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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lo studio / Thailandia

Il nuovo coronavirus "simile" al Sars-Cov2

Un team di ricercatori della Thailandia è riuscito a isolare il nuovo virus su una specie particolare di pipistrelli che si trovano in tutta l'Asia. Ecco le loro ipotesi sul salto di specie

Un nuovo Coronavirus è stato isolato in Thailandia ed è per il 91,5% identico al Sars-Cov2. La scoperta è stata realizzata dell'Università di Singapore che ha pubblicato i risultati sulla rivista scientifica Nature. Il paper spiega come questo virus, il RacCS203, sia composto e dove è stato scoperto oltre alla possibile incidenza sull'uomo. I ricercatori lo hanno isolato nel sangue di cinque pipistrelli che vivono in Thailandia. Per prima cosa bisogna dire che al momento il virus non risulterebbe in grado di contagiare le persone. Secondo gli studiosi, al momento non sarebbe in grado di attaccare gli esseri umani. Non riuscirebbe a legarsi al recettore Ace2 delle cellule umane che in pratica rappresentano la porta d'accesso al nostro corpo, come è successo con il Sars-Cov2.

Il pericolo salto di specie 

Al momento però gli esperti non possono garantire che non avvenga un salto di specie come già si è verificato lo scorso anno. A preoccupare gli scienziati è la grande quantità di Coronavirus presenti nei pipistrelli in varie zone del Sud-Est asiatico. Una possibilità potrebbe essere quella che il virus riesca ad arrivare all'uomo passando attraverso un ospite intermedio. Secondo i ricercatori questo Coronavirus isolato è molto simile a un altro “gemello”, l'RmYN02 che pure ha una somiglianza del 93,6% rispetto al Sars-Cov2. Il virus è stato isolato in dei pipistrelli che si trovano anche in Cina e Giappone. Si tratta del Rhinolophus acuminatus che gli studiosi hanno trovato in una zona selvaggia della Thailandia ma che potrebbe tranquillamente trovarsi anche in zone maggiormente abitate.

La grande quantità di pipistrelli in tutta l'Asia 

Di fatto il vero problema è tenere sotto controllo gli animali. Il team di ricerca ritiene che vari tipi di Coronavirus molto simili al Sars-Cov2 siano stati trovati in pipistrelli di vario tipo. Il rischio del cosiddetto “spillover”, il salto di specie, è vivamente presente in tutto l'Oriente. In varie nazioni asiatiche è possibile trovare pipistrelli che ospitano tipi di Coronavirus come quello che ha generato la Covid e tenerli sotto controllo sembra essere la nuova priorità. Secondo il team di esperti bisognerebbe porre in essere uno studio capillare di sorveglianza su questo tipo di animali. Inoltre secondo i ricercatori il vero problema è che la ricerca degli ospiti che potrebbero portare il Coronavirus va estesa a tutta l'Asia e non bisogna concentrarsi solo sulla Cina.

Secondo i loro calcoli i pipistrelli che potrebbero portare con sé Coronavirus simili al Sars-Cov2 potrebbero essere disseminati in un'area di circa tremila miglia. Inoltre lo studio ha permesso di appurare che in realtà esistono una miriade di Coronavirus simile a quello della Covid, convinzione che la comunità scientifica non aveva ancora saputo dimostrare. Gli esperti fanno sapere che il rischio principale resta quello del salto di specie utilizzando ospiti intermedi. Potrebbe essere il caso di altri animali prima di provare ad attaccare l'uomo.

Il paper completo di Nature 

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