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Giovedì, 25 Aprile 2024
La pandemia è finita?

La nuova ondata di Covid in Italia

Balzo dei ricoveri mentre la circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di SARS-CoV-2 è bloccata dalla transizione istituzionale e attende il nuovo Esecutivo

Corrono i contagi (+52%) mentre si inverte la curva dei ricoveri in terapia intensiva (+21,1%) e si registra un balzo dei ricoveri ordinari (+31,8%): questa l'immagine della nuova ondata di Covid che sta montando in Italia secondo il monitoraggio effettuato dalla fondazione Gimbe nella settimana tra il 28 settembre e il 4 ottobre.

"La netta ripresa della circolazione virale - spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – coinvolge l’intero territorio nazionale e sta già facendo sentire i suoi effetti sui ricoveri in area medica e, in misura minore, in terapia intensiva."

I dati parlano chiaro: se ora come ora è impossibile stimare i positivi sul fronte degli ospedali dopo oltre due mesi di calo si registra un’inversione di tendenza. "In termini assoluti, i posti letto COVID in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 125 il 25 settembre, sono risaliti a quota a 155 il 4 ottobre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, sono arrivati a quota 4.814 il 4 ottobre – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – Al 4 ottobre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 7,6% in area medica (dal 3,8% della Sardegna al 23,2% della Provincia Autonoma di Bolzano) e dell’1,7% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle d’Aosta al 4,6% del Friuli Venezia-Giulia) Gli ingressi in terapia intensiva – puntualizza Mosti – dopo aver toccato la scorsa settimana il minimo dal luglio 2021, sono quasi raddoppiati con una media mobile a 7 giorni di 21 ingressi/die vs 11 ingressi/die.

Covid autunno 2022: i primi dati

"All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori" spiega ancora Cartabellotta: "La campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina. Ma ancor di più inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno."

La circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di SARS-CoV-2 è bloccata dalla transizione istituzionale e nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo, si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione GIMBE: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie. Ecco perché la Fondazione GIMBE chiede al Ministro Speranza di pubblicare subito la circolare sulla gestione pandemica e ribadisce le 5 azioni fondamentali raccomandate dall’OMS Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave.

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