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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il nuovo decreto Covid

Le anticipazioni sul nuovo Dpcm: coprifuoco e zone rosse

Secondo le ultime notizie ci si potrà muovere solo tra Regioni verdi, ovvero quelle dove i dati epidemiologici sono ancora sotto controllo. Divieto di entrata ed uscita, invece, tra Regioni in area gialla (e non più arancione) e rossa. Il nodo del confinamento

Ultim'oraqui la bozza del Dpcm e le utlime notizie

Nelle regioni "gialle" - e non più verdi - la scuola in presenza sarà fino alla terza media; per il coprifuoco il nodo è ancora aperto: si discute per le 21 o le 22; c'è l'ipotesi dello stop agli spostamenti tra i comuni anche nelle regioni gialle: queste le anticipazioni sul nuovo Dpcm che dovrebbe vedere la luce oggi martedì 3 novembre dopo l'incontro tra governo e regioni e i dati del Cts sulla curva dei contagi differenziati tra regione e regione. 

Le anticipazioni sul nuovo Dpcm

L'agenzia di stampa AdnKronos scrive che secondo le ipotesi di queste ultime ore ci si potrà muovere solo tra Regioni 'verdi', ovvero quelle dove i dati epidemiologici sono ancora sotto controllo. Divieto di entrata ed uscita, invece, tra Regioni in area 'gialla' (e non più arancione) e 'rossa'. È questo, a quanto apprende l'agenzia, l'ipotesi alla quale lavora il governo, emersa dopo l'incontro tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza. Resta ancora sul tavolo del governo il dibattito sul coprifuoco da adottare su tutto il territorio nazionale per frenare i contagi da Covid-19. Il nodo non è stato sbrogliato dall'incontro tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza, le ipotesi sul tavolo restano sostanzialmente due: se consentire la circolazione solo per motivi di lavoro, salute e altre urgenze alle 21 o alle 22. Il testo del Dpcm che alle 17 sarà oggetto del confronto con le Regioni. Nella maggioranza si sarebbe raggiunta l'intesa sulle altre misure nazionali, dalla chiusura dei centri commerciali nei week end allo stop ai musei e alle mostre, fino alle limitazioni alla mobilità da per e per le Regioni in fascia rossa. Sul coprifuoco sarà il premier a dire l'ultima parola: l'orario "balla" tra le 21 e 22 per tutta Italia.

Zona rossa, arancione e  verde: come sarà divisa l'Italia nel lockdown "morbido"

Quali sono le regioni a rischio lockdown totale? Quelle che rischiano di dover adottare le misure più restrittive, compreso il lockdown generale, sono Lombardia, Piemonte e Calabria che hanno un indice di contagio Rt sopra l'1,5 (di fatto è anche sopra 2) e una trasmissione incontrollata del coronavirus e di Covid-19. Per loro sono in preparazione dai lockdown locali a livello provinciale per almeno 3 settimane alla limitazione della mobilità individuale fino alla chiusura dell'intera Regione ad eccezione delle attività essenziali. In questa fascia si è già posta, autonomamente, la provincia di Bolzano: dopo aver lasciato aperti bar e ristoranti in contrasto con il Dpcm del 24 ottobre, ora ha annunciato un lockdown di 3 settimane.  Illustrando i contenuti del nuovo Dpcm, Repubblica stamattina ha elaborato un grafico che divide l'Italia in zona rossa, zona arancione e zona verde. Nella zona rossa saranno aperte solo le industrie e le scuole fino alla prima media e le misure restrittive saranno: 

  • Didattica a distanza a partire dalla seconda media;
  • Stop alle attività economiche non essenziali;
  • Apertura delle attività industriali;
  • Spostamenti con autocertificazione.

Nella zona arancione ci sarà una serrata per bar e ristoranti. Le nuove regole saranno:

  • I locali restano chiusi;
  • Salvi parrucchieri e centri estetici;
  • Didattica a distanza per le superiori;
  • Stop ai musei e coprifuoco alle 21

Nella zona verde invece ci saranno meno shopping nei weekend musei chiusi, trasporti più vuoti:

  • I centri commerciali chiusi nel week-end;
  • Tutti in casa dalle 21;
  • Didattica a distanza per le superiori;
  • Trasporto pubblico locale dimezzato

Perché con il nuovo Dpcm potrebbero essere vietate (di fatto) le cene tra amici e parenti

Il coprifuoco serale nel nuovo Dpcm

Intanto il viceministro all'Interno Matteo Mauri su Rai Radio1 a 'Che giorno è' ha spiegato la tempistica del nuovo Dpcm: "Oggi in serata dopo i dati che verranno divulgati dal CTS sulla curva anche differenziati da regione a regione ci sarà la firma perché immediatamente dopo entrerà in vigore il meccanismo della differenziazione sul territorio con le tre fasce, dalla più preoccupante alla meno preoccupante, dentro cui si prevedono una serie di azioni obbligatorie che stringano ancora di più rispetto sostanzialmente alla circolazione di persone. Oltre a quello ci sono alcuni provvedimenti che valgono su tutto il territorio nazionale. Il tentativo di aumentare il livello di controllo della curva ovunque ma differenziarlo da realtà a realtà. Proprio per incidere il meno possibile sull'aspetto economico che al governo è assolutamente presente e uno degli aspetti importanti di cui dobbiamo tenere conto". 

