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Martedì, 19 Marzo 2024
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Nuovo Dpcm: visite ad amici e parenti e seconde case, cosa si può fare (e cosa no)

Il decreto del presidente del consiglio introduce una nuova stretta nelle zone rosse, mentre nelle regioni gialle potrebbe scomparire la raccomandazione di non ricevere persone diverse dai conviventi. La firma di Draghi è attesa domani

Il presidente del consiglio Mario Draghi potrebbe firmare il nuovo Dpcm già domani, dopo un ultimo confronto con i presidenti di regione e i rappresentanti delle forze di maggioranza. Le misure principali del provvedimento sono però già trapelate sui giornali. Come abbiamo già spiegato in un recente articolo, il primo Dpcm del nuovo esecutivo si pone in netta continuità con gli ultimi varati dal Conte 2. Le novità principali riguardano in particolar modo le zone rosse. 

Con il nuovo decreto ministeriale viene confermato il divieto per chi abita nella fascia a maggior rischio di recarsi in un’altra abitazione per andare a trovare un conoscente o una persona a cui si è legati da un rapporto di parentela. Se infatti, si legge nella bozza del Dpcm, nelle zone gialle e arancioni, è consentito "lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata" purché venga rispettato il coprifuoco e "nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi", la deroga non è semplicemente prevista per le zone rosse. La stretta in realtà era stata introdotta già nel decreto legge n.15 del 23 febbraio scorso che non contemplava deroghe per i territori nella fascia ad alto rischio. 

Evidente in questo senso la volontà da parte dell’esecutivo di introdurre misure più rigide in quelle aree della penisola in cui l’aumento dei casi desta più preoccupazione. Insomma, d'ora in poi non ci saranno più scuse: gli abitanti delle regioni rosse potranno uscire di casa solo per andare al lavoro o per motivi di salute e/o necessità.

Visite ad amici e parenti: le regole valide nelle zone arancioni e gialle

Per chi vive nelle aree gialle ed arancioni invece non cambierà granché. Ci si potrà recare una volta al giorno nelle abitazioni di un non convivente, a patto di tornare entro le 22 di sera e di rispettare la regole delle due persone "oltre ai minori di anni quattordici sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi". Secondo le indiscrezioni però dal Dpcm potrebbe essere cancellata la misura secondo cui nelle zone gialle "con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza".

Le altre novità del Dpcm valido dal 6 marzo al 6 aprile 2021

Tutto ciò ovviamente salvo sorprese dell’ultima ora. Il nuovo Dpcm resterà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021, dunque anche nel periodo delle feste di Pasqua. Nel decreto ministeriale si fa cenno anche alle regole per raggiungere le seconde case, possibilità che viene concessa solo a chi abita in fascia gialla o arancione. Gli spostamenti, dove consentiti, saranno permessi solo al nucleo familiare. La seconda casa inoltre deve essere stata acquistata o affittata prima del 14 gennaio 2021. Non si potrà raggiungere la seconda casa uscendo da una zona rossa o arancione scuro. 

Il Dpcm che Draghi si appresta a firmare contiene anche altre novità. Una di queste è che in zona rossa chiuderanno anche barbieri e parrucchieri. "Sono sospese - si legge - le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24", tra parentesi però è riportato che dall’allegato 24 "vengono eliminati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere".

Dpcm: musei e cinema riaprono dal 27 marzo, chiuse palestre e piscine

Come annunciato venerdì dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, musei e cinema dovrebbero riaprire al pubblico il prossimo 27 marzo. Per i musei, l'ingresso deve essere prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo. "Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività - si legge nella bozza del Dpcm - potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all'aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala". Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni stabilite dal Dpcm.

Quanto alle scuole, secondo la bozza del provvedimento le superiori potrebbero rimanere aperte, con almeno il 50% degli alunni in presenza. La decisione non è definitiva, il governo aspetta infatti il parere del Cts sulle nuove varianti. 

Per il resto il nuovo Dpcm sarà in continuità con il precedente che scade il prossimo 5 marzo. Bar e ristoranti continueranno a chiudere alle 18 (fatta eccezione per le regioni bianche), mentre palestre e piscine resteranno chiuse almeno un altro mese, così come fiere, discoteche e impianti da sci.

Intanto alle 17 è iniziata una nuova riunione del premier Mario Draghi con i rappresentanti delle forze di maggioranza sul dossier Covid, in vista della firma del nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 6 marzo. Alla cabina di regia, scrive AdnKronos, dovrebbero prendere parte i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gemini, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Elena Bonetti. Non è escluso che partecipi alla riunione anche il ministro dell'Economia Daniele Franco, in vista delle misure da assumere sul fronte ristori. Alla riunione dovrebbe prendere parte anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo. Il provvedimento dovrebbe essere firmato domani dal presidente del consiglio Mario Draghi.

Edit. Ancora divisioni alla cabina di regia sulle misure anti-Covid conclusasi poco prima delle venti a Palazzo Chigi. Il nodo maggiore, ma non il solo, resta quello sulla scuola. La decisione per ora resta in stand by, domani la cabina di regia si aggiornerà a partire dalle 9.30. Ci sarà inoltre un nuovo passaggio con le Regioni prima della firma del Dpcm. 

Articolo aggiornato alle 20:14 dell'1 marzo 2021.

Gli spostamenti tra regioni e le deroghe per muoversi a Pasqua

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