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Sabato, 20 Aprile 2024
Misure restrittive

Strade, piazze e negozi chiusi: i sindaci che anticipano la nuova stretta

Chiusure mirate in alcune città italiane per evitare un lockdown nazionale. Nuove ordinanze in arrivo e controlli anti assembramenti

L'obiettivo è quello di cercare di evitare gli affollamenti visti fino a pochi giorni fa, soprattutto nel weekend, da Milano a Palermo passando per Roma e Napoli. E così in vista del fine settimana si moltiplicano le ordinanze dei sindaci delle grandi città italiane su strade, parchi, negozi e spiagge: chiusure mirate anche per evitare un lockdown più esteso. D'altronde, come spiegavamo qui, la possibilità di "chiudere strade e piazze anche prima delle 21" è esposta in una circolare del Viminale ai prefetti dopo le misure varate con il nuovo Dpcm. La circolare avrà una durata minima di 15 giorni, ma non superiore al periodo di validità del Dpcm, cioè il 3 dicembre.

Le città che anticipano la nuova stretta chiudendo strade e piazze

"Il Viminale vuole aiutare i sindaci attraverso i prefetti a prendere delle decisioni per evitare gli assembramenti - ha spiegato il sottosegretario agli Interni Achille Variati -. Un patto di collaborazione tra lo Stato e i sindaci perché si prendano decisioni locali nei Comitati di sicurezza pubblica per delle strette nel fine settimana". Dove sono già in vigore o sono attese nuove misure nelle prossime ore? Facciamo il punto.

Napoli e il misterioso provvedimento anti covid di de Magistris

Tra i casi più urgenti c'è Napoli, città in zona gialla con "rischio moderato" ma i cui dati epidemiologici e quelli che arrivano dagli ospedali sotto pressione sono tutt'altro che rassicuranti. L'invito a stare a casa il più possibile non sembra aver attecchito più di tanto: il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha definito "clamorose e davvero insostenibili" le immagini del lungomare di Napoli scattate lo scorso weekend.

Oggi l'amministrazione comunale ha smentito una notizia apparsa sul quotidiano Il Mattino: nessun divieto di circolazione pedonale esteso a tutto il territorio per evitare gli assembramenti, ma il sindaco Luigi de Magistris ha annunciato "un'iniziativa clamorosa" per il contenimento del contagio da coronavirus in città. E pensa a un "provvedimento ampio", da varare venerdì dopo un confronto con il prefetto, che non prevederebbe la chiusura di singole strade. "Attendiamo i dati del monitoraggio sulla città - ha detto il sindaco di Napoli al ministro della Salute Roberto Speranza -, così come promesso anche a Milano".

Roma, in caso di assembramenti transenne e limitazioni per le vie dello shopping

A Roma, invece, si va verso controlli anti assembramento nei parchi e sul litorale e possibili contingentamenti delle presenze nelle principali vie dello shopping durante il weekend. Sarebbero alcune delle ipotesi emerse dal Tavolo tecnico coordinato dalla Questura per analizzare e individuare dove e quali "moduli di contenimento delle presenze" nella Capitale da avviare da venerdì. Le misure verranno discusse e varate in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

Ipotesi limitazione dell'ingresso nelle piazze a Firenze

A Firenze il sindaco Dario Nardella, dopo un incontro con il prefetto, ha deciso di "applicare le regole previste dalla fascia arancione, quindi la chiusura di bar e ristoranti nel weekend. Se però le cose vanno male e vediamo che i comportamenti non cambiano, con grandi affollamenti, allora proporrò di limitare l'ingresso alle piazze del centro", ha aggiunto.

La nuova ordinanza di Bonaccini in Emilia-Romagna

A Bologna, invece, piazze e strade del centro storico saranno vietate per ogni tipo di iniziativa, manifestazione ed evento. Lo ha deciso il sindaco Virginio Merola, che ha firmato un'ordinanza in vigore dal 12 novembre per evitare assembramenti. Sono comprese nel divieto anche le attività degli artisti di strada, già sospese dal Dpcm.

Non solo. Stop ai negozi nel weekend (compresi i grandi negozi e quelli nei parchi commerciali), un solo componente familiare a fare le compere. E ancora: divieto di consumo di cibo e bevande in spazi pubblici, ma solo seduti in bar e ristoranti, niente corse nei centri storici, ma solo in aree verdi. Sono le misure previste nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, valida in Emilia-Romagna da sabato 14 novembre e fino al 3 dicembre. Contiene provvedimenti ulteriormente restrittivi, che si aggiungono a quelli nazionali già in vigore sulla base dell’ultimo Dpcm del Governo e previsti per le aree in fascia gialla, che hanno l’obiettivo di frenare la diffusione del contagio, a tutela della salute pubblica e per garantire la piena operatività delle strutture sanitarie regionali.

L'ordinanza regionale in Veneto: dalle 15 si consuma solo seduti al tavolo, stop alle passeggiate in centro

Nuove misure restrittive anche in Veneto. Il governatore Luca Zaia ha presentato la nuova ordinanza regionale, che entra in vigore da mezzanotte e impone nuove restrizioni per scoraggiare gli assembramenti. Le novità principali riguardano i centri cittadini e i bar e ristoranti, che potranno restare aperti (sempre fino alle 18) ma, a partire dalle ore 15, le consumazioni saranno possibili solo seduti al tavolo, sia all'interno che all'esterno. Dalle 15 non è più possibile consumare in piedi. È intoltre vietata la consumazione di alimenti e bevande su area pubblica, eccetto che seduti al tavolo.

L'altra restrizione importante riguarda le gite e le passeggiate: "È consentito svolgere attività sportiva, motoria e passeggiate presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche ove accessibili", sempre nel rispetto della distanza interpersonale, ma le passeggiate vanno fatte "al di fuori delle piazze e dei centri storici delle città, delle località turistiche e delle aree solitamente affollate, come le spiagge". Zaia ha spiegato: "Si va a passeggiare solo nelle aree periferiche, non nei centri affollati: non si fa la vasca, lo struscio nel corso, non si va al mare, sulle spiagge, al lago. Questo per evitare assembramenti. Nel dubbio, meglio stare a casa".

A Bari negozi chiusi alle 19, il sindaco Decaro prepara l'ordinanza

Chiusura anticipata alle 19 per i negozi a Bari. E' la decisione presa dal sindaco Antonio Decaro, che dopo aver consultato le associazioni di categoria, sta preparando un'ordinanza "a decorrere da domani, venerdì 13 novembre". Il provvedimento, spiega una nota del Comune, sarà volto a "favorire l'orario continuato delle attività commerciali anticipando l'orario di chiusura alle ore 19". Alla seduta del COC di oggi, oltre alle strutture comunali, alla Polizia Locale, partecipa anche il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl.

La nuova ordinanza firmata da Orlando a Palermo

A Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha firmato l'annunciata ordinanza che dispone fino al 3 dicembre il divieto di stazionamento per le persone, dal lunedì al venerdì dalle 16 e fino alle 22, sabato, domenica e festivi dalle 5 alle 22, nelle zone del centro cittadino. Per sabato e domenica prossimi, dalle 5 alle 22, anche in tutto il litorale, comprese spiagge, coste, aree verdi aperte al pubblico e oggetto di concessione demaniale.

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