Dopo il nuovo Dpcm è ancora possibile invitare a cena amici e parenti?
Ecco cosa dice il testo del Decreto ministeriale in vigore da oggi: in due punti si discute dell'opportunità di invitare familiari o congiunti a casa e si usa ancora la formula del "fortemente raccomandato"
Dopo l'entrata in vigore oggi venerdì 6 novembre del nuovo Dpcm è ancora possibile invitare a casa per cena amici e parenti? Nei giorni scorsi abbiamo scritto che l'eventualità sarebbe stata o meno sancita dall'orario stabilito per il coprifuoco: se fosse stato stabilito alle ore 20 sarebbe stato di fatto impossibile e per il motivo che il contagio domiciliare, come noto, è al momento la forma più frequente di diffusione del virus e vanno messe al bando tutte quelle situazioni di socialità in cui la mascherina scende e il distanziamento pure. Il coprifuoco è stato sancito alle ore 22, quindi non sembrano esserci ostacoli in tal senso. Ma cosa dice il testo?
Dopo il nuovo Dpcm è ancora possibile invitare a casa amici e parenti?
Come sappiamo, nel Dpcm 13 ottobre era presente non un divieto ma una forte raccomandazione a limitare le feste private e le cene tra non conviventi a un massimo di sei persone. Nel Dpcm 24 ottobre questa raccomandazione è decaduta ma in compenso ne è comparsa un'altra all’articolo 1, comma 9, lettera n: "Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". Nel testo del Dpcm 24 ottobre con la formula "fortemente raccomandato" si sconsigliava:
- di far entrare ospiti in casa;
- di riceverli senza mettere (e far mettere a loro) la mascherina;
- di uscire se non per motivi improrogabili;
Repubblica sostiene oggi che quest’ultima formulazione sia "del tutto scomparsa dal testo del nuovo dpcm 3 novembre che entra in vigore oggi. Il Decreto ministeriale si limita a ribadire l’invito ad indossare la mascherina a casa propria se in presenza di persone non conviventi. Dunque, considerato che la raccomandazione non prevede la sanzione in caso di non rispetto, l’opportunità di invitare qualche amico o familiare a casa è lasciata al senso di responsabilità di ciascuno di noi".
Ma successivamente, nello stesso testo, alla lettera n) del comma 9 dell'articolo 1, la formula è invece presente: "Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi".
Ecco quindi che in attesa della circolare interpretativa del Viminale, l'interpretazione corretta è questa: è fortemente raccomandato non ricevere conviventi a casa (ma non è vietato farlo) e se si ricevono è di nuovo "fortemente raccomandato" usare la mascherina.