Omicron 2 si sta diffondendo molto rapidamente nel mondo e ora anche in Italia: è la conferma che il nuovo aumento dei contagi di covid è causato da questa "nuova versione" della variante Omicron. Secondo l'Istituto superiore di sanità, in Italia la variante Omicron è predominante con una prevalenza stimata al 99,9% e una variabilità regionale tra il 99,2% e il 100%. Omicron 2 (BA.2) è stato riscontrato nel 44,4% dei tamponi processati e nella quasi totalità delle Regioni. Questa la situazione aggiornata al 7 marzo scorso, data della rilevazione. Considerato il suo tempo di crescita, questa nuova versione del coronavirus potrebbe presto essere la forma dominante, e quindi più diffusa, del virus.

Nella scorsa rilevazione del 17 gennaio la variante Omicron era presente nel 95,8% dei casi, con una variabilità regionale tra l’83,3% e il 100%, mentre ancora si rilevavano residui della variante Delta presente nel 4,2% del campione esaminato. Omicron 2 risultava al 3% e presente in 16 Regioni. Alcuni studi hanno evidenziato che Omicron 2 (BA.2) è più trasmissibile del 30% rispetto alla "prima versione" di Omicron (BA.1).

Omicron 2 nelle Regioni italiane

Omicron 2 è diffusa quasi in tutte le regioni italiane e a livelli diversi, dallo 0% della Valle d'Aosta al 79,7% della Liguria. Questo il dettaglio a livello regionale: 

• Liguria (79,7%);
• Provincia autonoma di Bolzano (75%);
• Umbria (65%);
• Lombardia (62,5%);
• Friuli Venezia Giulia (59,1%); 
• Emilia Romagna (58,3%);
• Piemonte (54,4%);
• Lazio (47,5%);
• Toscana (47,1%);
• Marche e Molise (41,2%);
• Sardegna (40,8%); 
• Veneto (38,5%); 
• Calabria (36,2%);
• Puglia (34,3%);
• Sicilia (30,3%);
• Campania (28,9%);
• Basilicata e Provincia autonoma di Trento (25%);
• Abruzzo (23,6%).

Omicron 2 cambia ancora il Covid