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Venerdì, 8 Dicembre 2023
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Nuovo Dpcm: il governo è al bivio, tutte le ipotesi

Conte non scioglie la riserva sui tempi del nuovo decreto: "Le prossime settimane si preannunciano molto complesse". Si cercherà di evitare il più a lungo possibile la chiusura totale. Crisanti: "Un lockdown ora non sarebbe risolutivo". Cosa succederà

Nuova stretta in arrivoIl contagio corre (qui il bollettino odierno, oltre 19mila casi e 151 morti), il lockdown non è un'opzione al momento, e le autocertificazioni hanno rifatto la loro comparsa come in primavera. L'ipotesi più realistica per ora è un coprifuoco esteso a tutta Italia all'interno di un nuovo Dpcm, che non potrebbe arrivare già nel weekend. Ne circola già una bozza. Nessun lockdown quindi, ma nuove restrizioni.

Nuovo Dpcm: stop anticipato a ristoranti-bar, no al divieto di circolazione

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Un estratto della bozza

Due sarebbero gli interventi principali per frenare la seconda ondata: dal 26 ottobre, le attività di ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie sarebero sospese la domenica e nei giorni festivi, durante la settimana invece potranno restare aperti dalle 5 fino alle 18, o alle 20. Sull'orario si sta ancora ragionando.  L'anticipo della chiusura dei locali, si apprende ancora, non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione. Stop possibile (secondo molti ormai certo) all'attività di palestre, piscine e sale giochi. 

La bozza del nuovo Dpcm: nessun divieto di spostamento

"È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune", riporta la bozza del Dpcm. Dubbi sul possibile stop agli spostamenti tra le Regioni: non sembra essere un'opzione al momento.

"Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto" si legge ancora nella prima bozza del Dpcm al quale sta lavorando il governo. La bozza, precisano fonti dell'esecutivo, è provvisoria e le misure potrebbero essere soggette a modifiche.

"E' fortemente raccomandato l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi" viene ribadito nel nuovo Dpcm anti-Covid che il governo dovrebbe approvare domani. "E' fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".

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Conte: "Prossime settimane complesse"

"A causa del ritmo di crescita del contagio anche le prossime settimane si preannunciano molto complesse. Non potremo in alcun modo abbassare la guardia di fronte all'avanzata del virus". Parola del premier Giuseppe Conte in un videomessaggio per l'Assemblea annuale di Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato). "Se non proteggeremo la salute del cittadino non potremo proteggere nemmeno la nostra economia, vanno di pari passo". "Stiamo definendo modalità quanto più efficaci e rapide per offrire ristoro agli operatori economici in difficoltà", aggiunge il presidente del Consiglio. "Siamo consapevoli del fatto che non tutte le misure adottate hanno agito con la tempestività necessaria e che le amministrazioni pubbliche nel loro complesso possono migliorare le loro performance. In particolare nella capacità di aiutare rapidamente, efficacemente e concretamente le imprese"."Dobbiamo superare i nodi strutturali che hanno ridotto le difese immunitarie della nostra economia" ha detto inoltre il premier. "Faccio un appello, uniamo le forze per cambiare l'Italia, per renderla più moderna e semplice senza lasciare indietro nessuno. Le porte del governo sono sempre aperte. Il cantiere della Nuova Italia è aperto. Abbiamo bisogno di tutti gli italiani".

L'obiettivo del governo è "escludere categoricamente un nuovo lockdown" ha detto la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli.

Verso il nuovo Dpcm: stretta sì, lockdown no

Accelerare per una stretta nazionale, ma cercando di evitare il più a lungo possibile un lockdown nazionale. La strada sembra questa, e lo conferma anche il Fatto Quotidiano, uno dei quotidiani più vicini al premier (di sicuro quello meno critico nei suoi confronti in tutti questi mesi di emergenza). Se il'avvocato di Volturara Appula da una parte insiste nel predicare prudenza, dall’altra concorda sulla necessità di arrivare a una ulteriore stretta. Sono ore di elaborazioni, valutazioni: ma quanto incideranno sulla diffusione del contagio un eventuale coprifuoco nazionale e la chiusura di bar e ristoranti almeno alle 21 o alle 22? Il quotidiano non nasconde che di lockdown nel governo si parla, anche se si è lontani dal prendere decisioni drastiche.

L’ala più rigorista del governo ormai non esclude più neanche un lockdown, per un tempo limitato di due o tre settimane e con una nuova massiccia iniezione di aiuti all’economia.

Conte però neanche sui tempi del nuovo Dpcm ha ancora sciolto la riserva, né con i ministri né con i suoi collaboratori. Se il premier esclude con fermezza sia il lockdown sia un blocco pesante delle attività produttive, è inevitabile che si guardi al "non essenziale". Nel mirino tornerebbero quindi ancora palestre e piscine, nonostante il protocollo aggiornato con misure ancor più rigide per evitare la chiusura.