Sul coprifuoco serale Mauri ha detto che "lo si sta ancora valutando. L'ipotesi più probabile è quello delle 21, però anche in funzione del rapporto con le regioni oggi c'e' ancora un altro incontro lo si vuole valutare insieme proprio in una logica di condivisione delle scelte. È necessario il coinvolgimento di tutti sia dal punto di vista istituzionale cioe' regioni comuni e stato e governo dall'altro in termini politici. Ieri alla Camera c'è stato un passaggio importante dal punto di vista simbolico cioe' la condivisione di alcuni punti proposti dal centrodestra all'interno della risoluzione. Penso e spero che possa essere un modo di lavorare da qui in avanti perche' credo che l'unità, al di là delle differenze politiche che ci sono, dovrebbe essere una caratteristica che guidi lo Stato in questa fase cosi' complicata per tutti a partire dai cittadini e dalle categorie più in difficoltà". 

Coronavirus, il bollettino di oggi martedì 3 novembre 2020

Coronavirus, le ultime notizie

Il nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato in serata dopo i dati che verranno divulgati dal Cts sulla curva dei contagi, differenziati da regione a regione. Il nuovo decreto prevederebbe alcune misure a livello nazionale, ovvero: il coprifuoco dalle 21:00; la chiusura dei centri commerciali nel weekend; la chiusura delle sale scommesse e bingo; la chiusura dei musei, delle palestre; la chiusura di ristoranti e bar dalle 18:00, la prescrizione delle didattica a distanza per le scuole superiori. Secondo le altre indiscrezioni, le regioni 'rosse', quelle dove scatterà il lockdown, terranno aperte le scuole, con didattica in presenza fino alla prima media. Dad per la seconda e la terza media, nonché per le scuole superiori. Stop ai musei e ai teatri, centri commerciali chiusi nel weekend -fatti salvi i servizi essenziali come farmacie e edicole- e bandite le slot machine nei tabaccai. La riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione ha confermato, a quanto apprende l'Adnkronos, queste chiusure da adottare a livello nazionale, dunque anche nelle aree 'verdi' del Paesi.

Nelle zone rosse dovrebbero invece essere previsti la chiusura totale di bar e ristoranti, l'estensione delle didattica a distanza anche alla II e III media; la chiusura di parrucchieri e centri estetici. Nelle zone arancioni (o gialle) resterebbero invece aperti parrucchieri e centri estetici ma resterebbe la chiusura di bar e ristoranti. Nelle zone verdi non sarebbero previste altre prescrizioni.

Zona rossa, arancione e verde: come sarà divisa l'Italia nel lockdown "morbido"

Inizialmente previsto per le 15:30, poi rivinviato alle 17:00. è previsto un nuovo incontro tra Governo, Regioni, rappresentanti dei Comuni e delle Province, in presenza del commissario all'emergenza coronavirus Arcuri per affinare le ultime misure tra cui le limitazioni agli spostamenti regionali da e verso le zone rosse. Per gli spostamenti tra le regioni con alto indice di infezione ci dovranno essere le autodichiarazioni, le stesse che dovranno essere usate all'interno delle singole realtà comunali o regionali per chi si dovrà muovere oltre l'orario di chiusura serale e notturna.

Test rapidi o tamponi? Circolare ministero Salute fa chiarezza 

Cambia la strategia di testing: il documento "Test di laboratorio per SARS-CoV-2 e loro uso in sanità pubblica", realizzata da Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità specifica che il tampone molecolare sarà obbligatorio per un caso sospetto che presenta sintomi o per persone asintomatiche che hanno un ricovero programmato in ospedale o in Rsa. Il test rapido antigenico sarà la prima scelta nel caso di chi ha pochi sintomi e non ha avuto contatti con positivi. Mentre quando non si è in presenza di sintomi "i test devono essere limitati ai contatti stretti di un caso confermato" e non vanno prescritti anche "ai contatti di contatti".

Il documento precisa inoltre che non è raccomandato prescrivere test diagnostici a contatti di contatti stretti di caso confermato; qualora essi vengano richiesti in autonomia, i soggetti non devono essere considerati sospetti né essere sottoposti ad alcuna misura di quarantena né segnalati al Dipartimento di Prevenzione, tranne i positivi che vanno sempre comunicati.

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