosi, sulle quali purtroppo siamo ancora indietro”.

Covid, nuovo allarme dal Nursind

Tuttavia dagli ospedali arriva l’allarme. Il Nursind (sindacato degli infermieri) della Toscana lancia l’allerta. "Tornano a crescere, anche in ospedale, i numeri dei positivi al Covid. E le ''bolle'', ovvero quelle stanze singole pensate per tenere in isolamento i pazienti positivi, non reggono più. E' di nuovo critica la situazione ospedaliera” ha detto Giampaolo Giannoni, coordinatore toscano del NurSind. “Da qualche giorno - spiega Giannoni - ci troviamo davanti a una nuova crescita dei contagi in ambito ospedaliero. Dopo due anni di pandemia e in piena estate una situazione del genere non è concepibile: gli infermieri si trovano già molto stretti, con turni spesso ai limiti. Il rischio è di ritrovarci per l'ennesima volta, in trincea, con sospensione delle ferie e personale richiamato in servizio. Ma gli infermieri, così come il resto del personale sanitario, sono stanchi: non si può pensare di spostare, ridurre o revocare le ferie estive''.

Da Bologna gli infermieri sono ancora più netti. "Dopo tre anni di emergenza Covid non si è ancora in grado di gestire questa pandemia: serve programmazione, altrimenti ci ritroveremo in difficoltà ogni volta che ci sarà un picco di contagi". Lo afferma Antonella Rodigliano, segretaria a Bologna del Nursind. "Ci troviamo di fronte ad una nuova ondata, eppure- attacca Rodigliano- anche stavolta siamo impreparati ad affrontarla. Fra carenza di personale, liste d'attesa infinite, sistema delle bolle che non funziona e reparti Covid chiusi senza alcuna logica, si stanno riproponendo sempre gli stessi problemi".

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