Non è un caso che oggi il premier e ieri il ministro dell'Economia abbiano battuto sul tasto dell'economia. Proprio la decisione di salvaguardare per quanto possibile e fino a quando sarà possibile l'economia italiana allontana al momento il lockdown. "Il governo è riuscito ad assicurare un forte sostegno a cittadini, lavoratori e imprese nel momento più difficile della pandemia e questo impegno si è poi visto nel forte rimbalzo dell'attività economica che abbiamo avuto nel terzo trimestre. Adesso c'è una nuova fase di difficoltà, non penso che saranno necessarie scelte radicali come quelle del lockdown generalizzato che abbiamo visto nella prima fase" ha detto ieri sera Roberto Gualtieri. "Ma sicuramente - ha aggiunto - ci sono delle categorie e dei settori che sono più colpiti di altri e che meritano il pieno sostegno, anche economico, da parte del governo. Che non mancherà".

La ripresa dei contagi è preoccupante e sta spazzando via "quel cauto ottimismo che ci aveva indotto a pensare che il peggio fosse passato". Si va delineando uno scenario di "nuova emergenza e di misure restrittive destinate con ogni probabilità a estendersi e irrigidirsi e a creare nefasti effetti sui redditi, sull`occupazione e sulla sopravvivenza stessa delle imprese" secondo il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, nel corso dell`assemblea annuale della confederazione sottolineando che la situazione impone "tempestivi interventi per evitare in ogni modo un nuovo lockdown generale".

Crisanti: "Un lockdown ora non sarebbe risolutivo"

"Se ci troviamo in questa situazione il 'merito' è del comitato tecnico scientifico che si è allineato ad aspettative di tipo politico, ed è sbagliato": l'accusa è del microbiologo Andrea Crisanti intervenuto ad un dibattito organizzato da DigitalMeet, festival digitale che si sta tenendo in questi giorni a Padova. Crisanti ha affermato che un lockdown in questo momento sarebbe utile solo parzialmente, ma poi la situazione tornerebbe ad aggravarsi. "Google, Apple, Facebook, Amazon sono società private che hanno a disposizione una quantità enorme di dati su spostamenti e tracciabilità delle persone - ha sottolineato - dati che se fossero messi a disposizione di chi pianifica la vita sociale ed economica sarebbero utilissimi, purtroppo non li abbiamo".

Crisanti ha ricordato di aver consegnato al Governo un documento a fine agosto in cui dava le linee per uscire dalla crisi alla quale si stava affacciando l'Italia: "non sono stato ascoltato - ha aggiunto - non servono tamponi a tappeto, servono tamponi che consentano di bloccare i positivi e fermare la catena dei contagi. E' per questo che ne servono di più, potenzialmente erano attività che costavano poco". "Senza sapere come si muove il virus un lockdown ora è utile solo a bloccare la situazione - ha concluso - ma poi ne sarà necessario un terzo, un quarto, quello che serve sono le informazioni e i tracciamenti, altrimenti continueremo a navigare in un mare in tempesta senza approdare mai da nessuna parte".

"Non è come a marzo: ecco perché"

Non è come in primavera, il lockdown che chiuse l'Italia per settimane non è dietro l'angolo. "La situazione rispetto a marzo è completamente diversa, perché a marzo abbiamo subito un'ondata pandemica senza preavviso e senza far nulla perché non sapevamo che stava covando questa serie di contagi. Orai i contagi li vediamo, li stiamo registrando e cerchiamo di controllarli". Così a Progress, su Sky TG24, l'epidemiologo assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. "Ora - ha aggiunto - sappiamo bene che dobbiamo controllare i contagi ma non può farlo soltanto la Sanità perché non si riesce, è necessario prendere le misure cosiddette non mediche, come distanziamento sociale, mascherine e confinamento. Prima ancora di aspettare la decisione del Governo ogni italiano dovrebbe rendersi conto che la situazione è critica e dovrebbe limitare al minimo i contatti personali. Dovremmo individualmente e spontaneamente comportarci come se fossimo in lockdown".

Dalla Puglia di Lopalco al Veneto di Zaia, il refrain è il medesimo. "No lockdown o azioni pesanti in Veneto" assicura il presidente della Regione Veneto Luca Zaia il quale annuncia che a breve farà "un'ordinanza sostenibile e praticabile su altri fronti, che non riguardano il lavoro o aziende, e che riguarderanno il fronte della sanità pubblica che riteniamo fondamentale". Zaia aggiunge che è probabile "che in giornata ci sia un confronto con il Governo, non si è ben capito su quale tema, se in vista di prossime misure".

Verso il nuovo Dpcm: il rischio è il coprifuoco in tutta Italia

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