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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lo scenario

Il Natale 2020 col cenone che "rischia di essere una strage"

"Il virus circolerà ancora il 25 dicembre, cerchiamo di non vanificare gli sforzi", ha detto oggi il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Ecco le nuove regole e le raccomandazioni per le festività

Il Natale è alle porte e le festività saranno "un momento di serenità auspicabile, però è comunque un incontro a rischio perché il virus se ne frega dell'identità familiare", ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico. Bisognerà evitare un "liberi tutti" per non ritrovarsi a dover fronteggiare una terza ondata di coronavirus nei mesi di gennaio e febbraio: questo è chiaro.

Il Natale 2020 e i rischi di un cenone senza regole

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, è ancora più esplicito nell'escludere categoricamente un Natale tradizionale in tempi di covid: "Sarà un Natale di emergenza, non c'è ombra di dubbio. È inutile che ci giriamo intorno: tra regali, baci e abbracci in situazioni con anziani di 80-85 anni basta un solo positivo e si rischia una strage", ha detto intervenendo oggi a Mattino 5. "Non riesco a pensare al cenone di Natale o al veglione di Capodanno. Capisco il desiderio di tornare alla normalità, ma è qualcosa che può essere anche letale. Cerchiamo di essere concreti: il virus circolerà ancora il 25 dicembre, cerchiamo di non vanificare gli sforzi", ha concluso il viceministro.

Il presidente del Consiglio ieri ha chiarito che non saranno consentite vacanze sulla neve. "Dove c'è assembramento, c'è rischio. I numeri di oggi non ci permettono di tornare ad una normalità completa. Leggo i dati, abbiamo avuto 630 morti: è come se ogni giorno cadessero 3 aerei pieni di italiani. È vero che muoiono i più fragili e più anziani, ma senza il coronavirus avrebbero vissuto ancora", ha detto Sileri.

"I dati sono in miglioramento, è innegabile, grazie all’ultimo Dpcm. Un impianto di regole nazionali con restrizioni più forti, con zone rosse e arancioni, riduce l’esposizione al virus e riduce i contagi. Quello che manca è la riduzione della pressione sugli ospedali. Finché non diminuisce la pressione sul servizio sanitario nazionale, la situazione resta in sospeso. O meglio, sono sicuro che il quadro migliorerà e verranno alleggerite le condizioni delle regioni rosse e arancioni, bisogna aspettare un paio di settimane. Ma tra un mese ipotizzo che una regione avrà alcune zone ancora rosse e altre arancioni: in queste aree nulla cambierà rispetto a oggi", rha ribadito Sileri.

Quali sono le regole per il Natale 2020

"A Natale non ripeteremo Ferragosto", ha ribadito il premier Giuseppe Conte ieri sera a Otto e Mezzo da Lilli Gruber. Secondo le ipotesi circolate in queste ore, a dicembre ci sarà prima un Dpcm (venerdì 4 dicembre, probabilmente) che subentrerà a quello in scadenza e sarà più aperturista - sul coprifuoco, ad esempio - ferma restando la divisione in colori a seconda del rischio per le Regioni. Il periodo natalizio richiederà invece un Dpcm ad hoc e, probabilmente, misure più restittive rispetto ai periodi lavorativi. Ma la novità è che la stretta sulle vacanze sarà europea e per questo probabilmente molto più efficace: la Ue ai primi di dicembre dovrebbe dettare le linee guida comuni per la stagione sulle piste da sci in Europa e per il Natale. Il documento di Bruxelles è programmato per il 2 dicembre, come spieghiamo qui.

La linea del governo è di evitare di favorire la terza ondata a gennaio-febbraio. Affrontare le festività natalizie senza alcune cautele aggiuntive sarebbe da irresponsabili. Il Natale 2020 in lockdown soft si presenterà quindi con: 

  • la deroga al coprifuoco solo per la vigilia di Natale;
  • si potranno raggiungere i parenti solo nelle zone non a rischio; 
  • cenone e veglione saranno solo con i parenti stretti.

La nuova regola dei sei (o otto) a tavola per il cenone e il veglione

Il governo ha intenzione di inserire nel nuovo Dpcm programmato per il 4 dicembre o in quello successivo che sancirà le chiusure in vista di Natale e Capodanno anche una serie di consigli per il cenone e il veglione che riguardano i posti a tavola. E così, mentre Giuseppe Conte apre al ricongiungimento familiare (ma soltanto a talune condizioni), nel frattempo medita su come evitare che le feste si trasformino in focolai sparsi in tutta Italia visto che la gran parte dei contagi da coronavirus Sars-CoV-2 attualmente arriva in famiglia.

Probabilmente nel nuovo Dpcm sarà ribadito il divieto di organizzare feste nei locali pubblici e nei luoghi privati. Quindi, niente ritrovi sia a Natale che a Capodanno, mentre il ricongiungimento familiare sarà possibile soltanto tra parenti stretti. Ciò detto, il governo è consapevole del fatto che per quanto riguarda le abitazioni private non è possibile inserire divieti nei provvedimenti del governo, anche perché sarebbe impossibile effettuare successivamente un qualsiasi tipo di controllo. E allora ecco il ritorno della formula del "fortemente raccomandato", che aveva fatto il suo esordio nel Dpcm 24 ottobre per chiedere agli italiani di non far entrare ospiti (e più in generale estranei) in casa.

Ora Conte si appresta a inserire la stessa formula anche nel nuovo (o nei nuovi) Dpcm, suggerendo che si organizzino pranzi e cene soltanto con i parenti stretti, e con un numero massimo di persone: ora sono sei, ma non è escluso che per le festività si possa aumentare almeno ad otto sempre che ci sia lo spazio sufficiente per garantire il distanziamento.
 

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